
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nuovo appuntamento della rassegna “Incontri con l’autore“, a cura dell’associazione “I luoghi della scrittura” e della Libreria Libri ed eventi, con il sostegno e il patrocinio dell’amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto e della Regione Marche.
Martedì 6 settembre, alle ore 21,30, alla Palazzina Azzurra, Laura Ephrikian presenta il libro “Una famiglia armena“. Dialogherà con lei Roberta Alessandrini.
Laura Ephrikian, nota come Laura Efrikian è attrice e conduttrice televisiva. Il padre, di origine armena, è stato violinista, compositore e direttore d’orchestra. Ha studiato recitazione al Piccolo Teatro di Milano con Giorgio Strehler, nel 1961 ha partecipato a Canzonissima e nel 1962 ha presentato il Festival di Sanremo. Ha recitato a teatro e in alcuni film “musicarelli” insieme all’ex marito, Gianni Morandi, che ha sposato nel 1966, da cui ha avuto due figli e da cui ha divorziato nel 1979. Ha, inoltre, preso parte a importanti sceneggiati televisivi come “La cittadella” e “David Copperfield, per la regia di Anton Giulio Majano, e a molte commedie prodotte dalla Rai, come “Le piccole volpi” e “Rossella“. Negli anni duemila ha recitato nella serie “Don Luca“, nella soap opera “Ricominciare” e nel telefilm “Il morso del serpente“. Nel 2008, nel corso di una serata di beneficenza presso il teatro San Carluccio a Napoli, ha ricevuto un premio alla carriera conferito dall’Ente Premio “Le donne e il Teatro”.
Sfogliando ad una ad una le pagine di questo libro di Laura Ephrikian, che ha la prefazione di Walter Veltroni, pare quasi di udire la sua voce dolce e melodiosa come una poesia, quella voce che cattura chiunque la ascolti e la incontri lungo il proprio cammino. E ancora una volta la nostra beneamata autrice ha scelto con cura, passione e amore le parole da scrivere per esprimere al meglio fatti, episodi del proprio adorato e “sentito” passato, che alla fine sgorgano inevitabilmente in un solo argomento a lei sempre caro: le sue origini armene. Un passato che con il trascorrere del tempo è diventato sempre più prezioso per lei, sempre più forte da non poter passare più inosservato, dunque, un passato vissuto nella notte dei tempi, ma forse non compreso appieno, riscoperto con la maturità, un passato studiato, non senza sofferenza e lacrime, nei minimi dettagli, “digerito”, riesaminato, accettato ed esploso. Il manoscritto prende le mosse, in maniera del tutto naturale, dalle origini: la travagliata e meravigliosa storia d’amore dei nonni Akop e Laura vissuta da noi lettori tramite le poetiche lettere che si scrivevano, il rapporto di Laura con il padre e con la madre.
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