
Serafino-Kim 0-0. Parità per ora, lunedì chissà. Ricorderemo il 2021 per tanti brutti motivi. Solo lunedì sapremo se a quell’elenco di sciagure dovremmo aggiungerne un altro, che per ora voglio anche evitare di scrivere.
Nell’attesa che gli avvocati dei soci che attualmente possiedono la Samb, ci facciano capire chi davvero comanda in casa rossoblù, ho provato a fare il riassunto delle puntate precedenti
Partiamo da un punto.
La Samb a San Benedetto è molto più di una squadra di calcio e questo sembrava averlo capito anche Domenico Serafino, quando sul finire della scorsa stagione, in piena pandemia, ha comprato la Samb da Franco Fedeli.
Negli ultimi trent’anni, ne abbiamo viste di tutti i colori. Le vicende rossoblu, troppo spesso sono state più adatte ad un libro di pirati, che alle cronache sportive.
Quando un musicista italo argentino ha dichiarato di aver comprato la squadra, tutti abbiamo preso la notizia con perplessità. Come era scontato che fosse. Questo Serafino deve averlo capito bene e a differenza del suo predecessore Fedeli, solido ma poco incline ad empatizzare con la città, ha iniziato a fare tutte le cose che probabilmente era giusto fare, per offrire garanzie ad una piazza difficile e abituata alle cose peggiori.
I soldi arrivavano. Serafino rifa il campo da gioco ed il nuovo inno della squadra, compra giocatori dai nomi altisonanti con contratti pluriennali, annuncia progetti con l’Amministrazione comunale per la promozione della città attraverso la squadra di calcio.
Ma chi è Domenico Serafino?
Con tutto il rispetto per il suo talento musicale, sono pochi i musicisti in grado di comprare una squadra di calcio. Uno è stato Elton John (in passato proprietario del Watford, ora in seconda divisone inglese), ma i milioni di dischi venduti nel mondo sono una garanzia sufficiente.
Le perplessità iniziali sono state però mitigate da azioni che andavano in contro tendenza con quanto visto in precedenza. A differenza del passato, quest’anno a San Benedetto non cera nulla da prendere.
Il Riviera delle Palme tirato a lucido non può essere aperto al pubblico. Insomma in questi mesi la Samb non ha maturato incassi, ma chi l’ha gestita ha dato l’impressione di aver un progetto di lunga durata, insomma soldi sono stati spesi e non portati via come più volte è capitato, almeno quattro volte.
Fatto sta, che al di là della provenienza su cui presumo, data l’enorme visibilità della cosa, abbia indagato chi di dovere, almeno due milioni (non verificati ma presumibili sì) sono arrivati in riviera. Serafino annunciò di avere un facoltoso socio americano, che appena possibile, sarebbe arrivato in città.
Se si esclude la domanda “perché proprio la Samb?”, la cosa non è esageratamente strana. Le cifre in questione posso sembrare esagerate per una economia come quella della nostra città, ma il calcio è una vetrina globale e può attirare finanziatori che vedono nello stadio, nel fatto che siamo in Italia, nell’amore viscerale che noi tifosi abbiamo per questi colori, un’occasione di business. Insomma se Empoli, Carpi, Benevento, Crotone, Frosinone fanno o hanno fatto la A, cosa manca a San Benedetto?
Forse la capacità di fare fronte comune alle difficoltà, ma questa è un’altra storia e dato l’intreccio di cui siamo protagonisti oggi, meglio non aprire troppe parentesi.
Ad un certo punto qualcosa deve essere andato storto. Le voci girano e vanno in ogni direzione, ma noi di Riviera Oggi decidiamo di puntare solo sui fatti. Ed evitiamo come sempre di dare peso a ciò che non siamo in grado di provare.
Il rischio spesso è quello di essere strumentalizzati e quindi, in assenza di prove certe dei motivi per cui non sono stati pagati calciatori, preferiamo aspettare. Poi venti giorni fa alcuni nodi all’interno della società arrivano al pettine.
