SAN BENEDETTO – Si allunga la fila di chi ha capito i veri motivi di una sanitá picena ormai alla frutta e con la facile conclusione che, come previsto, la costa si é rassegnata all’ospedale unico ad Ascoli come ‘assicurato’ da sempre alla sua cittá dal sindaco Marco Fioravanti. Gli varrá la rielezione, anche se oggi una persona solitamente ben informata mi ha detto che il senatore Guido Castelli gli ha detto che lui era per l’ospedale unico di vallata e che non si é fatto per colpa della burocrazia. Insomma dopo due ospedali di primo livello, dopo un ospedale di primo livello su due, Castelli avrebbe fatto un passo indietro. Sta capendo che con la soluzione che porterá all’affondamento del ‘Madonna del Soccorso’ la costa si sta convincendo che un’ospedale unico tra Ascoli e San Benedetto era la soluzione migliore. Un vero asso di comunicazione elettorale: ‘non é colpa sua se non si é fatto’.
I due scriventi hanno individuati i colpevoli ma ancora non si arrendono, anche di fronte all’evidenza, che le loro scelte di tre anni fa erano sbagliate. Questo il loro comunicato:
“All’indomani delle dimissioni del Dott. Di Matteo, aldilà delle motivazioni non conosciute, restano i fatti: la ormai ripetuta perdita di professionalità nel nostro nosocomio che rischia di ingenerare un pericolosissimo “effetto a valanga” in un contesto già con immense criticità. E’ vero che il declino viene da lontano ed è iniziato oltre 20 anni fa, ma è altrettanto vero che negli ultimi 3 anni non ci sono state neppur minime inversioni di tendenza nonostante le promesse elettorali del cdx regionale e del Sindaco Spazzafumo. Pertanto i responsabili locali dell’attuale inerzia possono essere. individuati nella strana “coppia di fatto” Assenti/Spazzafumo.
Un feeling sicuramente nato da lontano, addirittura prima dell’elezione di Spazzafumo a Sindaco, perché forse non è cosa nota all’opinione pubblica, ma Assenti, con in mano la delega dell’allora Coordinatore Regionale di Fratelli d’Italia, offrì all’allora candidato Sindaco Spazzafumo l’appoggio elettorale. Cosa che lusingò particolarmente Spazzafumo, ma ovviamente fu sdegnosamente rinviata al mittente dal direttivo che allora lo appoggiava. Adesso entrambi increduli, cadono dalle nuvole!
L’uno, Assenti, più interessato ai piani di fattibilità di edilizia sanitaria che alla reale situazione dell’offerta ospedaliera e poco competente di sanità tanto da considerare la riforma da Asur a 5 AST a parità di risorse, come la panacea di tutti i mali.
L’altro, Spazzafumo, intortato dalle promesse di un nuovo ospedale in centro città non ben qualificato e non finanziato e soprattutto intortato da “improbabili” promesse di cambi di maggioranza in Comune. Da qui l’evidente ripetuto imbarazzo del cdx locale e del suo elettorato, che in verità ha sempre espresso posizioni chiare contro Spazzafumo, sia in Consiglio che altrove, ma è costretto a ripetute smentite su possibili appoggi a dimostrazione del continuo timore che “qualcosa possa passare sopra le loro teste”. Del
resto Assenti ed Acquaroli non hanno mai smentito!
Eppure Spazzafumo era stato ben messo a conoscenza del gap provocato da un ventennio di declino, conosceva le sottrazioni indebite di posti letto ed i numeri degli evidenti squilibri (Marche nord/Marche sud – AP/SBT) messi in evidenza dalla mozione votata all’unanimità dal Consiglio Comunale.
Spazzafumo sapeva bene che il Consiglio Comunale aveva approvato all’unanimità una mozione chiarissima! Non appena pubblicata la bozza del nuovo P.S.R., come minoranza, abbiamo detto in ogni occasione, privatamente al Sindaco nella riunione da lui organizzata il 12/04/2023 e pubblicamente nelle rare. Commissioni e nei rari incontri pubblici, che bisognava coinvolgere i Sindaci della ex Zona 12 per presentare delle osservazioni sostanziali alla bozza di Piano Sanitario Regionale corredate da tutti i dati che dimostravano le ingiustificate vessazioni subite da questo bacino d’utenza rispetto alle dotazioni di servizi garantite dalla legge e garantite in altri territori delle Marche. Una volta presentate le osservazioni al P.S.R., se non fossero state accolte, bisognava impugnare giudizialmente il nuovo P.S.R. per tutelare i diritti vilipesi dei cittadini della ex Zona Territoriale 12.
Il Sindaco nella riunione da lui voluta in data 12/04/2023 con alcuni esponenti di minoranza si dichiarò d’accordo su tale impostazione ma poi abbiamo sperimentato in più occasioni che la parola del Sindaco vale come un fico secco.
Evidentemente ha prevalso la “ragion di status” rispetto agli interessi dei cittadini, nel senso che evidentemente il Sindaco ha trovato maggiormente funzionale un possibile appoggio politico finalizzato al mantenimento del suo stato di Sindaco rispetto alla tutela dei già vilipesi diritti dei cittadini. Come detto all’inizio, oltre le chiacchiere restano i fatti: il Sindaco non ha fatto nulla! Da una posizione univoca, forte, condivisa e sposata da tutta la città si è tornati, a tempo scaduto, all’ultra ventennale, fallimentare, personale pensiero del Professor Pasquali. Il tutto consentito da una maggioranza ormai inqualificabile!”
I Consiglieri Comunali
Giorgio De Vecchis e Luciana Barlocci
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Buongiorno,
Personalmente non credo che Castelli abbia fatto un passo indietro, resta il fatto che alla luce delle attuali vicende l’ospedale unico era e diventa tuttora indispensabile.
Fuori i vari comitati, fuori le diatribe tra AP e SBT ma sedersi ad un tavolo e decidere in fretta di riprendere in considerazione il progetto dell’ospedale unico.
Credo comunque che l’attuale Governo Regionale di destra non accetti di buon grado questa eventuale decisione, perché significherebbe una sconfitta politica nei confronti della precedente Giunta di sinistra.
Piú che altro la Regione si vergognerebbe per quanto detto in campagna elettorale