ANCONA – Quasi 1,7 milioni di euro in arrivo a San Benedetto. A stanziarli è stata la giunta regionale guidata da Gian Mario Spacca che, dopo averne definito i criteri, ha approvato la ripartizione di 82 milioni di euro di capacità di spesa da destinare a Comuni e Province marchigiane. Questi soldi serviranno a pagare le imprese che hanno compiuto lavori, ma che non possono essere saldate a causa dei vincoli del patto di stabilità nazionale.
Ai Comuni verranno trasferiti 51,2 milioni di euro, mentre agli enti provinciali i restanti 30,8. A Palazzo San Filippo finiranno pertanto 2,9 milioni.
“Il patto verticale regionale di 82 milioni è un atto di solidarietà istituzionale molto oneroso per la Regione – afferma Spacca – che aiuterà la liquidità dell’economia e gli enti locali consentendo i pagamenti bloccati dai vincoli nazionali. Per Palazzo Raffaello – aggiunge – che affronta quest’anno tagli nazionali di 323 milioni di euro, si tratta di un sacrificio enorme. Nonostante ciò abbiamo ugualmente scelto di innalzare di 20 milioni la previsione iniziale del patto regionale, arrivando a trasferire 82 milioni di capacità di spesa della Regione per dare sostegno alle imprese, ai Comuni e alle Province delle Marche, in questa fase difficilissima per gli equilibri dei bilanci locali”.
L’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini, la definisce una vera e propria “boccata d’ossigeno per le finanze esauste degli enti ed un sostegno concreto all’economia marchigiana, in quanto consente il pagamento delle forniture di beni e servizi dove le amministrazioni locali registrano ritardi anche di due anni per l’impossibilità di spendere, a seguito dei vincoli posti dal Patto di stabilità nazionale, pur avendo i soldi in cassa”.
Rimanendo nel contesto piceno, tra i paesi “premiati” spiccano Ascoli con oltre 4 milioni, Offida con 220 mila euro, Monteprandone con 476 mila euro, Spinetoli (quasi 300 mila euro), Cupra Marittima (278 mila euro) e Grottammare (ben 825 mila euro).
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Era ora, considerando che i peggiori pagatori, per le imprese, sono proprio gli enti pubblici.
Mi chiedo se basteranno, o sono solo un contentino… sarebbe interessante un articolo descrittivo dei reali bisogni di spesa, dei quali ammetto di non avere idea.
Qualche tempo fa, la provincia pubblicò un bando per gli incentivi alle imprese. Molte aziende sono arrivate in graduatoria ma non hanno ricevuto nulla. Lo stato quando deve chiedere ti manda Equitalia… quando deve dare… la porta alle lunghe.
Può esserci crescita se si tiene per il collo l’innovazione tecnologica?
sicuramente sara’ un contentino ….. magari per far tacere gli oppositori della cassa di colmata numero 2 ai nastri di partenza !!
un contentino, presentare una graduatoria e poi dire: “scusate abbiamo scherzato?”
…solamente briciole, non un contentino.