MARTINSICURO – «Se il terreno di Villa Rosa risultasse inquinato, l’amministrazione comunale non pensi di bonificarlo a spese dei cittadini»: il gruppo di opposizione degli ex An risponde alle dichiarazioni del consigliere delegato all’Ambiente Massimo Vagnoni sul presunto inquinamento dell’area di via Segantini, e sulle attuali affermazioni che non sarebbero le stesse di quelle rilasciate tempo fa a mezzo stampa: «Lo scorso 3 dicembre attraverso un quotidiano Vagnoni sosteneva che sul terreno non c’è inquinamento. Questo è quello che abbiamo letto».

«Per quanto riguarda poi lo studio del ‘97 sulle condizioni ambientali del territorio di Martinsicuro – afferma il portavoce Lattanzi – non siamo stati noi a tirarlo fuori a fini strumentali. Anzi, sia io che Fedeli, quando eravamo in maggioranza, non ne eravamo mai stati messi nemmeno a conoscenza. Evidentemente qualcuno ha ritenuto, dopo averlo visionato, che dovesse restare chiuso in un cassetto». Le analisi all’epoca furono commissionate dall’amministrazione di centrosinistra Caputi, che però dopo poco tempo fu sostituita da quella di centrodestra guidata da Abramo Micozzi.

« Se Vagnoni usasse la memoria – aggiunge – ricorderebbe che non siamo stati noi a pubblicare quel documento. Al suo fianco non ci sono forse oggi il sindaco e l’assessore all’Ambiente (Micozzi e Carbone, ndr) dell’epoca in cui sarebbe stato rimesso tale studio? E come mai allora gli stessi volevano vendere il terreno senza fare accenno a tale possibile inquinamento? Questa è la trasparenza di cui parla».

Le analisi dell’Arta e dei tecnici incaricati dal Comune sono state eseguite sia su campioni di terreno che sulla sottostante falda acquifera, al fine di accertare la presenza di elementi tossici derivanti da scarti industriali che in passato sarebbero stati depositati abusivamente nell’area di Villa Rosa. Dopo mesi di attesa, ora pare che lo studio sia in via di ultimazione, e già nella prossima settimana potrebbe essere consegnato in Comune. La maggioranza Di Salvatore, che ha in progetto di vendere l’area in questione, ha già dichiarato più volte che qualora il terreno fosse inquinato si dovrà procedere con le dovute operazioni di bonifica.

«Qualora ce ne fosse l’obbligo – incalzano i consiglieri Fedeli e De Luca –  non pensino di bonificare l’area a spese dei cittadini. Prima dovranno essere accertate le responsabilità, e vogliamo sapere chi ha depositato i rifiuti pericolosi e chi ha dato l’autorizzazione».

Il gruppo degli ex An attacca anche sul ruolo delle opposizioni: «Vagnoni afferma che non sono le minoranze che devono dirgli come procedere, ma vogliamo ricordargli che i gruppi di opposizione hanno evitato che venissero votate in consiglio comunale delle lottizzazioni urbanistiche che prevedevano di cubare anche le strade pubbliche o, in altra occasione, di assentire migliaia di metri quadrati in eccesso. Pensiamo quindi che spesso sia proprio l’opposizione a dover dire come procedere a questa maggioranza».