Il video sarà visualizzabile anche sui canali della televisione digitale terrestre Super J Tv, visibile al canale 603 nelle Marche e in Val Vibrata e 634 in Abruzzo.
Intervista di Massimo Falcioni
Riprese e montaggio di Arianna Cameli
Telegiornali ore 14 e ore 19 e in replica
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un’emergenza snobbata, accantonata. Con la giustificazione sempre pronta da esporre, nel caso qualcuno decida di affrontare l’argomento: “E’ un fenomeno che riguarda tutta Italia, non solo noi”. Come se andare continuamente alla ricerca di chi sta peggio possa rappresentare una giustificazione credibile ed accettabile.
E mentre la politica fa spallucce, San Benedetto affoga nelle imbrattature. Mura pubbliche e private, sculture e monumenti. Dall’area della Stazione a via Montebello, passando per viale Secondo Moretti, piazza Giorgini, viale Buozzi, il Molo sud ed il lungomare. I “tag” sono ovunque, sotto forma di sfida lanciata dai soliti imbecilli, a cui sarebbe doveroso rispondere, senza troppe titubanze.
Invece no. La grana writers viene affrontata con sufficienza, quasi fastidio, dall’amministrazione comunale. Due anni fa, l’assessore al Decoro Urbano, Eldo Fanini, osò sbilanciarsi: “Riconosceremo un premio in denaro a chi segnalerà alle forze dell’ordine l’identità dei responsabili”. La tirata d’orecchi, giunta in primis dal centrosinistra, lo costrinse a rettificare. Non seguirono nuovi annunci, né tantomeno interventi del primo cittadino, che sul tema ha sempre mantenuto un atteggiamento di totale indifferenza.
Un degrado fotografato in maniera emblematica all’imbocco del litorale dall’opera di Ugo Nespolo. Pur promuovendo, visti i tempi, uno slogan impopolare, “Lavorare, lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare” identifica la città anche oltre i confini nazionali. Un’installazione tanto invidiata quanto deturpata, senza che dalle parti del Comune nessuno si sia mai preso l’impegno di ripulirla. “Costa molto – fa sapere Fanini – almeno 10 mila euro. Le scritte non possono essere tolte col macchinario della Multiservizi, in quanto annullerebbe la verniciatura originaria”.
Discorso chiuso.
Lascia un commento
Scusa massimo ma le telecamere in via pasqualetti a che servono???? Funzionano? E se si chi le controlla? Ma non erano stati stanziati dei soldi per le video sorveglianze ?
Si necessita un’azione concertata fra Comune, Forze dell’Ordine e singoli cittadini. Il comune deve avviare, da subito, un piano serio di pulizia e protezione delle facciate degli stabili di sua proprietà e degli immobili privati. Le Forze dell’Ordine e la Magistratura dovrebbero intensificare i controlli e mostrare maggiore rigore nella valutazione del fenomeno e quindi dei suoi responsabili. I privati cittadini dovrebbero contribuire ad individuare e segnalare gli autori delle scritte sui muri. La nostra associazione, se autorizzata, è pronta a mettere in campo una squadra di volontari, per ripulire i muri a partire dal sottopasso di viale Secondo Moretti-via… Leggi il resto »
Ecco che, lanciato il boccino, si scatena la cittadinanza inviperita: ci vogliono le telecamere strillano quelli (supervisio ad scelus pugnandum); no, bisogna coglierli sul fatto e chiamare i vigili, rispondono quegl’altri (delatio pro muris); ma che dite, bisogna inasprire le pene, incalzano i tolleranti (augere poenas); facciamogli pulire tutto quello che sporcano con parti del corpo improprie e sconvenienti, propongono i più democratici (luit qui frangit ac reliquiae eius sunt); e così via (et cetera). Ora, senza purtroppo entrare nel discorso estetico o in quello socio-culturale, ché poi lo so, mi dilungo insopportabilmente, ci do un taglio e mi chiedo:… Leggi il resto »