(per maggiori info sul cosiddetto “approccio integrato” nella lotta al punteruolo rosso, cliccare qui)

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’invasione del punteruolo rosso continua a martirizzare le nostre belle palme. I dati dei tecnici parlano di una invasione costante, ma non esponenziale. L’eradicazione totale? Impossibile. Si punta alla prevenzione, ma servono soldi dalla Regione.
Venerdì a San Benedetto incontro tecnico politico fra i sindaci di San Benedetto, Grottammare e Cupra, i tecnici dell’Assam (l’ente strumentale della Regione Marche che si occupa di azioni fitosanitarie) e la task force tematica costituita da Confindustria picena.
Afferma Sandro Nardi, tecnico dell’Assam (clicca qui per una ampia intervista video con lui): “Dopo tre anni dalla prima comparsa del coleottero, autunno 2007, la zona infestata nelle Marche coinvolge 15 Comuni, pur non coinvolgendoli nella loro totale estensione territoriale. Il numero assoluto delle palme colpite, 900 (una gran parte nella costa picena, ndr), paragonato con altre regioni è di due tre volte inferiore. In totale, circa un terzo delle palme trattate sono state recuperate, potrebbe essere una percentuale più elevata se non ci fosse l’inconveniente che le potature effettuate nel tardo autunno espongono la gemma apicale della palma al freddo invernale, quindi alcune di queste palme non rivegetano, pur se non hanno più infestazione. E qundi sono morte”.

Che fare? Se si aspettasse la primavera successiva per compiere l’intervento di potatura, tuttavia, durante l’inverno la progressione porterebbe a una devitalizzazione totale della palma, che inoltre potrebbe diffondere l’infestazione ad altre palme, visto che come noto i punteruoli rossi volano da una palma all’altra anche a distanza di qualche centinaio di metri. E da una palma infestata possono evadere circa duecento femmine fertili.

Il numero delle palme infestate nel 2009 è paragonabile al numero registrato del 2010, quindi anche se non si può parlare di battaglia vinta almeno non si deve registrare una disfatta incontenibile.

Si sta operando anche sulla prevenzione, sulle palme sane, con la lotta biologica tramite i nematodi, ancora in fase di sperimentazione. Il Comune di San Benedetto, intanto, fino all’esaurimento della somma stanziata in bilancio, concede un contributo di 300 euro per ogni palma di proprietà privata, e l’Assam può emettere ordinanze per l’abbattimento o la cura a carico del proprietario.

Anche di questo si è parlato nell’incontro di venerdì, alla presenza di Gianluca Carrabs, ex assessore regionale dei Verdi, oggi vertice politico dell’Assam: “Le Marche stanno raggiungendo risultati importanti rispetto ad altre regioni italiane, delle 200mila euro stanziate dalla Regione nel 2010, 120mila sono andati ai Comuni, 80mila all’Assam per la fase sperimentale. Abbiamo tre obiettivi: sensibilizzare il ministero della Salute per autorizzare una proroga dell’uso di una molecola per i trattamenti chimici; richiedere l’impegno della Regione a stanziare fondi per il 2011 per finanziare i Comuni; studiare poi azioni comuni affinché i Comuni non vengano lasciati soli nella lotta a questa infestazione”.