Samb. “L’U.S. Sambenedettese informa i tifosi e gli organi d’informazione che, a seguito degli articoli destabilizzanti riportati dai quotidiani locali in data odierna….”, non è la prima volta che la società rossoblu prende decisioni di questo tipo. La cosa mi addolora perchè conferma alcune mie tesi delle quali si è sempre tenuto poco conto. Non voglio entrare nel merito del comunicato nè cercare di capire se la Samb, nello specifico, ha ragione o meno.
Ritengo l’aspetto marginale rispetto ai miei vecchi sospetti anche se dimostra ancora una volta che agli editori dei giornali, ai quali fa riferimento la società, non hanno alcun interesse a tutelare i nostri colori. Il loro interesse è quello di vendere più copie possibili con notizie che a volte non hanno ragione di esistere ma che accendono la fantasia dei lettori. Insomma un giornale edito in Ancona eviterebbe di andare alla ricerca di “scoop” che potrebbero delegittimare i dirigenti biancorossi o la squadra dorica senza farsi scrupoli. Riguarda un po’ anche le pagine locali di altri quotidiani nazionali non anconetani che stanno chiudendo le redazioni sambenedettesi per motivi che non è difficile scoprire. In questi casi chi resta fa di tutto per resistere.
A proposito di mie tesi che lasciano il tempo che trovano, una dichiarazione rilasciata in diretta web su queste pagine dal dimissionario presidente Sergio Spina potrebbe in qualche modo avvalorarle. Nel dare l’addio alla Samb, rivolgendosi al suo vice Claudio Bartolomei disse “da domani quando io non sarò più parte della Samb Calcio, si accorgerà che quella determinata testata non vuole il bene della Samb e che a farne le spese sarà lui con Pignotti“.
Parole che si stanno rivelando vere ma non perché quel giornale non “ama” la Samb (è un suo legittimo diritto) ma perché dimostra che il giornalista che fa gli articoli non ha antipatie personali. Nè con Spina, né con Bartolomei, né con Pignotti. E’ la matrice editoriale che vede nelle notizie sulla Samb motivazioni economiche e niente più. Noi di Riviera Oggi invece, che siamo un giornale sambenedettese, crediamo che le notizie che riguardano la nostra squadra del cuore devono avere anche… un’anima. Tanto meno ci piace essere inseriti in un calderone dell’informazione locale nella quale non ci sentiamo integrati.
Conferma ulteriore viene dal nuovo giornale on line www.picenooggi.it che si interessa esclusivamente di Ascoli Piceno e hinterland. E’ edito da noi sambenedettesi e già, dopo le prime uscite, alcuni lettori ascolani ci hanno scritto che noi vogliamo in qualche modo destabilizzare Ascoli, non solo l’Ascoli Calcio. Ho già risposto che noi non vogliamo assolutamente commettere gli errori che rinfacciamo ad altri editori e che dimostreremo, come stiamo dimostrando, che, non solo la gestione degli articoli sarà sempre totalmente ascolana ma anche che nessuna intrusione da parte nostra ci sarà nei titoli, nelle locandine davanti alle edicole e negli articoli stessi. Ci sembra una forma di rispetto che, alla resa dei conti, si trasformerà in credibilità.
Credibilità che pare abbia sembra meno chi tratta i destini di estranei con troppa supefircialità, appunto senza un pizzico di amore e di protezione. Ciò non toglie però che la Samb ha commesso un grave errore generalizzando l’informazione destabilizzante senza indicare nomi e fatti precisi. Fra le altre cose ha dimostrato di aver timore nei confronti di giornali che, proprio del loro timore e del loro dire e non dire, poggiano la propria forza. Quella della Samb è una forma di omertà senza senso che a noi non sta bene ma io sono stanco di ripetere sempre le stesse cose.
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Da ascolano doc (anche se il nick – scelto per amore – farebbe pensare al contrario) e da critico lettore delle vostre testate, solidarizzo con il pensiero del Direttore. Non si confonda la “lana” con la “seta”! I giornali di cui é direttore Perotti non destabilizzano niente e non sono sfacciatamente di parte come le testate anconetane, RAI 3 su tutte!
Per questo motivo Vi rinnovo il mio incoraggiamento a seguitare così giornalisticamente, augurando alle nostre squadre del cuore le migliori fortune sportive accompagnate da tifoserie calde ma “british”.
