JESI –  Prima di parlare della partita è utile un piccolo flashback sulla conferenza post-jesina. Mosconi ha appena litigato con Pino Perotti (che gli ha fatto le solite considerazioni – molto caustiche – sulla lentezza della squadra, soprattutto a centrocampo). Sono volati diversi urli, ma la situazione si è ricomposta. Gli chiedo:

“Mister, la scelta di Vallorani in mezzo al posto di Fapperdue è stata fatta per avere un giocatore rapido su Trudo?”

Andrea Mosconi è ancora arrabbiato, per la partita e per la conferenza. Mi risponde aspro: “Vallorani è un under, di che parliamo? Se non sapete le regole non fate domande”

“Le regole le so, ma la tua è stata una scelta tecnica, altrimenti avresti potuto tenerlo sulla fascia e mettere a centrocampo Baldinini. Comunque io sono abbastanza d’accordo sulla scelta di Vallorani in mezzo”

“Se sei d’accordo dimmi che ho ragione”

“Mister, io sono un giornalista: in conferenza faccio le domande, non i complimenti”

Questo breve scambio tra me e Mosconi è un interessante termometro della situazione del tecnico rossoblu. Dopo un anno passato sugli allori del primo posto in classifica, l’allenatore vive il suo primo momento difficile, e lo sta gestendo male. L’anno scorso le conferenze stampa erano un susseguirsi di elogi, e le poche critiche venivano seppellite dalla forza cementizia dei risultati. Ora che le critiche arrivano, e i risultati meno, la reazione è un po’ scomposta.

Il diritto di un allenatore, di non essere giudicato solo sui risultati, è sacrosanto; ma vale sia nel bene che nel male. Al di là di infortuni e squalifiche (un fattore, certamente) nella partita di Jesi il mister ha fatto delle scelte, che sono necessariamente tecniche, e quindi bisogna riflettere su quelle.

La Jesina prima di ieri non aveva mai vinto (4 pareggi e 2 sconfitte), e non aveva mai concluso la partita senza subire almeno una rete (7 in 6 gare). Per la Samb è arrivata, invece, la prima sconfitta, dopo 4 vittorie e 2 pareggi (media di 1,8 punti a partita). Ha subito ben 10 gol in 7 gare (1,4 a partita), lasciando a secco gli avversari solo in due occasioni (con Giulianova e Termoli).

LA STAGIONE è stata questa:

Olympia Agnonese-Samb 3-3: i rossoblu vanno sotto 3-0 e restano con l’uomo in meno. A 30’ dalla fine, in dieci, suicidio sportivo dell’Olypia: i rossoblu rimontano 3-3 (3 reti nell’arco di 6 minuti, 2 su calcio d’angolo – Baldinini, Borghetti – e una su un’azione molto convulsa, risolta da Di Paola)

Samb-Giulianova 4-0: partita sullo 0-0 fino al 57’, poi bel gol di Napolano su cross di Botticini. Nel finale i giocatori di casa dilagano e vincono 4-0 (76’ gol di D’Angelo su tiro deviato, 88’ gol di Di Paola su errore della difesa, 90’ Napolano su punizione)

Celano-Samb 1-3: i rossoblu vanno subito sotto, ma il Celano perde un giocatore al 24’ (espulso Suleiman). La squadra di Mosconi rischia lo 0-2 (traversa di Piccirilli), poi recupera con un rigore di Napolano (che aveva colpito un’altra traversa). Nella ripresa i rossoblu fanno due gol in due minuti (59’ Di Paola e 61’ D’Angelo), ma il Celano con l’uomo in meno colpisce due legni. Partita mai in controllo nonostante la superiorità numerica.

Samb-Fano 2-1: sotto al 50’ dopo un gran gol di Sivilla, i rossoblu soffrono tantissimo ma – spinti da un tifo indemoniato – recuperano con due reti in 8 minuti, al 60’ e al 68’. Prima rete su un’azione concitata chiusa da Valim, poi gol di Di Paola sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Civitanovese-Samb 3-3: i rossoblu hanno uomo e gol in più dopo 7 minuti (espulso Aquino, gol su rigore di Tozzi Borsoi), ma lasciano giocare i padroni di casa, finché al 33′ arriva l’espulsione di Viti e il pareggio su calcio di rigore. Pochi minuti dopo arriva il sorpasso, con Pintori che mette dentro trovando la difesa immobile. Nella ripresa i rossoblu trovano due gol in due minuti – 64′, super gol di Di Paola, e il minuto dopo segna Tozzi Borsoi (su errore della Civitanovese). Il vantaggio dura 7 minuti, poi Mioni segna il 3-3.

