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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Se non è cantar vittoria, poco ci manca. Giovanni Gaspari incassa le osservazioni dell’Università di Camerino e va all’attacco: “Abbiamo affrontato il problema con rigore e serietà. Sono state dette molte cose in questi mesi. Si sono costruite ipotesi, congetture e castelli; ognuno ha letto la vicenda nella maniera in cui gli piaceva farlo”.
Il sindaco spazza così via settimane di polemiche, anche politiche, con il Partito Democratico intenzionato ad esprimersi solo in seguito alle valutazioni di Terre.it e di fatto rimasto isolato dal resto della maggioranza che, al contrario, sulla questione Gas aveva espresso un no a priori suggellato dalla partecipazione alla fiaccolata del 14 gennaio scorso. “Il nostro è stato l’unico profilo che potesse tenere un’istituzione al governo della città. Purtroppo abbiamo assistito ad un incontro calcistico con le rispettive tifoserie. Ognuno ha cercato di portare acqua al suo mulino. Abbiamo atteso con pazienza, sono convinto che qualcuno auspicava i risultati fossero tali da giustificare altre forme di protesta”.
A questo punto però bisognerà gettare la maschera, definitivamente. “Ci siamo procurati i dati per effettuare le nostre integrazioni. La relazione dell’Unicam è stata inviata a tutti gli enti interessati, dalla Provincia alla Regione, passando per il Ministero e la Prefettura”.
Per la Valutazione di Impatto Ambientale l’ultima parola spetterà al Ministero dello Sviluppo Economico, mentre il parere di Palazzo Raffaello non è vincolante (lo sarà nella fase successiva, quella dell’intesa). Ed è qui che il primo cittadino, “pacatamente”, lancia un avviso a Spacca: “Ragioni se, in seguito al rigassificatore di Falconara, sia il caso pure di costruire una centrale di stoccaggio di metano a San Benedetto”.
Certo è che come “deterrente” non si potrà utilizzare il tema delle proteste cittadine: “Dire che la città non vuole non è possibile. Non ho basi per dirlo, servirebbe un referendum”.
NIENTE MINERBIO Gaspari ha infine ringraziato la Commissione guidata da Giuseppe Cappelli “per lo spirito messo in campo”. Un lavoro che potrebbe ritenersi concluso in quanto verrà quasi sicuramente annullato il viaggio previsto all’impianto di Minerbio: “Servono due settimane di preavviso per questioni di sicurezza e i tempi non ci consentono di aspettare”.
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Ma Il nostro Sindaco non aveva affermato che a lui sarebbe bastata una sola criticità, ufficialmente riconosciuta, per dire NO a questo devastante progetto? Di quante firme ha bisogno il sindaco per affermare d’avere delle basi certe sulle quali poter dire che anche i suoi cittadini non vogliono la centrale di Stoccaggio San Benedetto? Se ci fornisce un numero preciso posso garantirgli personalmente il massimo impegno per raggiungere in tempi brevi, anzi brevissimi, quel risultato. (Riego Gambini)
Evidentemente Gaspari è un politico, un politico con i tempi che corrono non sempre significa una bella cosa, ma Giovanni Gaspari (personalmente sempre un Carlos Duran) ma nella piazza politica sambenedettese e sempre un Roberto (manos de piedra) Duran. ripercorrendo tutta la faccenda del gas, di un dilettantismo esemplare eppure Carlos>Roberto Duran ha tirato un altro uppercut….
Rileggere questa storia fa bene a chi vuol capire, va a finire che passero’ Giovanni Gaspari direttamente nella hall of fame della noble art, alla faccia di tutti i suoi predecessori e detrattori (me compreso, ma oramai sulla via di Damasco)
Per visitare l’impianto di Minerbio servono due (2) SETTIMANE DI PREAVVISO PER MOTITI DI SICUREZZA !!!! E questi voglio fare uina centrale a 150 metri dal quartiere?!!!!!
Il sindaco dovrebbe fermare l’iter procedurale immediatamente.
Nell’interpellanza sulla questione stoccaggio gas che presentai il 16 novembre scorso, chiesi l’indizione del referendum consultivo perchè i cittadini potessero esprimersi sulla questione e la risposta del Sindaco fu (cito testualmente): “Contro chi facciamo il referendum? Sulla cosiddetta megavariante era giusto chiedere un referendum perché c’era da una parte l’amministrazione che aveva fatto e votato in consiglio comunale una delibera e dall’altra parte c’era il comitato di cittadini, qui nessuno ha votato per far insediare all’Agraria un giacimento di gas, ma noi non l’avremmo voluto probabilmente neanche in condizioni naturali..” Dunque il 16 novembre 2011 il referendum non gli sembrava… Leggi il resto »