
MACERATA – Nell’udienza con rito abbreviato tenuta nella mattina del 14 ottobre a Macerata riguardo all’omicidio di Pietro Sarchiè, il commerciante di pesce di San Benedetto del Tronto, l’indagato Giuseppe Farina ha chiesto perdono alla famiglia del sambenedettese. Moglie e figlia hanno respinto la sua richiesta.
Inoltre Farina, da quanto riportato dall’Ansa, ha voluto difendere il figlio Salvatore (altro indagato per la vicenda) scagionandolo e addossandosi tutta la responsabilità. Infine ha aggiunto di aver commesso il delitto per rancori professionali, essendo anche lui venditore di pesce.
Pietro Sarchiè fu ucciso nel giugno 2014, nel Maceratese, con vari colpi di pistola e il corpo semicarbonizzato fu ritrovato qualche settimana dopo.
Nel pomeriggio è stata la volta di Salvatore Farina, figlio di Giuseppe, che ai giudici ha affermato di “non essere un mostro”. Il processo riprenderà il 2 dicembre. La sentenza è prevista per l’inizio di gennaio 2016.
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