Samb-Termoli 2-0: partita relativamente tranquilla, coi rossoblu che vanno in vantaggio al 24’ (recupero di Borgese sulla trequarti e assist a Napolano) e la chiudono al 66’, con un gol di Carteri su cross di Baldinini.

Jesina-Samb 2-0: in una partita decisamente sotto ritmo, i rossoblu sfiorano il gol con Tozzi Borsoi (palo) e Diarra (alto a un metro dalla porta). La Jesina è (molto) più volitiva, e alla mezz’ora raggiunge il vantaggio con Tafani (corner di Cardinali e difesa immobile). Ad inizio ripresa Tozzi Borsoi lascia ancora i suoi in 10, e nel finale Trudo chiude in rete un’azione in contropiede.

I DATI SULLA STAGIONE sono questi: La Samb annovera 17 gol segnati (miglior attacco) con 8 giocatori diversi.

Di questi, più di un terzo (6) sono arrivati su palla inattiva (3 gol su calcio d’angolo, 2 rigori, 1 punizione). Gli altri 11 su azioni di gioco, tra i quali elenchiamo: 2 gol in mischia (il gol di Di Paola per il 3-3 con l’Olympia, il pareggio di Valim contro il Fano), 2 su giocate fortuite (il gol con deviazione di D’Angelo col Celano, quello clamoroso regalato dal Giulianova a Di Paola), 3 su contropiede (uno di D’Angelo, gli altri due su palloni recuperati molto alti, contro Termoli e Civitanovese, di Napolano e Tozzi Borsoi).

Di 17 gol segnati, solo 4 sono arrivati su azioni manovrate, tutte dalla fascia destra (cross di Botticini e rete di Napolano contro il Giulianova; cross di D’Angelo e gol di Di Paola contro il Celano; cross di Tozzi Borsoi e gol di Di Paola contro la Civitanovese; cross di Baldinini e gol di Carteri contro il Termoli).

La Samb ha subito ben 10 gol: 3 gol in contropiede, 1 su rigore, 2 su calcio piazzato (una punizione e un corner), 2 su azioni dalla fascia, 1 su un tiro da fuori, 1 su azione manovrata in piena area. Da fermo, da fuori, in piena area, di piede e di testa: la Samb ha subito gol in tutti i modi.

Le SCELTE DI MOSCONI in Samb Jesina sono state limitate, ma libere. L’allenatore rossoblu aveva una squadra in emergenza, sopratutto in difesa (out Viti, Botticini e Borghetti), ma aveva un piccolo spazio di manovra. Per le regole sugli under, sappiamo che alcuni giocatori dovevano necessariamente giocare: diamo per obbligata la presenza degli under scelti come titolari.

Il principale ballottaggio era quello Carteri-Fapperdue: mettere Vallorani terzino con Fapperdue in mezzo avrebbe permesso a Baldinini di portare il suo dinamismo a centrocampo, rilevando un Carteri (per sua stessa ammissione) non in forma. La scelta è stata, invece, di mettere Vallorani (più rapido di Fapperdue) al centro della difesa, a limitare Trudo, con Baldinini terzino e Carteri in mezzo al campo.

Col senno di poi la scelta è stata fallimentare: Trudo ha giocato sempre largo a sinistra, nella zona di Pepe e Baldinini, mentre a centrocampo il trio Carteri-Borgese-Diarra è affondato sotto in dinamismo e l’aggressività degli avversari.

A prescindere dall’atteggiamento vergognoso della Jesina (palloni nascosti, raccattapalle scomparsi, infortuni simulati per perdere tempo), dal nervosismo di Tozzi Borsoi (seconda espulsione in 3 gare), e dal poco tempo giocato nella ripresa, bisogna parlare anche di campo. La Samb (al di là dei risultati, comunque non eccelsi) sta disputando un campionato sotto le proprie potenzialità, con un gioco (e una difesa) che stentano ad ingranare.

La Samb gioca male, e spesso stenta a raggiungere il risultato. Va spesso in svantaggio, e trova il risultato con partite di cuore e di nervi, prima che di tecnica e tattica: quando l’aspetto mentale cala, si soffre. E’ un fatto. Dopo alcune partite rocambolesche, spesso giocate male (ma vinte col cuore), la Samb ha perso contro la Jesina, disputando un primo tempo mediocre  e una ripresa rodeo. Questo è, e la squadra dovrebbe lavorare su questo aspetto.

Ci sono infortuni e squalifiche pesanti, è vero, ma questi sono solo fattori parziali. Ieri la Jesina giocava senza 4 titolari e ha vinto contro la seconda in classifica…