Ti arriva una lettera in mondovisione, scritta dalla Commissione Europea, dove ti dicono che sei il peggio, il nemico numero uno dell’equilibrio continentale.
La lettera dice che deve aumentare la differenza tra le tasse che i tuoi cittadini pagano, e la spesa dello Stato. Tecnicamente, più Avanzo Primario.
Ogni centesimo di avanzo primario è un centesimo sottratto all’economia reale: questo è il vero motivo della decadenza italiana: è dal 1992 che siamo ininterrottamente in avanzo primario, ovvero i cittadini italiani perdono la partita con lo Stato, che incassa più di quanto spende (esclusi gli interessi). Abbiamo cumulato una cifra di economia distrutta pari a 650 miliardi di euro. In nome di vaneggiamenti superstiziosi.
La lettera in mondovisione chiede che questo numero, l’Avanzo Primario, sia aumentato.
Nonostante i giochi di prestigio di Capitan Renzi – prendo una cosa qua e ci faccio il cuneo fiscale, taglio una cosa là e ci faccio il cuneo fiscale – alla fine il risultato che conta è quello finale. Non serve che tu insegni il tiki taca, oppure fai il catenaccio, o hai i migliori calciatori del mondo. Alla fine, quello che conta, è che tu faccia un gol più degli avversari. Qui invece ti stanno ordinando che devi continuare a prendere un gol in più dallo Stato rispetto a quanti ne segnano famiglie e imprese. Anzi: un gol solo non basta, adesso ne servono due, almeno. Così l’ex calciatore Olli Rehn avrà di che rallegrarsi.
Ma allora questo povero schiavo chiamato Italia, quando ti vengono a dire che, con la disoccupazione record di ogni tempo e la metà dei giovani senza lavoro, o sotto-occupati, o precari, o, meglio emigranti, li devi massacrare ancora e peggio ancora con le tasse e con i tagli alla spesa, capisci il cuore inumano di un Olli Rehn. E il cuore inumano di chi fa finta di non capire.
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A dire il vero non c’è nessuna lettera in mondovisione, sono le banali conclusioni della commissione sugli squilibri macroeconomici dei vari Paesi, e il rapporto non dice esattamente: dovete aumentare l’avanzo primario. Dice parecchie altre cose, oltre l’ipotesi che sarà molto difficile, stanti le condizioni attuali di tutto il resto, sempre più gravi, sperare di riuscire a farne di stabili e/o significativi. Il testo si può trovarlo qui (ma non in italiano): http://ec.europa.eu/economy_finance/economic_governance/documents/2014-03-05_in-depth_reviews_communication_en.pdf Comunque è abbastanza facile ritrovare il passaggio in questione dal momento che le conclusioni sono diligentemente suddivise per Paese. Sennò qui c’è la press release in italiano,… Leggi il resto »
Se continua a peggiorare è proprio perché l’Italia continua a fare avanzo primario. Fin quando ci ostineremo su questa ossessione di tagliare deficit e debito (che tra l’altro proprio facendo così peggioreranno, si chiama “paradosso della parsimonia”) continuerà la devastazione dell’Italia. Fuori dall’Euro ora, prima che sia troppo tardi.
Scusa Matteo, ma tu hai in tasca dei dollari, di tuo, magari di famiglia, oppure pensi, molto intensamente, di avere in tasca dei dollari? Guarda bene, perché forse hai anche delle portaerei e la bomba, nel fondo delle tasche. C’è gente con un avanzo primario che sta benissimo, figurati, e poi c’è anche parecchia altra gente che con una piena sovranità monetaria sta con le pezze al culo, o con le pizze di fango, per dire. E per favore non specularmi in tondo all’infinito con le solite balle sulla Lex Monetae, il debito iniquo che non ti riguarda e altre… Leggi il resto »
Matteo,
Austria, Germania, Belgio, Lussemburgo, per rimanere in Europa, pensi sul serio che siano messi, a livello economico come pure sociale, peggio dell’Italia? E al contrario Cipro Spagna o Slovenia, stanno necessariamente meglio di noi con il loro disavanzo? E il tutto solo per via del magico saldo primario? No, purtroppo non c’è solo quello da prendere in conto. Bassa crescita e debito elevato, fra le altre cose, e a seguire fiducia tassi e mercati, fanno tutta la differenza.
