GROTTAMMARE – Lutto per tutta la Riviera e non solo. Si è spento il grande poeta Mario Petrelli, classe 1933. Un amico della redazione di Riviera Oggi e di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Il funerale si terrà martedì 28 settembre, alle ore 11 nella Chiesa di San Pio V. Porgiamo le condoglianze alla famiglia e riportiamo di seguito una nota del sindaco di Grottammare, Enrico Piergallini, giunta in redazione il 27 settembre.
Appena ricevuta la notizia della morte di Mario ho cercato di radunare i pensieri, riavvolgendo il nastro della memoria. Ho ritrovato Mario – come organizzatore, promotore o collaboratore – all’origine di tutti gli eventi simbolici per Grottammare: gli anniversari della Banda e della sua amata Corale, le edizioni della Sacra, le celebrazioni per il 150^ dell’Unità d’Italia e l’ottenimento del titolo di Città, l’ideazione della piazza di San Pio sul modello della cappella in Santa Maria Maggiore, dov’è sepolto Sisto V.
Ma è impresa impossibile ricordare le centinaia di occasioni in cui Mario ha contribuito alla sopravvivenza del dialetto e alla costruzione di un’identità culturale grottammarese nei decenni del suo infaticabile impegno. Grottammare perde il suo banditore più fedele, più appassionato, più ostinato e combattente. Il vernacolo fu la sua lingua più naturale e autentica e nei suoi versi in dialetto fu poeta, originale e ispirato. Sarebbe contento Mario se lo ricordassimo con una lettura pubblica delle sue opere, corale, con le voci di amici e conoscenti. Nei prossimi giorni l’amministrazione inizierà ad organizzarla, chiamando a raccolta tutti coloro che vorranno partecipare.
*Classe 1933, Mario Petrelli svolgeva la sua appassionata attività di animatore delle tradizioni e della cultura locale anche e soprattutto nelle scuole di ogni ordine e grado. E’ stato promotore di innumerevoli progetti per la conservazione e valorizzazione del dialetto locale. In tale ambito, ha ottenuto anche numerosi riconoscimenti e premi prestigiosi per le sue spiccate doti poetiche. Studioso del pontefice Sisto V, lascia la sua amata città nell’anno del V centenario della nascita del papa grottammarese.
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