Porto d’Ascoli-Comunanza 2-0
PORTO D’ASCOLI: Capriotti, Leopardi, Mannocchi, Angelini, Virgili, Oddi, Di Girolamo (80’ De Florio), Troiani (62’ Belardinelli), Carosi, Di Lorenzo (72’ Pelliccioni E), Cipolloni.
A disposizione: Piunti, Grossetti, Mercatili, Deogratias Allenatore: Filippini.
COMUNANZA: Grande, Testa, Oliassi, Mercantanti (28’ Travanti), Mancini, Antognozzi, Alesi (59’ Moretti), Trobbiani, Capponi, Giachini, Pelliccioni T.
A disposizione: Monti, Terrani, Caponi, Luzi, Massacci. Allenatore: Paoletti.
ARBITRO: Tantaoui di Ascoli Piceno.
MARCATORI: 3’ rig – 9’ Di Girolamo.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Montottone inciampa e il Porto d’Ascoli lo gela incamerando il quattordicesimo risultato utile consecutivo distanziandolo di quattro lunghezze grazie alla vittoria sul Comunanza.
Tutto in dieci minuti: un coro di azioni che lascia l’acuto finale alla terza doppietta di stagione di Di Girolamo. I biancocelesti imprimono supremazia e controllano con agilità il risultato nonostante il forte e gelante vento.
Trascorrono appena 3 minuti: Testa rifila una spinta a Mannocchi facendolo cadere in area. L’arbitro assegna la massima punizione: dal dischetto Di Girolamo non sbaglia. Il raddoppio giunge al 9’ quando Troiani serve in profondità sulla corsia di sinistra Mannocchi il quale dal fondo crossa in mezzo per Di Girolamo che spiazza Grande.
Scocca il 18’: Troiani indirizza la sfera verso Di Girolamo, sinistro ribattuto arriva Carosi che di potenza manda di poco alto. Il Comunanza si fa notare al 20’ quando sugli sviluppi di un corner, Capponi di testa prova a sorprendere Capriotti che blocca sicuro.
La ripresa si apre con uno slalom di Leopardi a servire Carosi che spedisce a lato. Al 64’ un tiro angolato di Di Lorenzo, costringe Grande a deviarlo sul palo. Non si ferma il Porto d’Ascoli e al 72’ una fiondata di Angelini obbliga l’estremo difensore ospite a distendersi per allontanare il pericolo.
Ci prova Carosi al 77’ con un velenoso rasoterra che lambisce il palo. Su finire del match il Comunanza con Capponi si sordina centralmente ma Capriotti chiude la saracinesca.
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