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Cosa si deve fare quando si subisce una sconfitta o si perde una battaglia? Prima di tutto bisogna riconoscerla ed accettarla. Bisogna capire l’errore e la causa: cercare giustificazioni o dare la colpa agli altri ci porta fuori strada e soprattutto rischia di farci perdere una grossa opportunità. Un parallelismo tra il Giuseppe biblico e l'attuale presidente del Consiglio
Il nostro giornalista ha “distillato” in circa sette minuti un sunto di quanto accaduto nel nostro Paese negli ultimi dodici mesi. Dalla politica allo sport, passando per lo spettacolo e la cronaca
Gaspari a ruota libera: "Il partito mi dica se vede in me l'ostacolo al raggiungimento degli obiettivi". Ai dissidenti: "Critiche isolate, ne teniamo conto. Ma vale il principio di maggioranza". Stoccate all'ex segretario: "Pierluigi passò nel tritacarne, uscì di scena con stile"
Il componente della segreteria truentina: “Stufo di una classe dirigente non più capace di ascoltare i bisogni dei cittadini e le esigenze della sua base. Stufo dei parlamentari del Pd che hanno dimostrato incapacità al limite della vergogna”
Adesso se ne sarà capace, il M5S potrà attuare la strategia preferita, quella chiesta e ovviamente negata: prendere, o lasciare. Nessuna trattativa. Quindi conflitto di interessi, rimborsi elettorali ai partiti, Tav, finanziamenti alla stampa, e via discorrendo. Con la possibilità di dire, ad ogni (probabile) rifiuto: "Eccoli, Pdl e Pd-elle, uguali. Casta!"
Ha ragione Grillo a tirarsi fuori da ogni genere di compromesso perché siamo di fronte ad una deriva "mortale" che va pianificata con decisioni forti, e anche antipopolari da non sembrare logiche, ma in grado di far ripartire l'Italia da zero
La frase che ha spesso pronunciato in campagna elettorale il segretario Pd per condannare le leadership di Berlusconi e Grillo è oggi molto adatta per inquadrare la sua posizione. Dopo averlo usato i vecchi apparati, ex Dc e PCI, lo hanno abbandonato. Così anche Renzi trasgredendo ad un suo preciso impegno
Il segretario del partito dice la sua sugli scenari probabili che potranno verificarsi nei prossimi giorni al Parlamento, elogiando il modello isolano e proponendo idee per rilanciare il partito a livello di immagine e di stima fra le persone
Le recenti elezioni hanno per la prima volta lanciato un messaggio molto chiaro: gli italiani vogliono innanzitutto che la politica non sia più una facile fonte di ricchezza che è l'origine della protesta e di tutti i mali
Con il discorso di martedì il segretario del Pd ha cercato di uscire da una situazione difficile ma di fatto ha segnato il suo de profundis politico. Fino a sabato le critiche all'Europa erano populismo e demagogia, ora sono la sua bandiera di "governicchio". Potrebbe passare alla storia come l'uomo che distrusse il partito
La restituzione dell'Imu non è una promessa demagogica, ce l'hanno fatta diventare gli avversari di Berlusconi. Il confronto tra i due candidati al prossimo parlamento ha messo in luce due persone alle quali la politica... si addice come a pochissimi altri in questi tempi
E' l'unico motivo che quasi tutti gli attuali candidati hanno per arrivare a privilegi che non avrebbero ottenuto in nessun altro campo. Da qui una classe politica mediocre e inconcludente. Se gli italiani non la sostituiscono l'esondazione è prossima
Pat ed Erme, come amano farsi chiamare, hanno esposto le loro ragioni sulla contrarietà alla costruzione dell'alta velocità in Val di Susa, confrontandosi col numeroso pubblico presente al DepArt di Grottammare
Numeri alla mano, dimostriamo come, oltre al celebre spread, vi siano altri dati che "uccidono" l'Italia e le sue imprese (ancor peggio con Spagna e Grecia) a causa dell'euro. E tutto questo mentre la follia europea impone austerità alle nazioni e tagli al bilancio continentale. Una Grande Truffa che ha bisogno di politici liberi e non di quaqquaraqquà. Il vincitore delle Primarie dovrà dimostrare di essere del primo tipo
Il segretario del Partito Democratico che si conferma con una vittoria netta sul sindaco di Firenze
Per il segretario Pd il 57,5% delle preferenze. Il divario minore nei seggi San Benedetto Centro e Zona Nord. All'Agraria l'ex ministro si impone per 29 voti. Il sindaco in calo rispetto a sette giorni fa
In controtendenza, Monteprandone, per il ballottaggio delle Primarie del Partito Democratico: Renzi ha preso il 63,3% delle preferenze, pari a 399 voti, contro i 231 di Bersani (36,7%). In totale dunque 630 schede scrutinate
Solo due giustificazioni accettate su seicentocinquanta richieste. Gli unici abilitati un ragazzo che ha comprovato di essere stato in Kenia senza poter usufruire di internet, e una 76enne che non naviga in rete e che ha mostrato un certificato di degenza ospedaliera
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