Zironelli si dimette e se ne va, per contrasti con la dirigenza. Colantuono e Fusco vengono allontanati dalla società pochi mesi dopo aver firmato contratti pluriennali. Quasi certamente per gli stessi motivi.
Torna Montero e la Samb perde una serie di partite in modo clamoroso, poi quelle che erano voci per sentito dire diventano cronaca. Serafino ha pagato tanto ma non tutti e soprattutto ad oggi non ha pagato i calciatori.
Viene fuori che sono nati dei dissidi con il socio americano. Che alcuni suoi emissari hanno contestato alcune sue scelte (quella del rifacimento del campo da calcio tra l’altro, cosa che rimarrà comunque alla città… sperando che possa continuare ad essere utile) e che il socio americano ha chiuso i rubinetti.
Scopriamo poi che Serafino ha la maggioranza della Samb, ma sembra che non abbia la liquidità per portare avanti i suoi progetti. Kim invece sembra essere intenzionato a prendersi tutto, in primis per rientrare di quanto speso (che nel caso la Samb fallisse andrebbe perso) e forse, chissà, per portare avanti qualche ambizione. Calcistica e non. In realtà il coreano vuole la maggioranza di Sudaires che non gestisce soltanto la Sambenedettese ma anche il Bangor City. City perché esiste un’altra squadra in città con il nome di Bangor. Come Manchester City e Manchester United.
Mentre il destino calcistico di San Benedetto si decide tra studi di avvocati e conferenze zoom, c’è chi si è fatto avanti per rilevare una quota, nella speranza che riuscendo ad avere qualcuno della città in società, si riuscisse ad avere maggiore chiarezza. Storia trita e ritrita che finora non ha mai portato nulla di buono. Al momento tutto tace. Perchè in realtà manca ancora quel fronte comune alle difficoltà sempre sostituito dai soliti noti per interessi legati al proprio orto che in effetti è… un orticello.
L’impressione è che questa volta, anche se dovesse finire come le altre (e sicuramente peggio), la trama è ben diversa. Questa non è una storia di pirati venuti a rubare incassi, ma uno strano gioco di potere in cui tutti potrebbero perdere molto più di quello che tutti immaginiamo.
Un film che, se finisse ora, lascerebbe la città senza calcio, ma Serafino e Kim senza due milioni. Quelli che rischiano meno sono i calciatori che ora hanno in mano la possibilità di mettere in mora la società e che comunque potrebbero recuperare i loro stipendi grazie alla Lega Calcio.
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Sentirete gli avvocati più tardi?
Che rispondano nel week end è molto difficile
Quindi alla fine Bassotti aveva ragione.
Il giornalismo si fa con i fatti non con le ragioni. La stessa testata con la quale Bassotti collabora ha vissuto situazioni simili in Ascoli e/o in Ancona ma mai hanno messo la benzina sul fuoco innescando tensioni evitabili in attesa di fatti concreti. La differenza tra me e Bassotti è che io decido cosa pubblicare sul mio giornale edito a San Benedetto, lui no. Come fanno quelli che decidono cosa pubblicare nei nostri capoluoghi di Provincia e di Regione. Purtroppo sono loro a decidere per il bene o il male di San Benedetto e dintorni e non solo nel… Leggi il resto »
Ma scusi, cosa doveva fare di diverso dalei Bassotti?
Se fosse stato un mio collaboratore e non di un giornale con editori non sambenedettesi avrebbe aspettato i fatti (denuncia all’Aic) invece di raccogliere voci come quelle sui pagamenti delle trasferte e degli alberghi pagati da Maxi Lopez che non si sono concretizzate ma hanno gettato allarmi e quindi benzina sul fuoco. Le ripeto: come fanno in Ascoli e in Ancona per le loro squadre di calcio se qualche loro collaboratore vuole alzare polveroni.
