
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ecco il pensiero di Ottavio Palladini dopo che ha accettato la richiesta di allenare la Samb al posto di Loris Beoni:
“Non posso dir di no alla Samb, specialmente in un momento come questo e con una società seria che ha intenzione di programmare come San Benedetto merita. Poi io sono già un dipendente della società. Me lo ha chiesto ieri nel tardo pomeriggio il presidente e gli ho dato la mia disponibilità.
Mi dispiace per Beoni ma il calcio è questo. Certo che prendere una squadra che è in testa alla classifica è un bell’impegno ma non sono il tipo che fugge dalle responsabilità ed anche dalle difficoltà. Sono perfettamente consapevole che il compito è arduo ma mi auguro di portarlo a termine con la vera risalita della nostra squadra nei posti dove è stata per tantissimi anni.
Credo che queste mie parole siano in sintonia con il progetto della famiglia Fedeli che spero di accontentare con l’aiuto di tutti coloro che vogliono bene ai colori rossoblu”
Verità sacrosante con una piccola e comprensibile bugia: anche con Moneti presidente era un addetto ai lavori ma non accettò l’incarico di allenatore in prima che l’ex presidente voleva dargli. La differenza, si evince chiaramente dalle sue parole, l’ha fatta la società con la quale Ottavio intravvede un futuro che prima non vedeva. Anche quel rifiuto fu un segnale di amore per la squadra dove ha già giocato e allenato.
Lascia un commento
Di sicuro questo presidente sa quello che vuole. Ora dobbiamo essere tutti uniti.
Stampa, tifosi, NoiSamb e Ultras devono amalgamarsi in una cosa sola, perchè nei dilettanti ci siamo stati pure troppo tempo.
la scelta più logica affidare ad Ottavio le redini della Samb;conoscitore dell’ambiente,ben voluto da tifosi e staff tecnico e dirigenziale.Che dire…..al lavoro Ottavio!
Sistemare la difesa,sperare in qualche giocata di Titone od in qualche palla inattiva ed arrivare a dicembre a non più di 5 – 6 punti dalla vetta,poi sistemare la squadra andando a pescare giocatori importanti da squadre ormai fuori dalla lotta per la promozione(vedi meloni al fondi etc),il matelica ormai lotterà per il primo posto,ergo esposito non ce lo daranno mai inutile illudersi,in più se ha già giocato col pescara non può cambiare più di 2 squadre in una stagione P.s non capisco perchè Marcaccio debba rifiutarci,Perinetti che è un dirigente da serie a ha accettato comunque l’offerta del venezia,quindi… Leggi il resto »
Bè, il concetto che altri devono aver paura a volte fa brutti scherzi
Direttore ogni calciatore sogna di giocare fin da piccolo una finale di Champions League o coppa del mondo quindi se non reggono la pressione del tifo o uno stadio che in queste categorie é una bestemmia meglio che si cambia mestiere o no non credo glielo imponga qualcuno o no? Io se fossi un giocatore con un pubblico del genere mi mangerei l’erba e di conseguenza l’avversario
Io credo che questo epilogo fosse di gran lunga prevedibile. E’ successo quello che tutti i tifosi della samb, e non solo, si auspicavano. Tutti erano in attesa di Palladini e tutti sapevamo che alle prime difficoltà la cosa sarebbe diventata realtà. Pur stimando Palladini comunque mi sento di sottolineare che oggi, 19/10/2015, la Samb è prima in classifica. il tutto è quantomeno insolito. Detto questo sostengo che se la cosa doveva succedere meglio in questo momento che fra due mesi. Ai posteri l’ardua sentenza. Forza Samb!!!
Tutto è un rischio. Cambiare allenatore da capolista è una bestemmia, ma anche prendere 9 gol in due partite interne lo è. Un nuovo allenatore che dovrà conoscere i giocatori e far conoscere le sue idee tattiche fa presagire nuove battute d’arresto, ma fa lo stesso vale per un allenatore che per la seconda volta in 15 giorni dice di avere studiato le contromosse all’avversario e queste sono miseramente fallite… Al di là dell’immenso piacere personale che ho nel rivedere Ottavio in panchina e risentirlo nelle interviste (e lo terrei fino in fondo comunque vadano le cose), non posso non… Leggi il resto »