SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Carnevale sambenedettese prova a rivivere a Porto d’Ascoli. Dopo che da tanto tempo il centro di San Benedetto è privo della tradizionale sfilata dei carri che per anni è stata un’attrazione cittadina, da questo 2019 è la frazione di Porto D’Ascoli a trainare i festeggiamenti. Riscoprendo temporaneamente le sue tradizioni.

Domenica 3 marzo, infatti, è in programma la 1^ Festa di Carnevale organizzata dal “Circolo dei Pordodascolani” e dai sette comitati di quartiere di Porto d’Ascoli e che di terrà nel pomeriggio in Piazza del Redentore. La festa è stata organizzata in meno di un mese e mezzo da Tablino Campanelli, vice presidente del circolo, e Sante Cocci Grifoni con il supporto degli storici fondatori dell’associazione come i fratelli Franco e Silvino Ruggieri, Tiziano Campanelli, Tonino Forlì, Eolo Di Concetto, Luciano Maravalle, Egerio Capriotti, Nando Angelini. Importante anche la collaborazione di Occhio Amico PdA con Antonio Core e degli sponsor che per ora, assieme al contributo dell’associazione e dei comitati, aiutano a coprire la spesa per organizzare l’evento, che ammonta a 5 mila euro, in attesa del contributo dell’Amministrazione, che è ancora in fase di definizione.

Il programma della festa prevede la partenza del corteo carnevalesco alle 15 dalla Caserma Guelfa, simbolo storico di Porto d’Ascoli. Da qui il Gruppo Alfieri Musici Storici di Servigliano accompagnerà la sfilata su via Mare fino a via Damiano Chiesa, (che resterà chiusa dalla chiesa di Cristo Re fino a via Mare) per poi arrivare a Piazza del Redentore dove gli Alfieri si esibiranno e grandi e piccini si potranno gustare la musica di J And e del duo Monica e Paolo. Importante sarà anche la premiazione delle migliori maschere che concorreranno in quattro categorie: mamma/figlio o figlia, bambini e ragazzi fino a 14 anni, adulti dai 15 anni in poi e gruppi mascherati (di massimo 5 persone). A decidere le migliori maschere una giuria formata da 8 persone: un membro del direttivo di ciascuno dei sette comitati di quartiere portodascolani e Silvino Ruggieri. Ad accompagnare tutto il pomeriggio anche la riscoperta della classica maschera di Porto d’Ascoli, “Lu Murt de Fame”, costume che in tanti usavano indossare riciclando i vestiti più vecchi e usurati dei genitori, specialmente all’inizio degli anni ’60.

“E’ un evento positivo” chiosa Antonio Core durante la presentazione dei festeggiamenti in Comune “e ha ancor più valore perché si inserisce in un periodo storico in cui perdiamo sempre più tradizioni e dialetti”. A fargli eco anche Tablino Campanelli che amplia gli orizzonti e le ambizioni del nuovo Carnevale di Porto D’Ascoli: “Quest’anno abbiamo organizzato tutto in poco tempo” spiega “ma l’anno prossimo ci piacerebbe ampliare la festa con dei laboratori in cui i bambini potranno ideare e contribuire a fabbricare i loro costumi e magari introducendo i carri”. Chiudono le considerazioni dell’Assessore Andrea Assenti che saluta con soddisfazione quello che definisce “un momento importante per bambini e famiglie” con un’assicurazione, che pure si lega ai malumori per l’assenza di attrattive nel centro città: “Non è una guerra fra San Benedetto e Porto D’Ascoli”.