Col senno di poi, sono tutti bravi a parlare, forse e’ meglio che la pentola sia stata scoperchiata adesso, almeno abbiamo tempo (spero) di cercare di risolvere la situazione
Non sarebbe cambiato nulla anzi magari in tre partite avremmo preso più di un punto. O quando si pare, nel calcio, i panni sporchi si lavano in casa. Secondo me più tardi veniva fuori e meglio era. In molte altre squadre hanno deciso per il silenzio. Me lo dicono operatori calcistici ben informati solitamente. Staremo a vedere chi ha ragione.
Beh, speriamo che si risolva tutto in settimana, prima che i calciatori mettino in mora la societa. lei è ottimista per una soluzione pacifica?
lo spero
Infatti… Ancor più che gli allarmi hanno gettato ulteriore imbarazzo di cui non c’era decisamente bisogno…
E’ vero che le chiacchiere non sono notizie ma è vero che quando tuona da qualche parte piove.
Il giornalismo a mio modo di vedere si fa anche con amicizie confidenziali che diventano fonti affidabili per avere notizie. (Il Girnalista non è mai obbligato a rivelare la fonte della notizia)
Se uno o più calciatori o uno o più dipendenti in confidenza ti dicono che non percepiscono gli stipendi è una notizia da fonte affidabile.
Mah! Non mi sembra proprio che certo giornalismo possa darci lezioni in tal senso. Le voci sono voci e rarissime volte diventano notizie. Basta seguire per esempio il periodo del calcio mercato o le campagne elettorali per rendersene conto. Ognuno ha la sua linea editoriale, la mia da editore sambenedettese è la stessa delle redazioni ascolane e anconetane nel caso specifico. Vedasi per esempio intervista a Capuano subito dopo che aveva lasciato la Samb. L’editore locale non lo permette perché fonte di confusione a danno della propria squadra di calcio. Lo permette fuori del proprio territorio perché il danno è… Leggi il resto »
Classico Gli avvisi di garanzia che arrivano prima ai giornali grazie alle confidenze che ai diretti interessati. E si dice che il giornalista che ha la notizia è professionalmente obbligato a darla.
?????
Ti chiarisco ulteriormente perché ti conosco e so del tuo amore disinteressato per la Samb. Se avessi saputo da qualcuno la voce che Lopez ha pagato il pranzo di Pesaro e la trasferta di Legnago avrei subito chiamato il capitano per la conferma. Ho invece dovuto farlo dopo averlo saputo da un giornale per cui la ‘notizia’ doveva essere certa. Non lo era e stranamente dopo la mia intervista di ieri, il nome Maxi Lopez non è più apparso sul giornale che aveva riportato la voce. A te la dovuta riflessione. È stato detto che la trasferta di Legnago era… Leggi il resto »
direttore sono pienamente d’accordo con quello che ha scritto nell’articolo, ma secondo me quando c’è da dire una cosa vera la si deve dire sempre, anche a danno della squadra.
In sintesi per me la polvere non si deve nascondere sotto al tappeto.
Ha detto “a danno della squadra”. Siccome è la mia da quasi 70 anni preferisco evitargli certi danni. Come gli editori dei giornali della città della loro squadra del cuore. È la mia linea.
per me la verità può bruciare e fare qualche danno all’inizio, ma una volta che il problema è conosciuto si possono trovare i mezzi e le soluzioni per risolverlo. Inoltre se questi problemi non vengono denunciati non per questo cessano di esistere.
???
I problemi non si risolvono perchè vengono denunciati sui giornali, ma perchè ci sono le basi per risolverli…
Se una notizia la si apprende da fonte confidenziale, prima di pubblicarla il giornalista deve essere sicuro che sia vera. Una volta che abbia questa certezza può valutare a seconda della sua onestà intellettuale o intelligenza se sia il caso di pubblicarla o no. Nel caso specifico comprendo la linea del direttore, perché se la notizia danneggiasse la Samb e sarebbe meglio aspettare a darla, ci starebbe ad attendere. Va anche detto che rimane il fatto che la cosa principale è che sia vera. Forse in questo caso è stato meglio che sia uscita, perché aspettare potrebbe aver significato avere… Leggi il resto »
A quanto pare non si è rivelata affidabile la confidenza che Lopez pagasse trasferte e quant’altro…
Tanto è. Se un giornale va per confidenze che giornale è. Tra l’altro.