Condivido l’articolo in pieno, Spina era esausto del del giornalista, certe volte ci vuole buon senso, quello che hanno suoi colleghi ascolani! Scrivono di calcio giocato minimizzano il caos in società per non parlare del coinvolgimento nel calcioscommesse.
La domanda e’ un altra, ma come cavolo si fa a sputare nel piatto dove si mangia?
E’ una questione personale?
Qualche rancore che non conosciamo? Chissa?
Finisco il post con una domanda che non avrà (sono d’accordo) risposta come molti suoi articoli, avendo lei spesso evidenziato lo specifico problema.
Forza Samb
Commento che non fa una piega!!!
Condivido l’articolo. I tifosi comunque sono oramai maturi ,sanno distinguere i fatti concreti dalle chiacchiere e i giornalisti dai giornalai. Visto che i mezzi locali ci sono, l’addetto stampa della squadra dovrebbe rapportarsi spesso con questi con dirette etc, al resto ci penserà la legge del mercato…
Concordo totalmente col direttore, ma la Samb quali strumenti ha per difendersi da una testata giornalistica avversa? Se non è possibile impedire a taste fumose con le penne fumanti di scrivere in qualche modo ci si deve pur difendere.
Certamente ma non facendo di tutta l’erba un fascio e senza aver paura di chi, tra l’altro, paura non fa. Aggiungo che senza le mie “spiegazioni” solo gli addetti e i tifosi più informati avrebbero interpretato (e sì perché il comunicato della società rossoblu va.. interpretato) nel modo più realistico il pensiero della Samb Calcio. Grazie.
Mah a me non sembra che il comunicato vada contro la stampa senza sé e senza ma. Questo comunicato è uscito a seguito di due articoli di ieri di due testate giornalistiche che, non avendo nulla da raccontare, hanno scritto pezzi che fanno ridere per la loro ( in ) fondatezza e sopratutto per la loro presunzione di parlare a nome dei tifosi, quando questi ultimi per la maggior parte non la pensano come loro. Va da sé che qui il problema sono i giornali cartacei, perchè quelli on – line come rivieraoggi quando non c’è niente da scrivere sulla… Leggi il resto »
A me le estromissioni non sono mai piaciute ma a tutte le critiche va risposto con spiegazioni mirate ed esaurienti e non con un silenzio obsoleto che accresce la confusione invece di eliminarla.
Direttore io dico solo che senza estromettere non so se la samb avesse potuto rispondere diversamente. Per il resto io non vedo alcuna confusione. C’è una società che si sta impegnano per la campagna acquisti di questo campionato di serie d e per il termine dei lavori del riviera delle palme. Penso che più chiaro di così si muore. Evidentemente ad altre testate però la chiarezza non piace e allora ci pensano loro a mettere confusione anche se, personalmente, l’unica cosa che ho provato ieri leggendo la superficialità di certi articoli è stato solo un misto tra una risata (… Leggi il resto »
La confusione consiste nel definire chi non vuole chiarezza con “altre testate”. Le ripeto che non è assolutamente vero che quello che lei ha capito perfettamente sia stato compreso in egual misura da altri lettori. Una regola fondamentale del giornalismo è che le informazioni tramite i mezzi di comunicazione devono avere contenuti comprensibili per tutti e non solo per gli addetti ai lavori. Grazie.
La decisione presa dalla dirigenza mi trova pienamente d’accordo. Anche se in questa maniera si da importanza ad una “notizia?” che a mio avviso non aveva alcun peso giornalistico. Una sciocchezza neanche da bar dello sport.
Innanzitutto eviterei di definire “giornalista” la persona di cui non si fa nome in questi commenti. Uno che punta solo a vendere giornali per me è un “giornalaio”. Da non confondere con gli edicolanti, lavoro ben diverso. Io ricordo benissimo quando, era il primo anno dell’era Tormenti, non passava giorno che la testata anconetana non titolasse sulla cessione di Morante a gennaio. Erano anche capaci di intervistare Tormenti che smentiva la cessione, concludendo l’articolo con la frase “comunque Morante a gennaio andrà via”. Adesso, se un presidente come Spina, una società come la Samb e una città come San Benedetto… Leggi il resto »
La scelta di tenere in vita le redazioni di certe testate ce l’abbiamo ancora noi, ricordiamocelo e agiamo con coerenza.