SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Scenari: arrivano calciatori importanti, arriva magari qualche risultato migliore degli ultimi (non ce ne vuole molto), arriva qualche sconosciuto “imprenditore” del Nord Italia o di Roma. Tutti felici e contenti? Non tanto, perché a San Benedetto ci siamo già passati e non vorremmo commentare film già visti. Si dice: uomo avvisato, mezzo salvato. Noi non vogliamo avvisare nessuno, ma vogliamo salvare la Samb.
Troppo tragici? Forse, e lo diciamo per tranquillizzare i tifosi che ci dovessero leggere nei giorni di Natale. Lo scriviamo non perché speriamo che ciò avvenga, ma perché auspichiamo soltanto di poter dire che ci stavamo sbagliando, se, fortunatamente, qualcuno avrà la capacità di evitare il peggio. Perché i giocatori, i tecnici – anche in seconda – e i direttori generali e sportivi vanno pagati.
Riguardo la tragicomica situazione della Samb, ricordiamo a chi non avesse memoria o curiosità, che erano ben 68 anni che i rossoblu non perdevano quattro gare di fila (si ringrazia lo storico Pino Perotti per l’archivio). Nessun allenatore, dunque, ha goduto del credito goduto da Piccioni presso i Tormenti, ma anche riguardo l’intero ambiente sportivo.
Allora, però, nel campionato di Serie C 1940-41, c’era la guerra e la Samb si ritirò nel girone di ritorno a causa, ricordò il portiere Pietro Cosignani (suocero del futuro giocatore rossoblu Nicola Ripa), «dei troppi giocatori richiamati alle armi». Altri tempi, altre epoche, altre tragiche situazioni che con l’attuale non hanno nulla a che spartire: peccato però che non ce se ne renda conto (e invece si cerchi di tenere sotto controllo i calciatori, per paura che dicano chissà cosa…).
Nel 1940-41 le sconfitte consecutive furono sette, per la verità, serie interrotta dalla vittoria contro l’Ascoli. Eccone l’elenco, a partire dalla prima giornata: Molinelle-Samb 1-0, Samb-Pescara 1-2, Vis Pesaro-Samb 3-0, Samb-Teramo 1-2, Ravenna-Samb 3-0, Samb-Lanciano 0-2, Forlimpopoli-Samb 12-0, Samb-Ascoli 2-1. In quest’ultima gara furono gli ascolani ad andare in vantaggio al 20′ con Malatesta, poi la Samb ribaltò il risultato con Assenti I° (detto Muse Nere) e al 58′ con Pompei (che aveva 21 anni e poi dovette andare per le armi e morì sulla corazzata Roma).
Augurando ai nostri lettori un buon Natale, c’è da sperare che la Samb si fermi a 4…
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Nel 1940 la Samb interruppe la serie con l'Ascoli, ma quest'anno l'Ascoli non c'è.
Solo una piccola precisazione: in realtà quattro sconfitte consecutive la Samb le ha subite anche nella stagione di serie B 1979/80 dalla quarta alla settima giornata (Samb-Como 0-1, Atalanta-Samb 2-0, Samb-Cesena 1-2, Taranto-Samb 2-1). Allora Maroso (1 punto in 7 partite) fu sostituito da Bergamasco, autore di una grande rimonta, purtroppo vanificata dalle ultime due sconfitte di misura con Vicenza e Pisa. Invece effettivamente, come riportato dal "maestro" Pino, nel dopoguerra non siamo mai andati oltre le quattro sconfitte consecutive e speriamo di non incappare in questa ulteriore umiliazione. Auguri di cuore alla redazione e a tutti gli innamorati di… Leggi il resto »
ENRICO I GIOCATORI LI FA’ LAVORARE, non vuole delle femminucce in campo.
CREDO FORTEMENTE CHE ALCUNI GIOCATORI STIANO REMANDO CONTRO PER CACCIARE PICCIONI.
Presidente scopra chi VA CONTRO GLI INTERESSI DELLA SAMB e di San benedetto del Tronto..
ASCOLI CI GUARDA E NOI CONOSCIAMO COSA HANNO FATTO I GIOCATORI DELL’ASCOLI.
Sportivi uniti si esce dal baratro siate vigili…
Vesperini lascia perdere……dammi retta, lascia perdere…..c'è sempre il ciclismo e continua con quello…….ciò che hai scritto dimostra che hai le idee poco chiare e non conoscere affatto come stanno le cose.
Quindi e senza rancore onde evitare di scrivere amenità commnta qualcos'altro.
Auguri
CARO VESPERINI, SE IL PRESIDENTE CACCIASSE TUTTI QUELLI CHE VANNO CONTRO LA SAMB A SAN BENEDETTO PROBABILMENTE RIMARREBBERO SOLO I GIOCATORI ED IL CUSTODE.
QUA LA SITUAZIONE E’ CHE VENIAMO USATI COSTANTEMENTE DA UN SACCO DI OPPORTUNISTI CHE PENSANO SOLO A FARE GLI AFFARACCI LORO.
TI SALUTO E TI FACCIO GLI AUGURI DI BUON ANNO.