MARCHE – Si chiude la tappa di Goletta Verde nelle Marche con la presentazione dei dati sul monitoraggio delle acque delle coste marchigiane: 3 punti su 12 campionati dai volontari e dalle volontarie di Legambiente sono risultati oltre i limiti di legge, più precisamente “inquinati”, secondo il giudizio di Goletta Verde.
A sforare i parametri due punti prelevati alle foci dei fiumi e un punto a mare: alla foce del fiume Esino in località Rocca Priora a Falconara Marittima (AN); il prelievo effettuato alla foce del fiume Tronto presso la Riserva naturale regionale Sentina (AP); il punto a mare, presso la foce del fiume Tenna a Porto Sant’Elpidio (FM). I prelievi sono stati effettuati dai volontari e dalle volontarie di Goletta Verde dal 17 al 18 luglio scorsi per poi essere analizzati da laboratori specializzati. I risultati del monitoraggio delle acque sulle coste marchigiane sono stati presentati questa mattina, 6 agosto, durante una conferenza stampa tenutasi presso la Mole Vanvitelliana ad Ancona presso il Museo Omero.
Marco Ciarulli, presidente Legambiente Marche, ha dichiarato: “Registriamo il miglioramento dei dati sulla qualità delle acque delle coste marchigiane rispetto all’anno scorso quando i punti risultati oltre i limiti di legge erano ben sei, la metà dei punti campionati complessivamente. Questo trend, però, di certo non ci deve fare abbassare la guardia perché sappiamo bene che le foci dei fiumi sono il tallone d’Achille del nostro territorio. Ormai il punto esaminato alla foce del fiume Esino è presenza fissa tra i punti inquinati o fortemente inquinati dal 2021. Stesso discorso per la foce del fiume Chienti che non è tra i punti monitorati ma è un tratto di costa dichiarato non balneabile per la presenza di pericolose sostanze contaminanti. Ci ha sorpreso l’esito del monitoraggio alla foce del fiume Musone che, dopo diversi anni, è risultato avere parametri a norma. Chiediamo alle autorità e alle amministrazioni locali uno sforzo in più per efficientare la rete fognaria e gli impianti di depurazione, ma soprattutto nell’effettuare maggiori controlli per individuare eventuali scarichi abusivi, i controlli dovrebbero essere estesi anche alle aree dell’entroterra”.
Qui la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati delle analisi.
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