TERAMO – Sequestro per 5 milioni di euro al clan “Di Rocco” e 8 misure di sorveglianza speciale: a partire dalla mattina di lunedì 29 marzo i Carabinieri del Ros unitamente ai Carabinieri del Comando Provinciale di Teramo stanno eseguendo una serie di sequestri a carico del clan Di Rocco, e precisamente sul capofamiglia Fiorello Di Rocco, la moglie Clorinda Ciarelli e sui loro familiari più stretti.
I sequestri prevedono la requisizione di dieci unità immobiliari tra Martinsicuro, Giulianova, Tortoreto e Mosciano Sant’Angelo e due appezzamenti di terreno oltre a quote societarie e licenze di attività commerciali, depositi di denaro su conti correnti bancali e postali, 18 autovetture di media e grossa cilindrata alcune delle quali di lusso (Mercedes, Bmw).
Nell’operazione sono stati impegnati 30 carabinieri. Le indagini erano state avviate nel 2006 dai Carabinieri del Ros in collaborazione dei Carabinieri della provincia di Teramo. In una nota stampa si fa presente che i sequestri sono stati finalizzati «a colpire il sodalizio criminale sotto il profilo patrimoniale, privandolo delle risorse finanziarie illecitamente accumulate e reinvestite nel corso degli anni in prestiti usurari ad imprenditori e commercianti in difficoltà economica e nel traffico di stupefacenti. Sono stati accertati anche dei prestanomi insospettabili intestatati delle quote più consistenti dei beni ed attività facenti capo alle famiglie rom».
La famiglia di Rocco fu già posta, nel novembre 2007, sotto misure cautelari nell’ambito dell’operazione Bagnalè (arresto di 11 persone per spaccio di droga, usura e altri reati, sequestro di 2 immobili e 7 autovetture).
I beni confiscati in questa operazione dovrebbero essere devoluti alle associazioni sociali operanti nel territorio.