SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Movimento Cinque Stelle di San Benedetto in una nota stampa risponde al segretario comunale della lista civica Nicolò Bagalini (clicca qui) in merito alle sue critiche alla misura del reddito di cittadinanza.
Apprendiamo con sconcerto dalla stampa locale che tale Nicolò Bagalini, portavoce della lista civica SiAmo San Benedetto rasa al suolo in Consiglio Comunale dal fuggi fuggi dei suoi candidati eletti, si sia prodotto in una curiosa intemerata nei confronti del Reddito di Cittadinanza, giudicandolo in maniera conforme all’orientamento generale della lista civica destrorsa da lui rappresentata; a tale proposito ci si chiede se abbia preventivamente informato della sua uscita infelice l’unico reduce della sua lista, l’Assessore al bilancio Andrea Traini, del quale si può contestare l’attività politica ma a cui si deve certo riconoscere equilibrio e continenza.
Benché l’elenco di bestialità demagogiche pronunciate da cotanto statista somigli ai titoli di apertura del TG4, tanto che ci si chiede se esistano sillabe originali nel suo comunicato stampa, la sua nota raffazzonata ci fornisce un assist prezioso per puntualizzare qualche fatto concreto, al di là delle chiacchiere da bar tipiche di chi la povertà l’ha scansata per via dinastica e non ha la più pallida idea di che cosa sia.
Appare incredibile pensare che con tutte le cose su cui si possono fare attacchi politici al Movimento 5 Stelle in accordo con i tanti sostenitori prezzolati del sistema che ha ridotto questo paese in macerie, qualcuno con sprezzo del ridicolo (citiamo Flaiano) critichi una delle più coraggiose e utili misure sociali mai adottate da un Governo per la lotta alla povertà. In particolare appare veramente fuori luogo alludere alle truffe sull’attribuzione del Reddito, come se dal Codice della Strada dovesse essere cancellato lo stallo per i diversamente abili a causa dei furbetti del contrassegno auto.
Non tutto è filato liscio come si sarebbe voluto: al netto degli ostacoli posti sulla strada da qualche regione poco attenta, dopo decenni di colpevole immobilismo in attesa del default lavorativo, l’inversione di tendenza è testimoniata anche dal nuovo atteggiamento della Regione che probabilmente stimolata dalle misure del Governo a 5 Stelle, in accordo con la conferenza delle regioni per il potenziamento dei centri per l’impiego, ha varato un piano di assunzioni per il personale addetto agli uffici del lavoro, tanto che sono previste quasi 200 assunzioni fra tempo determinato e indeterminato entro il 2021, oltre all’introduzione della figura del Navigator che per definizione è preparato in maniera specifica, con strumenti ad hoc per il suo compito.
Questa figura chiave del progetto sta pian piano popolando gli appositi uffici: ad esempio a San Benedetto del Tronto sono arrivati da poco e ci sarà bisogno di tempo perché il meccanismo vada a regime. Nelle Marche i Navigator sono 55 e i 5 Centri per l’impiego del Piceno (Ascoli, San Benedetto, Cupra Marittima, Comunanza e Offida) ne hanno ottenuti 8. C’è da considerare che in Germania gli addetti ai centri per l’impiego sono più di 110 mila con un addetto ogni 45 abitanti, nel Regno Unito quasi 80 mila e in Italia, nonostante le misure volute dal Movimento 5 Stelle, sono ancora appena poco più di un decimo con un operatore ogni 150 abitanti.
D’altronde le persone raggiunte dalle misure previste dal Reddito di Cittadinanza sono più di 2,5 milioni in Italia e a novembre 2019 le domande presentate nella Provincia di Ascoli Piceno erano poco meno di quattromila, la metà delle quali a San Benedetto del Tronto, con un importo medio riconosciuto di 449 euro, che se da un lato non risolve tutti i problemi di un cittadino e del suo nucleo familiare, dall’altro fornisce una boccata di ossigeno a chi è da tempo sull’orlo della disperazione e non ha avuto mai risposte.
Una volta a regime la presenza dei Navigator, sarà anche il momento della ricerca del lavoro, agevolata senz’altro dai numeri incontrovertibili del personale deputato ad accompagnare nella caccia all’impiego.
