SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quella tra Vastogirardi e Samb sarà una sfida particolare per l’allenatore dei molisani Alessio Bifini, che da calciatore ha vestito la maglia rossoblu costruendo bellissimi ricordi a San Benedetto, in Serie C nella stagione 2003-2004. Il nostro direttore Nazzareno Perotti, lo ha intervistato telefonicamente per chiedergli le sue sensazioni alla vigilia di questa sfida delicata. Avremo la possibilità e il piacere di risentirlo in collegamento anche lunedì a Scienziati nel Pallone, ospite insieme al tifoso Costantino Merlini.

“Ricordo bene quella formazione con Scandurra, Esposito, Zerbini, Criniti, Martusciello. Fu un’ottima annata, sfiorammo play off per la Serie B ma perdemmo col Chieti di Quagliarella – Bifini si è sempre distinto in campo per la sua tecnica funambolica, un vero e proprio fantasista che palla al piede era imprevedibile per le difese avversarie – La partita più bella? Ho un ricordo particolare di Samb-Modena, partita di Coppa Italia, facemmo una prestazione fantastica e vincemmo 2-1 contro i gialloblu che all’epoca militavano in Serie A, personalmente forse una delle migliori della mia carriera, con tanti tunnel e un rigore guadagnato. Poi, la Samb è la Samb, giocare davanti a 10 mila persone è bellissimo”.

Qui un nostro articolo riguardo quella storia partita da “Davide contro Golia”:

‘Mi ritorni in mente’. Samb-Modena e quella vittoria in Coppa Italia del 2003. VIDEO

Passando all’attualità, mister Bifini ha così commentato la pesante sconfitta interna per 5-1 contro l’Avezzano: “E’ una partita bugiarda, non abbiamo concretizzato la nostra grande mole di gioco. Noi siamo una squadra che attacca e che non mette il ‘pullman davanti alla porta’, come si suol dire. Ce la giochiamo a viso aperto, anche se questo può portare dei rischi”.

Sulla partita di domenica aggiunge: “Bisognerà mettere da parte le emozioni, mia moglie è di Martinsicuro e mio figlio è stato concepito a San Benedetto. Adesso ha 18 anni e gioca nelle giovanili del Genoa. In questo momento tuttavia dovrò lasciare il cuore da parte e riscattare la sconfitta di domenica scorsa”.

“Vastogirardi è un piccolo miracolo calcistico – dice in conclusione – è un paese di 400 persone, ci alleniamo ad Isernia. La società è molto organizzata, nel nostro piccolo abbiamo tutto il necessario per fare la Serie D. Che vinca il migliore, purtroppo è un peccato che non ci siano i tifosi, la cornice sarebbe stata bellissima”.