Da qualche mese volevo fare la foto, perché è l’unico tratto di terra sopravvissuto ad asfalto e cemento negli ultimi 25 anni di urbanizzazione.
Un angolo di terra incolta tra via Voltattorni, dietro alla Conad di via Togliatti: clicca qui per lo Street View.
Insomma, Marina di Sotto, quartiere senza regole e strade diritte, con lotti di terra sempre trapeizoidali.
Facevano meglio all’inizio del ‘900, decisamente.
Mi affaccio lì, da sempre: vedevo un tempo le case di Porto d’Ascoli, l’imperioso stadio nuovo.
Adesso è rimasto solo questo quadratino come assorbente naturale delle precipitazioni: l’altro giorno era una spugna diventata stagno. Ma se non ci fosse stata, quell’acqua sarebbe entrata in qualche scantinato, qualche garage.
Le vecchiette della zona da tempo dicono che ci costruranno, prima o poi. Qualcuna vernecchia che già le carte in Comune sono pronte.
Non me ne sono voluto interessare fino ad ora per non mescolare l’interesse generale a quello particolare (il mio, pure).
Ma se davvero cementate pure questo, vi chiedo solo una cosa: lasciateci in pace, al prossimo allagamento. Ce la stiamo cercando fino all’ultimo spillo di terra vergine (!).
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caro paolo, il problema non è cementificare, ma come farlo non potendolo evitare in maniera sostenibile….ho sentito dire al nostro sindaco per l’ennesima volta le parole emergenza, evento eccezionale….si vero lo sono stati sia la neve che la pioggia, ma non dovremmo trovarci come al solito a risolvere l’emergenza, ma a prevenirla. Come? innanzi tutto facendo la voce grossa con gli speculatori e i costruttori, ci sono modi e modi di costruire e cementificare, come per esempio adottando nei regolamenti edilizi delle norme per aumentare gli spazi permeabili e li dove non fosse possibile usare strategie per far si che… Leggi il resto »
si ok, tutto giusto. Ma San Benedetto è stata cementificata fino all’ultimo metroquadro. Continuare ancora significherebbe peggiorare la già grave situazione…
Gli “speculatori” senza licenze o permessi, non possono speculare su nulla.
E le licenze, così come i permessi, escono dal comune.
Se vengono fatti interi nuovi quartieri senza nemmeno un marciapiede, la colpa non è dei costruttori, ma di chi ha dato i permessi. E oggi, in consiglio comunale, ci sono persone che siedono su quelle poltrone da almeno 25 anni.
Pierpaolo, se asfaltassero, si allagherebbe anche la casa bianca in mezzo alla foto che hai postato, quella non può allagarsi!!! E comunque sono felice che dove abito io, qualche metro più avanti, ancora non si sia costruito davanti all’abitazione dei miei, ancora riesco ad avere ampie vedute davanti a me!
é logico che mi riferissi alle cementificazioni essenziali nuove o comunque da recuperare concordo che il territorio non va divorato!
Grazie Nazzareno per il tuo contributo.Questa estate avevo consigliato alla nuova giunta di procedere a produrre l’indicatore sintetico riguardante l’impermeabilizzazione del suo in area urbana, in modo da fermare la sua crescita (e con qualche accorgimento persino ridurla). Magari provo a sapere direttamente se questa informazione di base esiste o va creata (al più presto). Qui stiamo continuando a dare droghe (in milioni di euro) ad un tossicodipendente (di asfalto e cemento). Urge una terapia e non una assuefazione.
Si,si, costruite pure lì! Poi quando piove e i garage si allagano come l’altro giorno non vi lamentate che gli abitanti vi criticano!
In un garage dietro la Conad 16 auto “allagate” sono da buttare allo sfasciacarrozze! (anche se l’elettrauto te la fa ripartire è meglio che la cambi! esperienza diretta!) ,
A loro le critiche non interessano, ma pensano ai voti.
E quelli, nonostante la palese inadeguatezza di questa amministrazione, non sono mai mancati.
Carissimo Pier Paolo sei arrivato in ritardo : GIA FATTO!!!!!!!
Ne sai qualcosa?