Dal numero 975 di Riviera Oggi, in edicola.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Le votazioni per il rinnovo del direttivo del comitato di quartiere si sono tenute a marzo 2012 e si sono concluse con l’elezione dell’energica giornalista Stefania Mezzina a presidente di quartiere.

Il quartiere “Marina di sotto”, come tutti i comitati di zona, ha l’obiettivo di promuove iniziative per il miglioramento culturale, sociale e pubblico. L’associazione svolge attività proprie da diversi anni ed ha realizzato molte iniziative: ecologiche, culturali, sanitarie e feste di quartiere.

Il direttivo è composto da nove persone, oltre la presidente: vice presidente Angelo Cameli; segretario Marco Albini; tesoriere William Bianconi e cinque consiglieri Antonio Coppola, Gianfranco Pizi, Antonio Savino, Elisabetta Agrati e Bernardino Micucci.

Il primo presidente di quartiere è stato il professore Filippo Buscemi

Quanti abitanti conta il quartiere? Quali zone comprende? Dove vi riunite?

“Il quartiere è composto da circa 3600 persone e copre la zona che va da via Voltattorni fino alla caserma dei carabinieri, in viale dello sport. Ci riuniamo presso le sale che il parroco, della chiesa di S. Pio X, ci mette a disposizione”.

Come va la raccolta differenziata nel vostro quartiere? Ci sono stati dei problemi?

“Inizialmente ci sono state delle incognite, derivate dal cattivo conferimento, dei rifiuti da parte dei cittadini, ma attualmente, grazie alla collaborazione con la Picenambiente, la raccolta differenziata procede senza grossi problemi. Inizialmente i cittadini non avevano ben capito l’importanza della raccolta “porta a porta” e lasciavano i sacchetti in un punto unico del quartiere, creando delle montagne, ora, grazie, anche, alla distribuzione di alcuni volantini illustrativi (creati in collaborazione con l’azienda municipalizzata) la cittadinanza sta conferendo i rifiuti in maniera appropriata”.

Il suo quartiere si è distinto per qualche progetto particolare?

“Il quartiere “Marina di sotto” è stato il pioniere del progetto salute, che si è ripetuto nei vari mandati. Il programma salute ha riscosso molto successo e tante adesioni e vedeva la partecipazione di vari medici che ad ogni incontro parlavano di prevenzione e di problematiche varie.

Nel 2012, subito dopo il nostro insediamento, è stato, anche, realizzato il progetto screening che ha riguardato la prevenzione dell’ictus, tramite la misurazione della pressione, con specifici apparecchi. Questo programma è stato realizzato in collaborazione con la croce verde che si è occupata della misurazione”.

Quali sono i progetti che vorrebbe vedere concretizzare nel suo quartiere?

“Vorrei creare un campetto polivalente per i ragazzi oppure un centro di aggregazione per anziani dove poter chiacchierare e socializzare e poi vorrei una sede tutta nostra, dove riunirsi”.

Quali sono le principali problematiche del quartiere?

“Purtroppo un grande problema è il dissesto del manto stradale che, si aggrava ogni volta che assistiamo a grandi ondate di maltempo, e creano delle buche pericolose; la difficoltà causata dagli allagamenti che accomuna tanti quartiere anche se, devo ammettere, in passato provocava maggiori disagi.

Le difficoltà del passato sono state risolte grazie ad una maggiore manutenzione delle caditoie.

Devo essere sincera e affermo che l’amministrazione comunale è attenta alle nostre problematiche e, fondi permettendo, concretizza qualche progetto.

Ci sono collaborazioni con gli altri quartieri? Quali sono le iniziative sportive che avete concretizzato?

I rapporti con gli altri comitati di quartiere sono buoni e collaborativi.

Alcuni anni fa abbiamo realizzato dei progetti sportivi (con le società che hanno aderito) che davano l’opportunità di praticare alcune discipline, come il pattinaggio a rotelle, la scuola di karate, i corsi ippici e di ballo, a pressi contenuti.