SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Anche se con una settimana di ritardo è arrivata forte e chiara la risposta di Mario Narcisi a Giovanni Gaspari, che aveva contestato le accuse di Stefania Craxi (“Nelle Marche lo stesso stile mafioso del sud”) esternate nel corso della sua visita a San Benedetto. “Rinunci all’immunità parlamentare e abbia il coraggio di ribadirlo”, aveva tuonato il sindaco, che oggi riceve appunto l’ulteriore provocazione del candidato sindaco della lista civica “Coloriamo la Città”.
“È davanti agli occhi di tutti il fallimento della sua amministrazione – dice Narcisi – Basterebbe confrontare il suo precedente programma elettorale con quanto realizzato in questi cinque anni del suo mandato. È proprio la constatazione del suo fallimento all’origine delle sue reazioni: guai a chi glielo ricorda. Signor sindaco, perché reagisce in modo così aspro quando viene criticata la sua amministrazione? Non si scagliano accuse e minacce ad un vice-ministro senza essere stato presente all’incontro e solo per sentito dire”.
Poi l’affondo: “C’è forse qualcosa di vero in queste critiche? La Craxi non ha voluto offendere la città e tanto meno la regione Marche, anzi le giudica meritevoli di una più qualificata amministrazione. E lei si è sentito offeso, probabilmente nel suo caso vale il motto la lingua batte dove il dente duole”.
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Cioè secondo Narcisi se uno ti da del mafioso non devi indignarti né replicare perché se lo fai hai la coda di paglia?
leggendo i commenti che c’ erano, sull’ articolo della uscita poco felice della signora craxi dove avete dato del mafiosi a noi marchigiani, o erano tutti account del sindaco Gaspari, o quello che ha detto ” L’ onorevole ” ha veramente offeso tutti.
Io non sono Gaspari, non ho la coda di paglia, ma mi sono sentito veramente offeso, e spero che si scuserà presto.