SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Passo decisivo per annullare l’aumento del 300% dei canoni demaniali. Dopo anni di tensioni, ha preso una posizione ufficiale, nel corso di una riunione svoltasi a Roma, il Coordinamento interregionale tecnico e politico degli assessori competenti in materia di demanio. L’organismo ha approvato infatti, all’unanimità, un documento che prevede di rinviare la decorrenza di ogni aumento dei canoni fino all’entrata in vigore del provvedimento di rideterminazione degli stessi, attraverso la concertazione tra Stato, Regioni e Associazioni di categoria, ribadendo, tra l’altro, l’opposizione ad ogni aumento indiscriminato.
Le Regioni, poi, hanno riconosciuto in definitiva che l’attuale ordinamento giuridico non permette l’applicazione, in nessuna sede, di aumenti non esattamente motivati dei canoni demaniali, ed hanno stabilito di provvedere al loro adeguamento per il 2006, seguendo quanto indicato dal Ministero Infrastrutture e Trasporti con il decreto di novembre 2005, e cioè nella misura del 2,85% rispetto gli importi versati l’anno precedente.
Altra decisione importante del Comitato Interregionale appare quella, suggerita dalle stesse associazioni di categoria, di rimuovere le gravi incertezze che pesano, da oltre due anni, sull’attività le imprese balneari. Si è dunque decisa l’istituzione immediata di un tavolo tecnico Regioni/Sindacati, in grado di supplire alla mancanza di quello statale sulla proposizione di soluzioni alternative e sopportabili per la categoria, in materia di canoni.
«Siamo soddisfatti – hanno affermato i rappresentanti della Fiba Confesercenti, il Presidente Raimondo Fiorelli ed il Segretario Roberto Sestri – di questa decisione delle Regioni che si riappropriano delle loro competenze in materia di canoni delle concessioni demaniali e marittime. E siamo inoltre fiduciosi che si arrivi ad una soluzione, da noi sempre caldeggiata, di un reimpiego delle somme, introitate con i canoni, per un piano permanente di difesa della costa».
ITB Il sindacato degli Imprenditori Turistici Balneari delle Marche fa sapere di essere contro il cosiddetto “congelamento” dei canoni demaniali così prospettato. «Il provvedimento del maxi-canone deve essere abolito», afferma il presidente Giuseppe Ricci, «mentre qui si va prospettando semplicemente un passaggio delle competenze dallo Stato alle Regioni, le quali sono contente di poter, in futuro, gestire i fondi provenienti dall’aumento. La nostra battaglia non si fermerà».
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