SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo quindici giornate, la Samb del Piccioni-bis ha 16 punti: una media che non garantirà la salvezza automatica. Il bilancio, fino ad ora, è grandemente negativo, pur con il beneficio di un inizio drammatico (2 punti in 6 partite, nessun gol fatto).
Contro Venezia e Legnano, due concorrenti per la salvezza (anche se i veneti hanno ottime qualità e non ci meraviglieremmo di vederli rientrare persino in zona play-off), i rossoblu hanno offerto il peggio di loro stessi, peggio, persino, rispetto alle prime gare di campionato: sei gol presi in due gare perse meritatamente.
Adesso restano due gare per concludere il girone di andata, tutt’altro che facili: prima in casa contro la capolista Pro Patria, che, dopo le iniziali sei vittorie consecutive (era a 16 punti di distanza dalla Samb…) ha avuto un periodo negativo ma si è poi ripresa, come conferma l’ultimo 4-0 riservato al Portogruaro; poi, per finire, a Reggio Emilia, contro la forte squadra emiliana. Se con le precedenti due partite si doveva compiere il salto di qualità e agganciare la zona alta della classifica, e invece si sono rimediati zero punti, adesso non c’è da sorridere.
Giustamente Piccioni, dopo la vittoria di Lecco, che aveva coronato il rilancio della Samb, finalmente uscita fuori dalla zona play-out (14 punti in 7 gare), aveva detto: «Tiriamo diritto fino a Natale, poi facciamo i conti». Ci sembrava, e ci sembra, una considerazione corretta, perché la conclusione di un girone è un momento importante per valutare l’operato di una squadra.
Ma adesso? I Tormenti, il diesse Natali e mister Piccioni dovranno, dopo la pausa, parlare chiaro. Qual è l’obiettivo dei rossoblu in questo campionato? La salvezza? O orbitare, pur al di sotto, dalle parti della zona play-off, per costruire l’anno prossimo un organico davvero all’altezza (cosa che, viste le mosse della società, pare ben possibile)? Se la Samb restasse impelagata nella zona play-out, di chi sarà la responsabilità? Di Tormenti, di Piccioni, di Natali? Chi ha avallato un pre-campionato inesistente, i ritardi negli acquisti e nei tesseramenti degli stranieri? Piccioni e Natali stanno rispettando, oltre che il budget, anche gli obiettivi di classifica? Quando Natali definiva Cigan una seconda punta, perché poi Piccioni ha capito, solo a calciomercato concluso, che tale non era, restando senza alternative a Pippi? A Natale, sarà il momento di tirare le prime somme.