http://scenarieconomici.it/grafico-del-giorno-saldo-primario-nei-27-paesi-ue-italia-e-germania-le-piu-virtuose/
Dei paesi che hai citato il Lussemburgo è l’unica ad aver avuto una crescita superiore al 2% (dopo essere stato però in crisi nera con una recessione superiore al 9 nel 2009!). Gli altri sono tutti al di sotto di questa quota. Avere una crescita inferiore al 2% vuol dire avere una crescita ridicola. Adesso ti faccio capire quali sono i paesi che crescono: Cina 7,7; Argentina 5,5; Svezia 3,1; Australia 2,8; Gran Bretagna 2,7. (e stiamo parlando di crescita trimestrale). Nessuno di questi paesi ha l’euro. Io prima di parlare mi documento. Non c’è scampo: per crescere devi spendere.… Leggi il resto »
Per tua informazione, Matteo, e per quello che vale, non sono affatto un fautore dell'”ideologia neoliberista”. Di un minimo di buon senso e di onestà intellettuale nel guardare la realtà però si, per questo credo che dogmatica, e fin troppo semplicistica, sia piuttosto la strana logica che hai esposto qui sopra: cos’hanno in comune questi Paesi? Facile, non hanno… il kopeko. E dunque? Questo rende forse i loro fondamentali intercambiabili fra loro, o lecito appoggiare il tuo ragionamento su un unico parametro, fra decine di altri? Evidentemente no, come non tutti stanno messi allo stesso modo all’interno dell’eurozona, e tantomeno… Leggi il resto »
“Per tua informazione, Matteo, e per quello che vale, non sono affatto un fautore dell'”ideologia neoliberista””. Lo sei. Involontariamente e inconsapevolmente, ma lo sei. “Di un minimo di buon senso e di onestà intellettuale nel guardare la realtà però si, per questo credo che dogmatica, e fin troppo semplicistica, sia piuttosto la strana logica che hai esposto qui sopra: cos’hanno in comune questi Paesi? Facile, non hanno… il kopeko. E dunque? Questo rende forse i loro fondamentali intercambiabili fra loro, o lecito appoggiare il tuo ragionamento su un unico parametro, fra decine di altri?” Forse ti sfugge un piccolo particolare:… Leggi il resto »
“Ora ti svelo un segreto: gli stati a moneta sovrana (tipo quelli che ho citato) non devono chiedere in prestito la moneta. Perché? Perché sono loro i legittimi detentori che spendono come e quando vogliono! Ai governi basta semplicemente accreditare i conti correnti dei loro creditori (cioè i privati cittadini).” Con tutto il rispetto, caro Matteo, dopo aver letto questo efficace sunto della tua indiscutibilmente fervida verve narrativa, direi che possiamo chiuderla qui. Fai una bella cosa, nella realtà questa volta, trasferisciti pure in uno qualsiasi degli stati che hai sopra citato, scrivi al Presidente, e fatti accreditare il tuo… Leggi il resto »
““Money is no object in this relief effort. Whatever money is needed for, it will be spent” Lo ha detto: – Fabr a Paperino – Cameron agli alluvionati inglesi – Renzi ai terremotati emiliani e aquilani Non linkare l’austerità inglese, te prego. Sono questioni politiche, stavolta a Cameron conviene così (anche perché dopo un deficit del 40% in 5 anni scoprono che gli interessi crollano…). Nessun italiano può fare una cosa simile per L’Aquila, che sta marcendo, ma che ce frega? Prima di perculare e scrivere commenti su commenti di puro vuoto, agganciare il cervello alla logica. Mi ritiro. Solidarietà… Leggi il resto »
Eccolo infine arrivato l’altro evergreen, quello di riserva, buttarsi a corpo morto sul melodramma sotto la cintura, invece di rispondere, razionalmente, nel merito. Non esiste nel mondo civile lo stato sovrano che ti accredita il conto perché tu sei il popolo. Il popolo è un multiplo, ed è fatto di interessi dinamici contrapposti, ma dove stiamo, alle elementari? Gliela vuoi dire una buona volta questa brutta verità agli adepti della vulgata sovranista? Glielo vuoi spiegare che gli Usa sono sovrani, ma che i titoli di stato non finiscono di norma nelle tasche dei sottoproletari del bronx? Il solito, vecchio trucco… Leggi il resto »
Tu potresti fare il presidente del Consiglio, e non te ne rendi conto!
