enrico piccioni
Chi ama la Samb non può star zitto
Nella situazione attuale, penultima in classifica e sempre con lo stesso allenatore, è da estranei, quali i giornalisti sambenedettesi non sono, assistere acriticamente a quanto sta accadendo
Nella situazione attuale, penultima in classifica e sempre con lo stesso allenatore, è da estranei, quali i giornalisti sambenedettesi non sono, assistere acriticamente a quanto sta accadendo
Il caso Ballarin, la vicenda Foodinvest: due vicende clou della cronaca sambenedettese in cui all’ottimismo è subentrato l’amaro in bocca. Ecco dodici mesi in pillole, mese per mese
Spietata la consultazione dell'archivio storico della Samb: mai registrate quattro sconfitte consecutive se non a tempo di guerra, quando la squadra si ritirò perché i calciatori furono chiamati alle armi. Attenti al futuro.
Iniziano le manovre in casa Samb: per Piccioni una specie di "tutore" come viceallenatore, mentre i tre calciatori, due dei quali voluti proprio dall'allenatore, rescindono il contratto.
Il tecnico rossoblu rammaricato per il risultato ma non per il gioco espresso. Adesso attende buone notizie dal calciomercato.
Tra il tecnico e molti rossoblu l'armonia di un anno fa sembra un ricordo: colpa di alcune scelte che hanno creato malumori all'interno dello spogliatoio.
La squadra, con circa 18 elementi, è partita nel primo pomeriggio di giovedi. Nell'hotel, ricezione di prestigio, resterà fino a sabato o domenica mattina, quando si trasferirà a Regio Emilia per l'ultimo difficile incontro dell'anno. Intanto permane tra i tifosi il senso di delusione per la prestazione contro la Pro Patria.
Cambio strategico: basta la politica dei piccoli passi, ma rinnovi triennali, due nuovi stipendi da dirigenti, annunci di acquisti da "tot" mila euro al mese, squadra in ritiro anticipato. L'ombra di Pieroni su tutte le decisioni, mentre appare cervellotica la fiducia a Piccioni.
Nonostante i risultati avversi, i Tormenti non prendono nessuna decisione circa un allenatore che non sta rispettando le aspettative preannunciate questa estate. Da Riviera Oggi.
Su Riviera Oggi lunga intervista, tra passato e presente, del "Presidentissimo" rossoblu. Tante pagine anche per la crisi della Samb, il territorio, e lo sport locale.
Il nuovo direttore sportivo della Samb lo dice chiaramente: «No a decisioni affrettate». E sulla sua peculiare situazione di padre di un giocatore rossoblu e dirigente, risponde stizzito: «Mio figlio Mattia convocato per meriti tecnici. Io so separare i ruoli»
WEB TV Le prime parole dell'allenatore, contestatissimo dai tifosi: «Pro Patria troppo forte nella prima mezz'ora. Alcuni miei giocatori hanno pianto nell'intervallo»
Non c'è bisogno di aspettare Natale, come scrivevamo appena una settimana fa: il campionato della Samb è pessimo, e dopo il ds Natali anche mister Piccioni deve essere sollevato dall'incarico. Questo dice la logica del calcio. Se inspiegabilmente non avverrà, occorrerà spiegare bene il perché. Con sincerità e amore per colori che non possono essere "usati".
Dopo la domenica nerissima contro la Pro Patria, il giocatore più esperto della Samb dà sfoggio di onestà intellettuale: «La contestazione ci sta tutta, ora noi dobbiamo farci un esame di coscienza. Tutti quanti»
Due promettenti giovani del vivaio si sono di recente affacciati in prima squadra: sono i figli dell'allenatore e del nuovo direttore sportivo Evangelisti.
Dopo la sconfitta di Legnano i giocatori della Samb hanno chiesto a mister Piccioni di potersi confrontare a quattr'occhi. Per Ottavio la soluzione per uscire dall'ennesima crisi sta nel ritrovare al più presto compattezza di gioco e sopratutto concentrazione mentale
Con la conclusione del girone di andata sarà doveroso parlare degli obiettivi iniziali preventivati tra società, diesse e allenatore, per valutare meriti ed eventuali demeriti. Fino ad ora, il campionato è molto deludente.
Mister Piccioni molto contrariato dagli errori difensivi che hanno determinato le tre reti del Legnano: «Abbiamo regalato palla agli avversari ingenuamente, sul 2-0 Dazzi poteva uscire».