Video e foto di Giancarla Perotti

MONTEPRANDONE – Aperta la conferenza stampa, indetta dalla Delegazione Caritas delle Marche oggi, 24 maggio 2024, alle ore 12, a Monteprandone, presso la Sala delle vetrate del Santuario della Madonna delle Grazie e di San Giacomo della Marca, accolta dal padre guardiano Marco Buccolini. Alla conferenza stampa, presieduta dal vescovo Monsignor Gianpiero Palmieri, delegato dalla C.E.M. per i problemi sociali, il lavoro e per la carità e moderata da Fernando Palestini sono intervenuti: il vescovo emerito monsignor Carlo Bresciani, il direttore della Caritas di Ascoli Giorgio Rocchi, il delegato Caritas delle Marche Marco d’Aurizio.

La finalità di questo incontro, voluto dalla Delegazione Caritas Marche, organo pastorale, è quella di sollecitare tutta la comunità ecclesiale alla partecipazione al voto e soprattutto alla consapevolezza dei valori quali la solidarietà, la pace, i diritti umani per la promozione di un umanesimo integrale. Il vescovo Palmieri ha presentato la lettera della delegazione Caritas Marche, Europa: casa comune, casa di pace, per sollecitare sia gli elettori che i candidati/e. Ha fatto riferimento anche alla lettera all’Unione Europea del Cardinal Matteo Zuppi, presidente della C.E.I. e di Mons. Mariano Crociata, presidente della Commissione delle conferenze episcopali della Comunità Europea, scritta in occasione della giornata dell’Europa 2024 ai candidati/e della Circoscrizione Italia Centrale alle elezioni 2024 per il rinnovo del Parlamento Europeo che inizia in modo molto confidenziale e amorevole Cara Unione Europea… Ti hanno pensata e voluta il francese Robert Schuman, il tedesco Konrad Adenauer e l’italiano Alcide De Gasperi: animati dalla fede cristiana”, essi hanno sentito la chiamata a creare qualcosa che rendesse impossibile il ritorno della guerra sul suolo europeo. Hanno pensato con intelligenza, ambizione e coraggio”.

Così inizia la lettera all’U. E. “Cara Unione Europea, darti del tu è inusuale, ma ci viene naturale perché siamo cresciuti con te. Sei una, sei “l’Europa”, eppure abbracci ben 27 Paesi, con 450 milioni di abitanti, che hanno scelto liberamente di mettersi insieme per formare l’Unione che sei diventata. Che meraviglia! Invece di litigare o ignorarsi, conoscersi e andare d’accordo! Lo sappiamo: non sempre è facile, ma quanto è decisivo, invece di alzare barriere e difese, cancellarle e collaborare. Tu sei la nostra casa, prima casa comune. In questa impariamo a vivere da “Fratelli Tutti”, come ha scritto un tuo figlio i cui genitori andarono fino alla “fine del mondo” per cercare futuro. Non sono mancati momenti difficili, ma la forza che viene dall’unità ha mostrato il valore del cammino intrapreso e la possibilità di correggere, aggiustare, intendersi”.

Nel suo intervento il vescovo emerito Bresciani ha sottolineato: “Crediamo fortemente nell’Europa come Chiesa. Ci crediamo perché la chiesa non può essere che fautrice di unità ovunque, all’interno di essa, ma anche a livello sociale, politico, economico, non è complice di divisione”.

Il direttore della Caritas di Ascoli, Rocchi ha spiegato che questo incontro è stato organizzato al Santuario di San Giacomo della Marca per un motivo ben preciso, quello di chiedere al santo di intercedere presso Dio per la pace, proprio lui che si è speso per la pacificazione tra paesi e città e che ha promosso la nascita di organismi a favore delle persone contrastando i mali della sua epoca che sono anche attuali quali l’usura, la magia, la pedofilia. “Vogliamo che tu incida e porti la tua volontà di pace, gli strumenti della tua diplomazia, i tuoi valori. Risveglia la tua forza così da far sentire la tua voce, così da stabilire nuovi equilibri e relazioni internazionali” questa esortazione della Lettera all’U. E. si possa realizzare proprio con l’aiuto del santo Giacomo della Marca.

Le cinque proposte che sono nella lettera scritta dalla Delegazione Caritas Marche, afferma monsignor Palmieri: “Sono molto precise e vengono rivolte al Parlamento Europeo. Il primo punto è garantire un mercato europeo del lavoro efficace, custodendo una direttiva europea che regoli un reddito minimo. Un tema caldo anche per l’Italia. Il secondo punto è garantire a tutti, i servizi sociali di alta qualità con una proposta legislativa che regoli gli investimenti sociali, la fornitura di servizi senza scopo di lucro. Una regola d’oro la definisce il documento”. Continua il vescovo Palmieri “La terza proposta parla di politiche migratorie che consentano la mobilità umana e ponga fine alla violenza ai respingimenti indiscriminati. Voi sapete che dopo battaglie infinite è stato riconosciuto che il porto della Libia non è sicuro, quindi non si può respingere per rimandare lepersone in Libia. Il quarto punto è quello di promuovere azioni esterne alla U. E. di tipo umanitarie che prevedano finanziamenti diretti e di sviluppo alle organizzazioni locali della società civile. L’ultima proposta è promuovere la giustizia globale e la coerenza dello sviluppo sostenibile nel sud.