Per carità e non per dare torto a Bassotti e ragione a Perotti, ma sai quante squadre sono sull’orlo del fallimento tra serie A e serie B, sai che la 1^ in classifica in serie A ha chiesto e giustamente ottenuto , dilazioni di pagamenti del 2020 tra stipendi e rate di giocatori acquistati per svariati milioni di euro senza strombazzamenti e articoli tragici come se fosse crollato il Colosseo??? Voglio dire, è chiaro che la notizia “bassotti” era giusto darla, giusto che chi avanza gli stipendi li reclami ma, da altre parti e con una stampa più accondiscendente –… Leggi il resto »
Tra me e Bassotti non c’è contenzioso perché abbiamo ruoli giornalistici totalmente diversi, quasi opposti. Per dirla in modo elementare: io pubblico, lui lo pubblicano.
Le nostre responsabilità sono distanti come tra Polo Nord e Polo Sud. Quante volte devo ripeterlo.
il mio commento esula dalla diversità di ruolo tra direttore -che pubblica- e giornalista che viene pubblicato lo avevo già capito. Rispondevo nel merito a rguidotti, facendo da “sponda solidale alla società Samb” , una solidarietà non omertosa ma consapevole che le stesse difficoltà economiche che sta vivendo la Sambenedettese sono comuni a tanti clubs, a partire dalla serie A. non per mal comune mezzo gaudio ma chiedendo al “pubblicante” un minimo di tatto nello scrivere di tragedie (sicuramente in atto) ma che possono essere rese pubbliche con altri termini e con una diversa letteratura…….
Non si era detto che il coreano veniva a sbt?
Così dissero
Leggiamo continuamente notizie e smentite. Prima: Montero e Lopez pagano le trasferte. Poi: la Samb e il Team Manager smentiscono. Poi: ‘La Samb nelle mani del coreano Kim (caratteri cubitali). Raggiunto l’accordo con il Presidente Serafino per il 53% della Sudaires’, con un ‘praticamente’ aggiunto solo nel testo che fa capire che potrebbe anche non essere vero (Corriere Adriatico 17 Marzo). ‘Situazione drammatica; non ci sono i soldi per andare a Legnago’ (Resto del Carlino) e invece sono andati a Legnago. Verrà il momento per ‘incalzare’ (non uso termini più ‘violenti’) Serafino. Adesso, anziché sparare bombe atomiche da tastiera su… Leggi il resto »
Il mio ultimo DisAppunto ricalca il suo desiderio finale
Voi avete capito perché lunedì dovrebbe essere un giorno in cui si sa qualcosa?
Perché lo hanno detto i diretti interessati
In questi giorni molti giornali hanno scritto Kim pronto a prendersi la samb….. lo avranno scritto avendo una logica?
Lo hanno detto lunedì gli avvocati
Con le dovute proporzioni,assomiglia tanto alla vendita del Milan al cinese.
Mi sbaglierò?
Direttore, Lei scrive “Serafino e Kim rimarrebbero senza 2 milioni” tralasciando un piccolo particolare, Kim ha detto di averli messi,senza essere smentito, Serafino quanti soldi ha messo ?
Anche in questo suo “Disappunto” neanche l’ombra di una critica, un’accusa, una contestazione, una presa di distanza nei confronti di Serafino. Ci si aspetterebbe un comportamento diverso da un giornalista sambenedettese , Direttore della più importante testata on line della provincia, nei confronti di chi ha portato la gloriosa squadra della sua amata città ad un passo da una nuova sciagura.
