SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Grazie alla nomina di Guido Castelli ad assessore regionale, il suo posto di consigliere nell’aula dell’Assemblea legislativa delle Marche verrà preso da Andrea Assenti, primo dei non eletti nella lista Fratelli d’Italia in provincia di Ascoli. Assenti si avvarrà di una modifica dei regolamenti che, fino alle precedenti elezioni, consentiva ai 30 consiglieri eletti, anche se nominati assessori, di mantenere il proprio seggio; ora non più. Assenti sarà così l’unico consigliere regionale sambenedettese.

Naturalmente il nostro giornale formula al nuovo consigliere i migliori auguri di buon lavoro.

Intanto, negli scorsi quattro anni passati come vice sindaco e assessore comunale ai Lavori pubblici, Assenti si è fatto notare per tante promesse disattese, come ad esempio i lavori in Piazza Montebello (clicca qui) che dovevano partire anni fa e dei quali ancora non si vede nulla; l’ex stadio Ballarin da tempo ancora ridotto ad un cumulo di rovine; il lungomare fermo allo strapuntino del criticatissimo (a parole) Gaspari. Di Assenti si salva qualche buona intenzione sul Centro Agroalimentare.

Meritevoli di nota, inoltre, la pervicace latitanza fin dall’aprile 2018 a fronte di nostre precise domande (clicca qui); ed anche certi incredibili vuoti di memoria. 

Come quando, proprio un anno fa esatto, Andrea Assenti sostenne in Consiglio Comunale di non essersi accorto (clicca qui) che suo cugino di primo grado, l’architetto Mirco Assenti, aveva acquistato all’asta dal Comune l’ex edificio della Scuola Curzi di via Golgi attraverso la Cube Srl, società di cui Mirco è socio e legale rappresentante e casualmente domiciliata nello stesso stabile di via Turati 2, dove ha il proprio studio anche lo stesso avvocato Andrea Assenti.

E dunque non si sarebbe accorto che la documentazione spedita in Pec (clicca qui) sulla progettazione della piscina comunale – a favore della quale Andrea Assenti si adoperava alacremente in Consiglio Comunale – aveva come mittente proprio la Cube Srl del cugino Mirco Assenti, senza dimenticare che era già noto (clicca qui) che i soci della Cube Srl (Mirco Assenti escluso formalmente) fossero parte attiva nella progettazione. Tutto ciò alla faccia dell’articolo 78 del Testo Unico sugli Enti Locali.

Come pure non si sarebbe accorto, Andrea Assenti, che sempre Cube Srl fa affari con la principale società partecipata del Comune di San Benedetto, la Picenambiente Spa, (clicca qui) della quale il Comune di San Benedetto è il primo socio pubblico. Un socio pubblico di cui – per un fortunoso caso – Andrea Assenti (come se nulla fosse) aveva la delega alle società partecipate.

Tanto che, tranne Andrea Assenti, chiunque era a conoscenza di questo gigantesco conflitto di interessi (clicca qui).

Pertanto riteniamo utile e doveroso dare un consiglio al nuovo consigliere regionale di Fratelli d’Italia: che ad Ancona vada e stia più attento e avveduto. Un’altra sua ingenua “caduta dal pero”, come quella ingloriosa dimostrata a San Benedetto, potrebbe produrre conseguenze imprevedibili.