Quando non si hanno più argomenti si passa agli insulti. Se non sai come funziona la finanza pubblica almeno non pretendere di dare giudizi! Ma è una moda di questo paese che gente che non capisce niente di economia vada a dire in giro cosa sarebbe bene fare (senza che poi sappiano neanche spiegare il perché). Comunque io sono abituato a restare ai fatti. Quando un governo decide di spendere per, che so, assumere nuovi dipendenti, non fa che accreditare i conti correnti di questi lavoratori. Per farlo non deve andare a prendere i soldi da un’altra parte perché è… Leggi il resto »
Marco, al di là che la cosa è logica, parliamo di un aspetto oramai comunemente accettato dagli economisti senza paraocchi, oltre che espressamente dichiarato dai massimi livelli finanziari mondiali
Dichiarazioni video di Bernanke http://memmt.info/site/le-tasse-non-finanziano-la-spesa-pubblica/
Dichiarazioni Cesaratto incontro con Mosler http://memmt.info/site/mosler-cesaratto-video-prima-parte-lo-stato-non-ha-bisogno-delle-tasse-per-spendere/ (qui integrale http://memmt.info/site/mosler-cesaratto-il-video-integrale-del-confronto/)
chiedevo un’esempio tangibile di politica economica di uno stato sovrano con moneta sovrana , che come sostiene Matteo ” non devono chiedere in prestito la moneta. Perché? Perché sono loro i legittimi detentori che spendono come e quando vogliono! Ai governi basta semplicemente accreditare i conti correnti dei loro creditori (cioè i privati cittadini) ” , non teorie economiche.
Piu’ tangibile di Bernanke forse dovrei sperare in una testimonianza divina…ma davanti ai San Tommaso non vale la pena…penare ;)
Non te lo può fare quell’esempio, Marco, per la semplice ragione che un tale stato non esiste, e se mai è esistito in passato sotto condizioni autoritarie di iperstatalismo, di sicuro non esiste oggi, almeno non fra i paesi evoluti che praticano più o meno tutti la moderna economia di mercato. Figuriamoci negli Usa… La frase di Bernanke è estrapolata dal contesto, e questo lo puoi ben notare anche dal video in cui si prende solo quel pezzo di frase, e non il resto, perché cosi serve molto più comodamente la tesi precostituita dell’articolo. Cioè che la Fed non ha… Leggi il resto »
Dovresti aiutarci. Ci sono poche persone sapienti come te. Non è giusto che ti limiti solo ai commenti sul web. Puoi, e devi, fare politica. Forza, coraggio!
E’ inutile. Parlar con loro è come sbattere la testa contro il muro. Tu glielo spieghi, gli metti davanti tutte le ragioni di questo mondo, ma loro non ce la fanno proprio a capire, PERCHE’ NON VOGLIONO. Hanno comprato la loro bella verità preconfezionata dai loro giornalai e se la tengono ben stretta. Si faranno ammazzare dai vari De Bortoli, Giannino, Scalfari, De Benedetti, ecc. Ma loro se la tengono ben stretta la bomba a orologeria.
Gli Stati Uniti possono tranquillamente ripagare i loro debiti se lo vogliono. L’EUROPA NON PUO’ FARLO. Lo capisci o no? Gli stati europei sono a rischio default, lo capisci o no? No, non penso che tu ce la faccia a capire.
Ho citato prima la Cina e l’Argentina, ad esempio. In ogni caso tutti quanti i paesi del mondo che hanno una valuta a tasso variabile – eccetto quelli dell’eurozona – lo fanno, anche se magari non nella misura di questi due (che infatti crescono di più).
“Matteo, è molto semplice, questa discussione è finita nel momento in cui non sei stato capace di fornire il nome del famoso stato sovrano che secondo te stamperebbe a credito, senza alcun vincolo di bilancio, senza titoli di stato , senza trasmissione della liquidità attraverso il sistema finanziario privato” A parte l’ultima cosa che io non l’ho detta forse non hai letto bene i miei commenti precedenti. Ti ho citato Argentina e Cina tra i paesi che spendono a deficit, tra gli esempi più eclatanti. Ma come ho già detto nel commento precedente, tutto il mondo tranne l’europa lo fa.… Leggi il resto »
Onestamente, dalla sorda sicumera con cui snoccioli i dogmi del tuo manuale da campo mandato a memoria, oltre che per l’aggressività dei toni usati nella discussione, verrebbe quasi da pensare che l’Italia è entrata prima nello Sme e poi nell’euro più che altro per fare un dispetto a te, personalmente. Io, sempre personalmente, non credo. Però siccome hai finalmente trovato il coraggio di fare quei nomi di stati “sovrani”, tenevo solo a ricordarti che la Cina resta incomparabile con l’Italia, perché è un colosso sociale e commerciale impossibile per noi da confrontare su un piede di parità (stesso discorso per… Leggi il resto »
Io ti ho DIMOSTRATO con la logica il male che ci ha fatto l’euro. Accendi il cervello per una volta. Che cosa stai farneticando? Prima mi chiedi quali sono gli stati sovrani, una volta che te li dico mi rispondi che sono “incomparabili” con l’Italia. Ma che cavolo significa? E’ ovvio che ogni stato fa storia a se, ma questo che c’entra? Voglio dire semplicemente che è possibile avere una moneta sovrana. Poi il modo in cui la si utilizza può essere diverso, ma dimostra il fatto che è sempre meglio averla piuttosto che non averla. Ti ho già detto… Leggi il resto »
Comunque, prima che tu parta in gloriose avventure all’estero, pur di dimostrare la bontà intrinseca delle tue tesi, ti inviterei a riflettere su alcuni punti un pò deboli del tuo arsenale ideologico. Per te, eh.. 1 Quello di cui si parla, quando si dice “abbassare le tasse”, è il livello di imposizione redistribuito, che sia sul lavoro o sui consumi. E i tre elementi che ti ho citato li devi prendere in considerazione tutti insieme, non a casaccio o uno per uno. Il saldo come sai è un rapporto, quindi pagare tutti significa pagare meno, come dire, pro-capite, per la… Leggi il resto »
Ti ho già risposto negli altri commenti, caro Milton.
