Samb. Venerdì scorso si è tenuto un incontro, nelle intenzioni chiarificatore, tra il presidente Roberto Pignotti, il suo vice Claudio Bartolomei, l’ex presidente Sergio Spina, il socio della Drp Enrico Cinciripini di fronte al sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari e una delegazione di tifosi che l’avevano sollecitata nei giorni scorsi.

Vista la presenza del sindaco ci si aspettava un suo resoconto trasparente (è ancora in tempo per farlo, anzi direi necessario dopo quello che è successo nei giorni seguenti) invece è accaduto l’esatto contrario e quindi con il raggiungimento del fine opposto da quello sperato dalla tifoseria.

Nonostante che a fine riunione si fosse “giurata” una stranissima secretazione di quanto è stato detto, ieri in sala stampa la società rossoblu, nelle persone di Pignotti e Bartolomei, ha riaperto la ferita con accuse all’ex presidente Spina con il quale c’era stato il chiarimento due giorni prima, lanciando proclami miranti a fare gli interessi di una sola parte e senza la presenza del contradditorio.

Spina ha risposto invitando gli attuali dirigenti a dire la verità su quanto è stato detto nella riunione con il sindaco ed i tifosi  che avevano presenziato a testimoniare. Oltre a rammaricarsi per accuse fatte in sua assenza.

In altra parte del giornale (Samb Today) riportiamo le parole dei tre protagonisti ma un interrogativo è d’obbigo: perché una volta fatta la riunione con una parte della tifoseria nella quale si è parlato di tutto, non si è organizzata una conferenza stampa con tutte le parti in causa per relazionare l’accaduto alla città invece di rinfocolare polemiche trite e ritrite? Significa che la riunione non è servita a nulla? Se è così bastava dirlo e non parlare di un segreto ridicolo, nonostante fosse presente la massima autorità cittadina. Queste cose non succedono più nemmeno nei paesi sottosviluppati ma a San Benedetto sì.

E di questo, se ne è venuto al corrente, deve renderne conto ai cittadini tutti, il sindaco Giovanni Gaspari al quale la Legge vieta assolutamente di fare incontri “carbonari” (con tema un bene pubblico come la Sambenedettese calcio) dopo i quali si concorda di non riferire nulla ai suoi concittadini. Altro che P2, quanto successo è roba da matti e la città non può che sentirsi offesa per un simile comportamento.

Diteci voi se quello che sta succedendo è normale. La nostra impressione è che sotto a tante parole c’è qualcosa che non si può dire. Non sappiamo se trattasi di debiti che potrebbero far saltare il banco da un momento all’altro anche se lo lascerebbe pensare il botta a risposta tra Pignotti e Bartolomei: a noi Pignotti ha detto testualmente che fa vedere al suo vice la contabilità da un anno e mezzo poi ieri che si era confuso e che non è così.

Perché ieri Bartolomei ha parlato di serie B? Seppur giusto il concetto che una città come San Benedetto può mantenersi soltanto in serie B, si è dimenticato della decisione della Lega di non eliminare la C2 l’anno prossimo per cui servono tre promozioni di fila e non più due. Se c’è un progetto concreto con persone concrete perché parlarne in modo così vago. Abbiamo avuto la sensazione di un bluff in un momento di grave difficoltà. Impressione che soltanto lui potrà chiarire con fatti concreti nei prossimi giorni.

Non ci resta che attendere ma, a questo punto (viste le razioni dei tre contendenti), non posso che dar ragione al commentatore Seawolf du Rivieraoggi.it che ha ripetuto ieri: Il teatrino continua-1, il teatrino continua-2. Solitamente “seawolf” è ben informato. Ma se il teatrino finisse una volta per tutte, le persone normali sarebbero contente e smetterebbero di ridere.