L’ultimo atto è sempre quello che conta. Per cui vi è poco da aggiungere rispetto a quanto scritto oggi da Marcello Foa rispetto alla decisione del governo greco guidato da Alexis Tsipras di indire un referendum sulle proposte della Troika riguardo i greci. Leggi qui articolo di Foa.
Toccante l’appello di Tsipras ai greci. Senza la necessità di fare l’analisi logica a tutti i passaggi – ad esempio il rischio di sovraccaricare di significati un “europeismo di maniera”, che preferirei chiamare, anziché citando le parole di Giorgio Napolitano nel 1978, “eurismo di maniera”; ad esempio far capire ai greci che il ritorno alla dracma è perfettamente gestibile – rispetto le sue parole segnano finalmente una frattura tra troppi governi fantoccio (compreso il nostro, quello spagnolo, ma anche il francese) e la dittatura finanziaria alla quale è soggetta l’Europa a guida Merkel, e un governo che vuole porre la politica al di sopra dell”economia neoliberista.
Il governo greco è solo. E potrebbe anche sbagliare. Questo è il momento che oltre il cuore, serve una mente lucidissima e una conoscenza eccezionale del funzionamento dell’euro e di una ritrovata moneta nazionale, e in che modo guidare questo passaggio obbligato.
In gioco vi è la democrazia sostanziale europea, qualcosa che viene prima delle categorie destra/sinistra: la possibilità per un governo di autodeterminare internamente la politica da seguire; o invece, come ad esempio nel caso italiano, l’impossibilità di un governo di incidere e di sottostare a vincoli di bilancio e fiscali tali da divenire, il governo, un soggetto privato con l’unica funzione di realizzare utili (tasse superiori alla spesa pubblica) in modo che le corporation finanziarie siano garantite dei loro prestiti (gli Stati non hanno più una moneta propria e la devono richiedere in prestito).
In gioco vi è la dittatura o la libertà.
Bisogna allora andare tutti in Grecia. Ma non in senso letterale. Bisogna andare in Grecia metaforicamente, e costruire su di sé un fortino di resistenza e di contrattacco, di conoscenza e di condivisione. Neutralizzare Mario Draghi e l’austerità, neutralizzare Mario Monti e Piercarlo Padoan, neutralizzare anche la pletora di servi pop alla Jovanotti.
Lo sforzo è grande e per nulla eroico all’apparenza; ma se l’esercito di occupazione non usa fucili e cannoni ma oscurantismo e comunicazione, le nostre montagne sono lo studio e l’accensione di luci laddove vi è l’oscurità; la preparazione e la cultura umanistica in senso pieno.
Per questo occorre andare in Grecia. Perché se la Grecia sbaglia o se la Grecia sarà attaccata, bisognerà difenderla ora dopo ora, giorno dopo giorno, mese dopo mese.
Tutti in Grecia.
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L’Unione Europea è associazione di sicari per conto dei banchieri. Il mondo è cambiato veramente e l’immaginario passato che si aveva del conflitto oggi non ha più nessun valore, è superato dai fatti e non dalle dichiarazioni e di questo bisogna prenderne rapidamente coscienza ed atto. Rompere l’Unione Europea, uscire dall’Eurozona, lavorare per un’area Euromediterranea alternativa, sembravano obiettivi utopistici e velleitari ma la realtà ora viaggia più velocemente dei nostri pensieri e siamo noi che dobbiamo correre per stare al passo con i tempi. La relazione tra i popoli mediterranei è divenuta una necessità oggettiva e per questo sta circolando… Leggi il resto »
Il governo greco si sta facendo valere egregiamente, in una battaglia sacrosanta contro la dittatura finanziaria europea, una orgogliosa esportazione di democrazia da parte del paese che rivendica la sua prima ideazione.
Non condivido però il referendum, Tsipras è stato eletto proprio per fare quello che sta facendo, sarebbe oppurtuno che portasse fino in fondo la sua azione senza delegare ai cittadini presi per fame, i quali rischiano di farsi condizionare dalle minacce di default apocalittico che arrivano da tutte le parti, e decidere di piegarsi in modo poco lucido.
Sono d’accordo.
Se non si capisce che la questione euro è una truffa per i Paesi periferici, è come parlare di calcio senza conoscere le regole del fuorigioco.
Il prestito alla Grecia è stato fatto dal FMI non dalla BCE. Un’Europa unita compatta e coesa non avrebbe mai permesso ad un suo membro di rivolgersi all’FMI. Ma una volta chiesto il prestito i debiti vanno onorati. D’accordo che siamo un paese talmente disonorato che la legge italiana è arrivata a prevedere i concordati in bianco, però a tutto c’è un limite.
Quindi gli hanno tolto i guantoni (euro).
Poi hanno legato le mani (vincoli di bilancio).
Poi ti hanno messo Tyson nel ring (Germania).
Poi se vai k.o. non chiamano l’ambulanza per curarti ma ti dicono: “Sei uno sfaccendato non ti sei allenato”.
Ps. stiamo assistendo al primo caso nella storia in cui uno Stato deve realmente onorare un debito con la sua Banca Centrale.
Parere suo, io le avrei scritto la stessa cosa ma a pareri rovesciati.
Se stampi soldi veri, te li presto sicuramente… anzi non ti servono; non è come tra privati. Affamare una popolazione agendo su tasse, salari e pensioni, non può essere una soluzione.
Ma se i soldi che stampi sono carta straccia? Se ti presto in euro rivoglio euro, se stampi dracme, poi cambiale in euro e vediamo quante dracme devi stampare…. ah…. più dracme stampe e meno valgono…. Mi sembra che ci siamo incartati alla Repubblica di Weimar
In parte è vero, ma non è così immediata la svalutazione né così scontata. Il concetto di fondo che voglio esprimere, è che la commistione tra interesse pubblico e finanza privata è diabolica, il gioco avrebbe senso se a fronte di paesi debitori in difficoltà, ci fossero altrettanto paesi sovrani creditori. Invece oggi tutti gli stati sovrani sono debitori, spesso con interessi sul debito che ammazzano qualsiasi possibilità di invertire la rotta (in Italia ne sappiamo qualcosa). Non può funzionare questo meccanismo, quello che succederà in Grecia è lo specchio di quello che può succedere domani in tutti i paesi… Leggi il resto »
La svalutazione dipende dalla bilancia commerciale, non mi pare che la grecia abbia tutto questo surplus….. (al contrario dell’Italia).
Il punto chiave è che la BCE ha messo in piedi il QE ma non è servito a salvare i debiti sovrani (molto male) e quindi non è servito a rendere solvibile la Grecia che è dovuta ricorrere al FMI che giustamente ora rivuole i soldi prestati! Poniamoci il problema del perchè c’è un Sud dell’Europa!
Se io ti devo ridare dei soldi e tu mi strangoli fino a morire,alla fine ti prendi sta….. cippa!
L’Europa così, diretta dittatoriamente dalla Merkel che si fa SOLO gli affari suoi e ordina agli altri servi come muoversi (e il nostro bullo di Firenze è stato messo li apposta!) non funziona! Dall’entrata dell’euro l’Italia ha avuto il 26% in meno di PIL mentre la Germania il 25% in più! Questa non è unione! E’ togliere la sovranità agli altri popoli e cercare di fare il….quinto reich?