Guarda che la dittatura più grande esiste è l’Unione europea una dittatura nazi-fascita pensata da intellettuali dichiaratamente reazionari e anti-democratici (Jean Monnet, Francois Perroux, ecc.) Oramai è evidente a tutti che il dominio del dollaro sta per terminare. L’Argentina si è ripresa dalla crisi grazie a una politica fiscale espansiva e deficit pubblici. Non c’è nessun economista riconosciuto a livello internazionale che oramai sostiene l’utilità dell’euro, di nessuna scuola, dalla MMT e l’ultraliberista Friedman hanno tutti criticato l’euro. Sono rimasti solo gli europei (che lo subiscono) e difenderlo. Ma i francesi si stanno svegliando, gli islandesi l’hanno già fatto da… Leggi il resto »
Ma dico, un solo argomento RAZIONALE oltre ai soliti slogan riesci a portarlo? Ragionate con i titoli dei tg ormai! Io ti ho risposto punto per punto e tu cerchi di sviare il discorso. La Cina si basa su una politica fiscale espansiva, fatti di deficit pubblici. Questo è un fatto. Poi possiamo discutere su come sia meglio impiegare la spesa. Ma tutti i più importanti paesi del mondo fuori dall’Europa hanno deficit pubblici rilevanti. Che poi la Cina sia una dittatura questo è una questione politica non economica. Perché l’Unione Europea non è una dittatura? Sì, e della peggior… Leggi il resto »
E ari-mah… Anche stavolta bisognava scavare faticosamente, fra il rumore di fondo i pregiudizi e le solite etichette smitragliate su tutto e su tutti, per riuscire a trovare la perla dietro l’impalcatura ideologica di cui sembrano intrisi i tuoi argomenti “razionali”. Ma alla fine è saltato fuori, il perlone, e qui direi, con tutto il rispetto, che l’unica cosa che rimane da fare è stendere il famoso velo: “Che poi la Cina sia una dittatura questo è una questione politica non economica.” Eh già, perché invece le questioni economiche non sono politiche. Si rimane senza parole… Comunque, nel raccogliere il… Leggi il resto »
Dopo aver letto le prime righe del tuo commento mi sono fermato. 0 argomenti razionali come al solito. Continua pure a difendere il tuo euro. Sarai uno di quelli col culo al caldo e a cui non frega niente se oggi 2 giovani su 5 non troveranno lavoro, o se in Grecia (nostro futuro prossimo) la gente è tornata a scaldarsi con la legna. A me non interessa convincere quelli come te. L’euro è bello, l’euro è pace e progresso, tranquillo. E’ tutto a posto. Ti mando i miei saluti dal mondo reale.
No. Ma proprio, molto amichevolmente no, caro sconosciuto corrispondente. Sei proprio fuori strada. Fidati, io sarò quello che io decido di essere, caro Matteo, e scriverò quello che io decido di scrivere. Mai tu. Mai, neanche se mi preghi in ginocchio. Ma proprio no guarda, e se ancora sostieni il contrario alla fine ti darò il mio indirizzo fisico nel mondo reale cosi poi ci chiariamo sualla questione. La cosa proprio non ti riguarda, che tu ne prenda questa o quella posa oppure no, ed è evidente a chiunque che non hai nessun reale potere coercitivo, dialettico, retorico, sull’intera faccenda.… Leggi il resto »
Una settimana. Non male. Secondo me vuol dire che ce la fai. Chapeau!