SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il sindaco Gaspari ha in mente di attrezzare uno spazio destinato alle performance dei writers cittadini. Si tratterebbe di installare pannelli removibili nel muro che costeggia il rilevato ferroviario, all’altezza dell’area verde di viale delle Palme, in pieno centro città.
Gaspari ha anche assicurato che ci saranno raccoglitori per le bombolette spray. «Faccio un appello a chi ama questa forma d’arte. Non imbrattate altre opere d’arte», riferendosi a quanto avvenuto con i massi del molo Sud protagonisti della manifestazione Scultura Viva.
Ma l’ipotesi pro writers non vede per nulla d’accordo il comitato di quartiere Albula Centro e il comitato Città dei Bambini, che ha raccolto più di 1700 firme per creare un’area attrezzata per l’infanzia proprio in viale delle Palme.
«Questa dei Wwriters è un’alternativa che fa a pugni con la proposta dei cittadini – si legge nella nota firmata da Cornelio Pierazzoli e Tonino Armata – in spregio della conclamata voglia di far partecipare i cittadini alle decisioni comunali, disattendendo per giunta esplicite promesse fatte, in direzione di una Città dei bambini, nel programma elettorale dell’amministrazione in carica».
E poi una considerazione rivolta all’assessore ai Lavori Pubblici Vesperini e all’architetto comunale Farnush.
«Bisogna salvaguardare il carattere primitivo di giardino dell’ottocento, addirittura conservando la ghiaia dei vialetti contro ogni tentazione di piste pavimentate? Di grazia, si ottiene tutto ciò con un fondale di una periferia americana stile anni settanta?».
Armata e Pierazzoli non nascondono il loro mancato amore per le forme espressive dei writers.
«Dare la possibilità di eseguire le “famose” opere di aerosol-art su di un muraglione seminascosto dagli alberi, precluderà il godimento agli apprezzatori di tale forma “artistica” e resterà solo il pericolo di una semina di bombolette, a dispetto dei cestini che il sindaco promette di sistemare; basta chiedere agli addetti della Picenambiente cosa capita sul greto dell’Albula».
Insomma, il comitato Città dei Bambini, stavolta per colpa dei writer, potrebbe disseppellire l’ascia di guerra e riprendere la sua mobilitazione, momentaneamente scongiurata dal recente atteggiamento conciliante adottato dell’amministrazione.
Lascia un commento
Perché tanta ostilità? E quelle virgolette ironizzanti su "famose", "artistica"? C'è paura di *contaminare* qualcosa? SBT forse è una roccaforte di arte rinascimentale che non è adatta a recepire espressioni di contemporaneità? Non capisco questo continuo rifiuto del nuovo, questo boicottaggio di slanci giovanili, questi toni saccenti… Apriamoci un po', regaliamoci un po' di curiosità e spirito di scoperta, senza pregiudizi stupidi, altrimenti SBT proseguirà nella sua morte irreversibile, nel vecchiume e nel fasto sovrastimato.
Non sono d'accordo con il sindaco Gaspari quando dice di voler istitutire questo spazio libero per evitare che vengano imbrattate le altre opere d'arte, quasi a voler mettere sullo stesso piano color che rovinano la città da anni con scarabocchi senza senso (vedi ex hotel Roxy, molo sud,…) e coloro che portano un po' di sana creatività dipingendo delle scene molto belle sul greto dell'Albula. Perlopiù in una città abbastanza carente dal punto di vista artistico, e a cui uno spazio di arte non convenzionale non guasterebbe affatto. PS. A chi non fosse ancora convinto riguardo all'arte del graffitismo consiglio… Leggi il resto »