SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La tolleranza zero contro gli abusi edilizi presso gli chalet continuerà a dispiegare i suoi effetti per un altro mese circa. A partire dalla settimana prossima potrebbero essere emesse altre ordinanze di demolizione d’ufficio.
Una volta che partirà a pieno regime la stagione balneare però le rimozioni cesseranno. Non solo per le ovvie ragioni di decoro e di immagine nei confronti dei turisti, ma anche perché il Tar Marche bloccherebbe immediatamente le rimozioni a stagione avviata dato che arrecherebbero un palese danno agli stabilimenti interessati.
Come noto la presa di posizione del Comune e della giunta potrà percorrere due strade. La prima, quella più clamorosa, è l’invio delle ruspe, come successo presso il noto chalet “Bagni Da Andrea”. La seconda soluzione è la rimozione da parte dei proprietari degli chalet. E’ la via più indolore e meno onerosa e in molti dei numerosi chalet “fuorilegge” ci si sta attrezzando per percorrerla.
Dunque c’è la possibilità che le ruspe entrino di nuovo in azione nel giro dei prossimi giorni. Molto però dipenderà dal pronunciamento del Tar Marche del 17 aprile, atteso dopo l’ordinanza di sospensiva che ha fermato le ruspe lo scorso 3 aprile.
«Andremo avanti fino a maggio ma dobbiamo essere sicuri di avere tutte le carte in regola», afferma il sindaco Giovanni Gaspari. Oggi 11 aprile il sindaco ha ripreso il lavoro insieme con il settore Assetto del Territorio.
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spero che chi non è in regola ci si metta autonomamente e al più presto: ciò che non ci deve essere va rimosso, altrimenti si rischia che le ruspe, oltre alle opere abusive, contribuiscano a rimuovere la credibilità turistica di San Benedetto.
Gli eventi degli ultimi giorni sono l'ennesima riprova che a livello turistico siamo all'età della pietra, per crescere ci vuole piena sinergia fra amministrazione ed esercenti, e purtroppo sotto le nostre belle palme di questa sinergia non se ne vede nemmeno l'ombra..