SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un bis che entusiasma più a destra che a sinistra. Uno scenario impensabile sette anni fa. “Non avrei mai immaginato di tirare un sospiro di sollievo per la seconda nomina di Giorgio Napolitano come Presidente della Repubblica”. Le parole del consigliere comunale del Popolo della Libertà, Bruno Gabrielli, la dicono tutta sugli umori sambenedettesi.

Inviso, criticato e bollato come “comunista” a più riprese, Re Giorgio oggi rappresenta la vittoria netta di Silvio Berlusconi che in questa settimana, prima con la carta di Franco Marini e successivamente con quella di Romano Prodi, ha visto crollare le fondamenta del Partito Democratico sotto i propri occhi.

Speriamo nei prossimi giorni di non peggiorare la situazione”, commenta sconsolato il sindaco Gaspari su Twitter, che comunque augura “buon lavoro al Presidente”. Sostenitore bersaniano della prima ora, il primo cittadino mette in prima fila il bene del Pd: “Bisogna tornare a pensare al partito. Prodi è stata la grande illusione; non si sa come arginare la deriva che sta trascinando con sé tutta la dirigenza e i militanti”.

Nonostante siano stati i centristi i principali sponsor della rielezione di Napolitano, in Riviera il presidente del Consiglio Comunale, Marco Calvaresi, non esulta e si trincera dietro ad un secco no-comment.

Evoca al contrario la speranza il Governatore Gian Mario Spacca: “Una decisione sofferta ma piena di responsabilità, che restituisce unità all’Italia. La fiducia che la sua persona genera in tutta la comunità nazionale rappresenta un solido fondamento su cui poter ricostruire stabilità economica, coesione sociale e una rinnovata credibilità delle istituzioni, in questo passaggio così delicato per la politica italiana. Il Presidente si è impegnato con estrema generosità in questi sette anni per il bene dell’Italia, ora la sua generosità si rinnova per ispirare un nuovo mandato decisivo per il nostro Paese. Rivolgo al Presidente della Repubblica l’augurio più affettuoso di buon lavoro, a nome della comunità marchigiana”.