Pegorin 6: Praticamente inoperoso, la sua partita riflette l’andamento generale. Il Teramo, a parte il “blitz” di De Grazia e un arrembaggio disperato nel recupero, non muove attacchi importanti alla porta rossoblu.

Celjak 6,5: Parte forse un po’ nervoso tanto da beccarsi il giallo dopo poco. Nel secondo tempo cresce e comincia a supportare bene l’azione offensiva anche prima dell’ingresso di De Paoli, quando Roselli lo promuove a terzino destro.

Miceli 8: Da tempo è tornato il colonnello della difesa che avevamo apprezzato lo scorso anno. Oggi si conferma baluardo difensivo (salvando un gol nel finale) e soprattutto improvvisa le fantastiche note “swing” che balla tutta la curva dopo la sua bella quanto inaspettata rovesciata che risolve la partita.

Biondi 6,5: Torna con la cattiveria con cui aveva lasciato prima dell’infortunio. Sempre attento, sempre cattivo agonisticamente, fa sentire in continuazione la sua presenza sui talloni degli avversari.

 Rapisarda 7: Anche lui, gli succede spesso per la verità, è da annoverare tra i protagonisti assoluti della partita. Sempre propositivo davanti, salva un gol sulla linea a tempo scaduto. E poi sull’azione del pareggio è proprio il capitano a trovare il corridoio in cui si infila Russotto a sinistra.

Rocchi 7,5: Tra i migliori della partita in assoluto nelle file della Samb. Questo ragazzo di 21 anni ha regalato al centrocampo rossoblu un’intensità mai vista prima. Costante nel rincorrere e infastidire gli avversari, rapidissimo e efficace nel fraseggio offensivo. Si inventa un grande assist nel primo tempo che Calderini spreca.

Caccetta 5,5: Un primo tempo opaco per lui e condito da diversi errori, forse ha accusato qualche problema fisico.  (1′ st Gelonese 6: Entra con grande determinazione facendo buona guardia fra le linee e facendosi sentire anche in pressing. Unica pecca: da un qui pro quo fra lui e Biondi a centrocampo nasce l’azione del gol di De Grazia).

Signori 7: Non c’è niente da fare, la qualità nel centrocampo della Samb ce la mette tutta lui. L’assist che sforna per Calderini nella ripresa prendendo alle spalle mezza difesa del Teramo è da far vedere nelle scuole calcio.

Cecchini 6,5: Contratto nel primo tempo, un po’ come tutti, nel secondo si butta all’arrembaggio risultando importante nel portare pressione alla retroguardia teramana. Esce per un problema muscolare che speriamo non lo tenga lontano dai campi per troppo tempo. (37′ De Paoli 6: Entra per il forcing finale e la sua partita dura appena 8 minuti nei quali gli capita una palla gol che gira velocemente in porta sfortunatamente col destro, che non è il suo piede preferito. La porta la “sente”, e non è una dote che hanno tutti).

Calderini 5,5: Non è il solito Calderini. O meglio, si sacrifica come sempre coprendo ampi pezzi di campo ma sembra meno efficace commettendo qualche errore gratuito di troppo. Gli capitano due grandi palle gol sui piedi che spreca per un po’ di superficialità. Ci può stare una partita no, soprattutto se sei stato il protagonista del girone d’andata (23′ st Russotto 7,5: Entra e suona il rock che mancava alla Samb. Fantastica la sua discesa sulla sinistra che vale l’assist per il pari di Stanco. Dopo mesi difficili, per problemi di salute, forse sta rinascendo).

Di Massimo 6: Roselli sceglie di sostituire lui per giocarsi la carta Stanco non rinunciando alla maggiore corsa di Calderini. Forse tra i due attaccanti titolari era quello che meritava meno la sostituzione visto che, sia nel primo tempo che a inizio ripresa, è quello che prova più di tutti ad affondare i denti nell’area del Teramo (15′ st Stanco 7,5: Finalmente è tornato. E si vede subito, con le decine di palle spizzate e tenute su, che questo giocatore alla Samb mancava come il pane. Il gol è solo un dettaglio in più, anche se non di poco conto).

Roselli 7,5: Parte con un 11 prudente decidendo di non rischiare Stanco dall’inizio ma i primi 45 minuti dei suoi parlano di una squadra che regala il possesso agli avversari pur non soffrendoli e che appare lenta e imbolsita nella costruzione offensiva. Nel secondo tempo una scossa elettrica corre nelle gambe di tutti e i rossoblu appaiono trasformati, energizzati. Adesso i cambi li ha, e non ha paura di usarli. E’ il segnale che tutti i tifosi aspettavano dal generale della truppa rossoblu per pensare, magari, a qualcosa di più grande.