Il turbocapitalista di turno se ne faccia una ragione, prima ancora che ad acquistare della carne, il progetto Reddito di Cittadinanza è destinato nel tempo a dare una speranza, a tendere una mano e ad accompagnare chi è meno fortunato, insomma a restituire dignità alle persone. In “Sì-Amo San Benedetto” (ma evidentemente non i sambenedettesi), smettano di manifestare preoccupazione e comincino a dormire sonni tranquilli, nessuno dei superstiti della loro personale diaspora, compreso il signor Bagalini, avrà ancora la benché minima possibilità di incidere sul futuro lavorativo della città di San Benedetto del Tronto, né su qualsiasi altro tema caro ai sambenedettesi: fra pochi mesi, se Dio vuole, sarà definitivamente archiviata questa gestione amministrativa, e con essa, la loro trascurabile presenza fra i banchi del Consiglio Comunale.
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È stata diffusa un’informazione particolareggiata in merito alla questione: “…Dei 596 beneficiari del reddito di cittadinanza nessuno ha firmato un contratto di lavoro, né alcuno di loro ha mai fatto lavori socialmente utili, ragion per cui non è difficile immaginare che nessuna proposta di lavoro sia mai stata prospettata loro da aprile 2019 ad oggi…” Vorrei sapere se questo dato corrisponde al vero o se altre sono le reali condizioni. Mi chiedo se chi scrive, seppure non agevolato da titoli dinastici “e/o” nobiliari sia al corrente di ciò che accade presso l’ufficio del lavoro in questione (Arbeitsamt). “… fra pochi… Leggi il resto »
Un po’ blasfemo il tuo commento
Accolgo l’osservazione Direttore
… a me invece ha colpito in modo particolare la sensibilità espressa dalla mano anonima di colui o colei che ha scritto il comunicato, nella profonda teologia catecumenale politica implicita nella frase.
“… fra pochi mesi, se Dio vuole, sarà definitivamente archiviata questa gestione amministrativa…”
Parlando di fatti, nel novembre 2018 l’allora ministro dello sviluppo economico (ma visti i risultati ottenuti sarebbe più corretto definirlo ministro “del regresso economico” dichiaro che << nel 2019 cresceremo dell'1%, anzi, con la spinta propulsiva del reddito di cittadinanza dell'1,5%. Ora sappiamo tutti come è andata per l'Italia, ahinoi, e come sta andando per Di Maio e per i 5 stelle. Ad majora.
I grillini imparassero però a far di conto. “C’è da considerare che in Germania gli addetti ai centri per l’impiego sono più di 110 mila con un addetto ogni 45 abitanti, nel Regno Unito quasi 80 mila e in Italia, nonostante le misure volute dal Movimento 5 Stelle, sono ancora appena poco più di un decimo con un operatore ogni 150 abitanti”. 8.000 addetti ai centri per l’impiego su 60.000.000 di abitanti corrispondono a un operatore ogni 7500 abitanti, non 150. Se poi volevano dire ogni 150 lavoratori o ogni 150 disoccupati o ogni 150 maggiorenni o che so io,… Leggi il resto »
Non per curiosità ma per chiarezza sarebbe illuminante conoscere l’autore del comunicato dato che in forma organica riconosciuta non esiste alcun Movimento 5 Stelle di San Benedetto del Tronto che infatti non è rappresentato nel consiglio comunale cittadino mentre, paradossalmente lo è, attraverso rappresentati “locali”, in Regione e in Parlamento La grande confusione nel Grillismo è l’appropriazione indebita di informazioni di cui, di sovente, conoscono solo sommariamente i contenuti. Per parlare, con cognizione di causa, ad esempio della condizione lavorativa tedesca non basta leggere qualche rapporto che tratta la questione, bensì aver respirato realmente l”atmosfera di quella realtà: è come… Leggi il resto »
Il problema del reddito di cittadinanza è che è stata spacciata per una manovra di politica attiva del lavoro quando invece è una mera politica assistenzialista. Questo provvedimento insieme al decreto dignità hanno ingessato ulteriormente il mercato del lavoro paradossalmente creando “forza lavoro usa e getta” (definizione di una sigla sindacale locale) dimostrando l’assoluta ignoranza delle dinamiche del mercato del lavoro e la necessità di produttività delle aziende. Purtroppo quando si è accecati dalle ideologie di decrescita e non si vuole comprendere questioni più complesse e articolate succede questo. Il reddito di cittadinanza non crea posti di lavoro e non… Leggi il resto »
chi lo ha preso è soddisfatto ed ha avuto richieste di lavoro.
soddisfatto sicuramente, richieste di lavoro non credo
Eppure sì
Richieste di lavoro può darsi … Contratti di lavoro firmati 0
https://www.la7.it/piazzapulita/video/lavoro-in-regola-no-grazie-preferisco-un-sussidio-24-01-2020-303831
Quanti casi in percentuale?
I “navigator” rientrano nei lavori trovati grazie al “reddito di cittadinanza”?