in allegato, in Pdf sulla destra, la sentenza
MONSAMPOLO DEL TRONTO – L’Equipe Spa di Stella di Monsampolo è stata condannata per condotta antisindacale, poiché ha impedito l’utilizzo di un locale destinato ai sindacati, uno spazio riservato ai rappresentanti di fabbrica per le loro attività ed assemblee. Lo ha stabilito il giudice del lavoro Pier Giorgio Palestini, che ha accolto per metà il ricorso mosso dalle rappresentanze sindacali unitarie (Enrico Capparucci Cgil, Saverio Coppola Uil e Romolo Baiocchi Ugl).

Nella sentenza del giudice si legge infatti: «Deve ritenersi che costituisce condotta antisindacale la unilaterale soppressione di un diritto di utilizzo, già consolidato, di un locale per attività sindacale senza la concomitante formale messa a disposizione di un ulteriore e diverso locale ad uso esclusivo e con consegna delle chiavi di accesso. Pertanto  alla società convenuta va ordinato di cessare il suo comportamento lesivo e di rimuoverne gli effetti, assegnando alle rsu in via esclusiva e con consegna delle relative chiavi un locale idoneo da destinare permanentemente allo svolgimento dell’attività sindacale».

Risultano invece infondati gli altri motivi del ricorso, come lo spostamento di alcuni lavoratori da un reparto ad un altro. Il trasferimento dei sindacalisti Enrico Capparucci e Saverio Coppola al reparto di logistica secondo il giudice non impedirebbe di per sé l’esercizio dell’attività sindacale, a differenza di quanto affermato dagli stessi. Con l’aggiunta tuttavia di una precisazione, ossia che lo spostamento dei lavoratori essendo transitorio «impone il rientro degli stessi nei rispettivi reparti di appartenenza. Dovendosi in difetto effettivamente ritenere che la condotta del datore di lavoro sia indotta da una volontà di emarginazione dei lavoratori stessi che colpisce gli interessi sindacali».

Oltre a ripristinare l’utilizzo del locale, la società dovrà sborsare alla controparte 630 euro, per ripagarne le spese e i diritti. L’azienda metalmeccanica appartenente al gruppo Caimi, presente da 25 anni sul territorio, nell’ultimo periodo ha licenziato 27 dipendenti, circa la metà dell’organico, a causa della crisi economica che sta affliggendo tante attività della Vallata.