SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il sindaco di San Benedetto, Pasqualino Piunti, è tornato sull’evento “Il bello della Musica” affermando altri concetti espressi inizialmente nella mattinata del 2 luglio a Riviera Oggi.

Sull’iniziativa erano giunte lodi ma anche critiche, specialmente sull’ordinanza anti alcol emessa qualche ora prima e non rispettata da vari avventori ed esercizi commerciali.

“Posso confermare che la notte di sabato primo luglio, che ha visto migliaia di persone invadere festosamente il centro cittadino è trascorsa senza particolari problemi per l’ordine pubblico – afferma il sindaco in una nota –  Tranne i consueti interventi sanitari legati al consumo smodato di alcolici, caratteristica purtroppo comune a tanti fine settimana di ogni periodo dell’anno, le forze dell’ordine non hanno registrato alcun episodio degno di nota, in particolare é stato rispettato il divieto di vendita in bottiglie di vetro dopo le 22″.

Il sindaco aggiunge: “Già alle 3 la musica è cessata e tutte le strade interessate alla manifestazione sono state riaperte, fatta eccezione per quelle dove c’erano palchi e attrezzature da smontare. Il centralino della Polizia municipale non ha ricevuto alcuna telefonata di protesta. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al successo di questo evento e soprattutto coloro che hanno vigilato sulla sicurezza collettiva: le forze di polizia hanno svolto anche un prezioso lavoro di informazione per spiegare i contenuti della recentissima ordinanza in materia di consumo di alcool”.

Piunti cerca di fare chiarezza sull’ordinanza: “A tale proposito è bene rimarcare la novità che forse non tutti hanno ben compreso: dalla mezzanotte non scatta un divieto assoluto di vendita di bevande alcoliche, ma c’è il divieto di consumarle al di fuori dei locali e delle loro pertinenze. E soprattutto i gestori hanno l’obbligo di vigilare su questa disposizione, e dunque di impedire che si esca dal locale con la bevanda in mano”.

Il sindaco fa una proposta ai titolari dei locali: “Il suggerimento che mi sento di dare agli operatori è quello di individuare con chiarezza i confini del locale e delle sue pertinenze, proprio per evitare equivoci. E’ sostanzialmente il modello che si usa in tanti Paesi del Nord Europa e che vorremmo replicare da noi. Va anche ricordato che l’ordinanza prevede che, dopo due verbali per inosservanza del provvedimento, il Questore potrà adottare i provvedimenti previsti dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza che prevedono la sospensione dell’attività fino a 15 giorni”.

“Vorrei ancora precisare che l’ordinanza valeva anche per i somministratori temporanei di sabato, i quali dalla mezzanotte sono stati invitati a far consumare nelle immediate vicinanze dei banchi di mescita o nelle aree allestite nelle adiacenze – prosegue Piunti – L’evento è stata una sorta di prova generale per un metodo di concepire il divertimento notturno che varrà per tutto il periodo di vigenza dell’ordinanza”.

Il primo cittadino conclude: “La collaborazione dei gestori, come si è capito, è fondamentale: a loro spetta il compito di svolgere un ruolo di collaborazione attiva, nel loro stesso interesse e soprattutto della comunità in cui operano”.