Guardi che Serafino ha detto molte più volte di Kim che ha messo tutti lui i soldi (in video tra l’altro). Anzi, a dir la verità, io da Kim non ho mai sentito le parole che lei dice, se me le ricorda la rignrazio. Io non credo a nessuno dei due e non ho mai scritto che i soldi li ha cacciati Serafino. Me lo rimproveri se non è così. Tutto ha lasciato credere che Serafino era persona di fiducia del coreano e questo ha permesso a tutti, dico a tutti, di credere di più al suo progetto. Io ho… Leggi il resto »
Quali risorse sono mancate alla Società Samb (lasciamo perdere Serafino, dico alla Samb) per poter pagare stipendi ai dipendenti e fatture ai fornitori? SONO MANCATI I NOSTRI SOLDI. I soldi che noi tifosi avremmo speso in abbonamenti, ingressi stadio per i non abbonati e gadget vari. E i soldi che gli sponsor avrebbero speso molto più volentieri pensando a un Riviera pieno o quasi. Certo: Serafino ha fatto troppi investimenti in infrastrutture (terreno di gioco, Samba village, operazione Colantuono, etc). Avrebbe potuto allocare questi soldi al pagamento dei dipendenti e dei fornitori. Certo che è gravissimo, per un imprenditore, investire… Leggi il resto »
Non è facile trovare ora il modo di aiutare la Samb, avrebbe dovuto lanciare l’allarme tempo fa, invece di rilasciare dichiarazioni tranquillizzanti sulla solidità della società e sul pagamento degli stipendi. Ora i tempi sono strettissimi e l’ammontare di questi eventuali aiuti è presumibilmente molto molto elevato.
Le cose sono andate più o meno come ha scritto cuore rossoblù: Serafino ha investito in buona fede, poi si è sicuramente trovato nello scenario peggiore, ma non era uno scenario imprevedibile e qui Serafino ha le colpe di aver sbagliato clamorosamente la gestione finanziaria.
Quello che sta succedendo adesso invece è molto meno ovvio: in città e sul web è stato già deciso chi è il “cattivo”, ma io non sarei così sicuro, si dovrebbe sapere quali fossero gli accordi tra i soci per sapere chi sta fregando chi.
Infatti non si sa chi sia il cattivo, ma di sicuro Serafino ha cannato forte, anche se probabilmente in buona fede ed è questa la sua colpa. Da Eva risolvere prima o dire qualcosa prima. Ora ci ha portato fin qui e siamo messe male. Ciò non significa che sia lui o solo lui il cattivo, ma per adesso pretendiamo spiegazioni. Cioè noi potremmo l’anno prossimo essere in Prima categoria. Se va be.
Non ci posso credere!!!!!
Hai detto bene : Certo che è gravissimo, per un imprenditore, investire su ‘linee’ produttive che renderanno forse tra due anni e non poter pagare le incombenze di adesso. E un imprenditore che non calcola come un fattore di rischio le possibili entrate causa Covid x tutta la stagione è uno sprovveduto ( difficile che un Fedeli com mettesse un errore del genere).
E ora non se ne esce con l elemosina di noi tifosi( xké di questo si tratta visto il debito accumulato in così pochi mesi) dalla merda in cui ci ha messo…
Bello il proposito, ma non concordo con l’analisi della situazione. Cioè, aldilà di chi ha cacciato 2mln e chi no, del coreano e di chi abbia ragione, mettendoci dentro anche ciò che tu hai giustamente sottolineato, ovvero le mancate entrate del pubblico, che saranno state anche di più degli altri anni in questo campionato, ma non può essere un alibi per Serafino. Come tifoso puoi riempire di merda tranquillamente chi ha fatto questo, perché fare strutture che rendano fra due tre anni, ma per questo fallire, come si dice a San Benedetto è come lu cazz che va a vela!… Leggi il resto »
La disamina di cuore rossoblu e esatta nessuno avrebbe immaginato a novembre di stare a marzo ancora con stadi chiusi e la lega è il governo che devono tirare fuori i soldi……
Non può essere solo questo.
Non paga da novembre. Non è questione di stadi chiusi, seppur ha pesato e non lo avevamo previsto.
Speriamo di non dover rimpiangere Fedeli, a proposito ma che fine ha fatto?