AGGIORNAMENTO DECESSI 23 NOVEMBRE
Sono più di 1200 i decessi avvenuti nelle Marche a causa del Covid-19 dall’inizio dell’epidemia. Undici sono le vittime registrate nelle ultime 24 ore, tutte con patologie pregresse. Tra di loro tre uomini di Fermo di 77, 94 e 87 anni, una donna di Offida di 95 anni, un uomo di Ascoli di 76 anni.
AGGIORNAMENTO ORE 15
Continua la crescita dei ricoverati Covid-19 nelle strutture ospedaliere marchigiane. In un giorno il dato è aumentato di 10 unità: le terapie intensive hanno toccato il nuovo vertice di 90 unità (+2), le semi-intensive sono a quota 140 (+3) mentre i ricoverati non intensivi sono saliti di cinque unità (410 da 405).
Complessivamente i ricoverati sono 640.
Il dato delle terapie intensive e semi-intensive è di 230, nuovo triste “record” per la seconda ondata.
Dal report della Regione Marche la Rsa di Ripatransone non ospita ancora alcun paziente Covid-19.
Qui Pdf Gialla 23112020 ore 12
AGGIORNAMENTO ORE 9
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1239 tamponi: 633 nel percorso nuove diagnosi e 606 nel percorso guariti.
I positivi sono 161 nel percorso nuove diagnosi (12 in provincia di Macerata, 90 in provincia di Ancona, 28 in provincia di Pesaro-Urbino, 16 in provincia di Fermo, 14 in provincia di Ascoli Piceno e 1 da fuori regione).
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (35 casi rilevati), contatti in setting domestico (43 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (41 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (10 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (11 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (5 casi rilevati), screening percorso sanitario (5 casi rilevati). Per altri 9 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Qui le notizie di ieri:
Covid, 8 decessi nelle Marche: due a San Benedetto e un ascolano all’ospedale di Pesaro
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Lasciando da parte i dati del lunedì, che ovviamente risentono della chiusura domenicale dei laboratori di analisi. Non vi viene il dubbio che oramai il tampone lo fa solo chi ha davvero dei sintomi, a differenza di quello che succedeva un mese fa dove una “comunicazione terroristica” portava il 95/97% delle persone a fare un tampone assolutamente inutile?.
Possibile ma se osservi i dati giornalieri la parte preponderante dei tamponi sono fatti per coloro che “escono” dalla malattia o dalla quarantena. Se c’è un positivo in una famiglia convivente, gli altri componenti della famiglia vanno in quarantena senza tampone, fanno il tampone solo alla fine per attestare lo stato di negatività e poter tornare a scuola, lavoro, etc…
Si in effetti sembrerebbe così! Secondo me è da rivedere anche la comunicazione dei dati. Ad esempio: dire che nelle Marche sono morte 10 persone ed in Lombardia 100, è forviante. Si dovrebbe dare un parametro basato su scala, 11 deceduti nelle Marche equivalgono ai 100 in (1.4 mil abitanti contro 11 mil), così come si dovrebbe dire esattamente quanti decessi si hanno solo per Covid, quindi persone senza patologie od al limite dichiarare per cosa sono morte quelle persone e poi specificare che erano anche positivi, se muori di tumore od infarto che tu sia positivo non ha molta… Leggi il resto »