SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ecco il pensiero di Ottavio Palladini dopo che ha accettato la richiesta di allenare la Samb al posto di Loris Beoni:

“Non posso dir di no alla Samb, specialmente in un momento come questo e con una società seria che ha intenzione di programmare come San Benedetto merita. Poi io sono già un dipendente della società. Me lo ha chiesto ieri nel tardo pomeriggio il presidente e gli ho dato la mia disponibilità.

Mi dispiace per Beoni ma il calcio è questo. Certo che prendere una squadra che è in testa alla classifica è un bell’impegno ma non sono il tipo che fugge dalle responsabilità ed anche dalle difficoltà. Sono perfettamente consapevole che il compito è arduo ma mi auguro di portarlo a termine con la vera risalita della nostra squadra nei posti dove è stata per tantissimi anni.

Credo che queste mie parole siano in sintonia con il progetto della famiglia Fedeli che spero di accontentare con l’aiuto di tutti coloro che vogliono bene ai colori rossoblu”

Verità sacrosante con una piccola e comprensibile bugia: anche con Moneti presidente era un addetto ai lavori ma non accettò l’incarico di allenatore in prima che l’ex presidente voleva dargli. La differenza, si evince chiaramente dalle sue parole, l’ha fatta la società con la quale Ottavio intravvede un futuro che prima non vedeva. Anche quel rifiuto fu un segnale di amore per la squadra dove ha già giocato e allenato.