DA ESPRESSO ROSSOBLU N. 1235

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un primo tempo incredibile come non si vede mai nei campi di serie D. Almeno dieci le occasioni limpide da rete dopo il gol da grande centravanti del difensore Fedi. Con una differenza fondamentale però: le azioni, comunque molto pericolose della Samb, sono frutto della tattica offensiva degli ospiti che lasciano ampi spazi al contropiede rossoblu; mentre quelle del San Nicolò sono quantitativamente maggiori e in qualche caso più clamorose  con la nostra difesa schierata e numericamente superiore ai loro attaccanti.

Più che un indizio per emettere un ennesimo giudizio negativo sul reparto arretrato. Il quale deve ringraziare il redivivo Fulop che si sta riscattando alla grande dopo i punti di Scoppito, dei quali due sono sicuramente arrivati per merito suo. Oggi per 45 minuti ha fatto vedere con gli interessi quello che non aveva dimostrato fino alla sua esclusione. Quell’errore di Macerata potrebbe avergli dato una scossa della quale aveva bisogno: se arriverà in serie ‘A’ la ricorderà come una… bella e utile esperienza.

La ripresa è un replay dei primi 45 minuti ma con le due squadre meno incisive, un altro gol arriva grazie ad una realizzazione di Napolano che in altri tempi avrebbe fatto gridare all’eurogol. Una ‘cannonata’ da circa 40 metri sulla quale Digifico non può far nulla, nonostante un gran volo. La partita finisce lì perché, da quel momento, gli ospiti un  po’ si demoralizzano e diventano meno efficaci nonostante che il loro gioco continui ad essere superiore a quello di molte squadre di serie D (a fine gara mister Epifani dirà di tutte ed io mi trovo d’accordo).

Per la terza volta in questo campionato la Samb vince tre volte di fila (2a-3a-4a, 16a-17a-18a e 24a-25a-26a) ma adesso si può puntare al poker che metterebbe a dura prova le resistenze del Fano. Intanto. Non sarà proprio facile vista la Fermana degli ultimi tempi.

Finita bene una partita, ne continua un’altra che riguarda la corsa al secondo posto come primo obiettivo. Anche il Fano non scherza ma le nostre potenzialità sono superiori. Basta crederci di più e sbagliare meno tatticamente per vedere la meta meno lontana di quanto realmente lo sia.

Ma qui mi viene un atroce dubbio: non è che qualcuno si è già rassegnato a disputare un altro campionato in serie D? Me lo fa pensare lo scarso entusiasmo, specialmente in tribuna. Sportivi che magari non ricordano le salvezze della Samb nella prima serie B (in gran parte perché non possono) o le rimonte di Mei e Colantuono in serie D e nella vecchia C2. Ricordo all’uopo che quando la Samb ha militato nella Quarta Serie Nazionale ha sempre ottenuto il passaggio nella serie superiore (due volte con Rumignani e Colantuono tecnici). Almeno questa ‘ricorrenza’ potrebbe essere utile per aumentare una fiducia che non è stata scossa neanche dalla bella notizia che al 99% i play off saranno utili per il salto di categoria. Come mai?

C’è altro che fa pensare a qualcuno che forse è meglio restare in serie D? Mi auguro proprio di no ma mi fa male vedere tanta freddezza, da parte anche dei tifosi più appassionati e vicini, intorno ad una squadra che vince tre gare di fila segnando 8 gol e subendone uno (seppur con un po’ di fortuna che però è mancata prima). Se dietro c’è qualcosa di “strano” è meglio tenerla ben nascosta perché, se esce fuori, per il calcio sambenedettese potrebbe significare il definitivo ‘de profundis’.

Non ci credo e spero che già per tutta la settimana e in casa della Fermana si ritrovi quell’entusiasmo che mai deve mancare. Le critiche sono lecite perché fanno parte del gioco anche se quelle create ad arte non portano mai bene. Perdere entusiasmo no perché, su una passione genuina e spontanea, si è sempre tenuta in piedi la navicella rossoblu. Non facciamo scherzi! “Vogliamo la Lega Pro” deve essere il grido di tutti, da oggi in poi.

All’uopo mi sento di sollecitare una conferenza stampa senza peli sulla lingua da parte di società, tecnico e squadra. Lo ribadisco perché, secondo me,  neanche l’ultimo incontro con gli organi di informazione che vide Moneti e Bucci parlare con la lingua fuori dai denti, è stata veramente franco e privo di omissioni. Massima trasparenza e tutto potrebbe aggiustarsi. Coraggio.

In Lega Pro c’è una squadra, la Feralpi Salò, che è sesta in classifica e ieri il suo direttore sportivo ha detto che si stanno attrezzando per salire ancora. Il tutto è frutto di una società seria che, per restare tra e crescere tra i professionisti, non ha bisogno di sceicchi. Che rabbia!