SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “L’aumento unilaterale del 25% della retta di degenza dal 1° gennaio 2011, imposto ai cittadini ospiti della RSA San Giuseppe di San Benedetto, è un fatto gravissimo”. Non usano mezze parole le segreterie di Cgil, Cisl e Uil per protestare contro l’incremento della spesa per gli ospiti della residenza di Via Luciani, che assiste 24 ore no-stop persone non autosufficienti.
“Il cittadino – si legge in un comunicato infuocato – al momento dell’ingresso nella struttura residenziale, sottoscrive un impegno economico con la Direzione della Asl, che poi provvede a collocarlo nella struttura pubblica, o privata convenzionata. Pertanto nessuna struttura privata è autorizzata ad aumentare unilateralmente la retta, decidendo addirittura il massimo di percentuale possibile”.
Inoltre, sempre a detta dei sindacati, il cittadino “dovrebbe pagare la retta presso la struttura pubblica, che poi provvede ad accreditarla alla struttura convenzionata. Come mai si permette ad una struttura privata di incassarla direttamente e addirittura di aumentarla a proprio piacimento?”
Un atto considerato quindi illegittimo, che la residenza non sarebbe autorizzata a perseguire. “Chiediamo che la Direzione della Zona territoriale intervenga. Cgil Cisl Uil, dopo aver incontrato il Comitato dei familiari e la Direzione della Zona 12, hanno chiesto un confronto con la Direzione della Residenza San Giuseppe, che non ha ritenuto opportuno convocarci. Invitiamo pertanto gli ospiti della struttura a pagare esclusivamente la retta concordata e sottoscritta con la struttura pubblica all’ingresso, ed attendere che la Direzione della Zona 12 intervenga”.
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