SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Al termine della gara dove i granata si sono imposti per 1-2 nel finale grazie al gol di Cecconi, abbiamo intervistato ai nostri microfoni i due mister, Manolo Manoni e Andrea Mosconi, e l’attaccante granata che ha deciso il match.
Manoni: “Renzi non lo sento dalla partita dopo contro il Roma City. Cosa è cambiato? È cambiato solo l’atteggiamento del gruppo che vuole raggiungere l’obiettivo salvezza. So che fa strano ma in un’annata così è il minimo che deve conquistare. Oggi è una sconfitta che ci fa masticare amaro. Questa situazione ha creato un distacco totale con la tifoseria, c’è amarezza ma questo gruppo meriterebbe un minimo di conforto. Il Presidente ci può sostenere pagando i rimborsi. Gara col Porto d’Ascoli? Renzi è venuto a ringraziarci ma non ci servono i suoi ringraziamenti, noi siamo professionisti e le regole ci impongono a scendere in campo. Infermeria? Angiulli e Alboni hanno avuto problemi fisici. Tassi ha preso una botta. Siamo pochi e alcuni sono acciaccati. Sciopero col Porto d’Ascoli? Non esiste lo sciopero nei dilettanti e ogni tipo di minaccia non porterebbe a nulla. È stata una mossa sbagliata ma non si può colpevolizzare un gruppo intero”.
Mosconi: “L’uscita di Angiulli e l’espulsione di Cardella hanno cambiato l’inerzia della partita. Penso che abbiamo giocato da squadra vera, padrona del campo. Mi dispiace vedere il Riviera così vuoto, è brutto. Quando ero qui l’ultima partita in casa contro il Campobasso andarono allo stadio seimila persone… è un altro calcio adesso. Centenario? Auguro alla Samb e ai suoi tifosi di andare a fare il derby con l’Ascoli, per tornare a gioire. Play-off? Ci dobbiamo arrivare perché dobbiamo togliere qualche sassolino, e poi vediamo. Il Fano l’anno scorso si è salvato all’ultimo, quest’anno siamo primi a livello nazionale come valorizzazione dei giovani, siamo stati sempre lontani dalla zona salvezza e penso che ce lo meritiamo. I miei giocatori devono essere animali da campo, professionisti, con voglia di dare tutto e mettersi in discussione”.
Cecconi: “Il gol è stato molto fortunoso, una spizzata di testa che è finita sulla mia spalla. È un gol comunque storico per la squadra, perché non vinceva qui da anni. C’ho messo molto per rimettermi in condizione, vincere questa partita è stato importante. Il gruppo è formidabile, lavora, lotta l’uno per l’altro. Un gruppo coeso, sano. Il merito è anche e soprattutto del mister”.
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