MARTINSICURO – L’aumento delle tariffe per i servizi a domanda individuale deciso dalla maggioranza Di Salvatore (in particolar modo per la refezione nelle scuole materne ed elementari, per il trasporto scolastico e la frequenza del centro estivo) è stato uno degli argomenti che maggiormente hanno suscitato le proteste dei gruppi di opposizione e malumori fra i cittadini. Non a caso nel corso dell’ultimo consiglio comunale fra il pubblico erano presenti diverse mamme che hanno voluto assistere alla discussione sull’approvazione del Bilancio.

«Le entrate derivanti da tali balzelli (circa 50mila euro) – scrivono gli esponenti del Pd sul sito ufficiale – sono irrilevanti per un bilancio che si attesta su un flusso di 17.248.000 euro. In secondo luogo è una scelta che va a penalizzare le famiglie, in particolare quelle che hanno prole».

Il Pd suggerisce inoltre che per incrementare le entrate si sarebbe potuto optare ad esempio per un aumento del 5% della Tarsu, che avrebbe portato ad incamerare circa 110mila euro l’anno. «O meglio ancora – proseguono – l’amministrazione non avrebbe dovuto privarsi dei parcheggi a pagamento o dei passi carrai».

Dello stesso avviso anche il gruppo di Città Attiva, che a più riprese si è mostrata contraria all’abolizione delle strisce blu sul lungomare, dalle cui entrate si sarebbe potuto attingere per effettuare la pulizia e la manutenzione della spiaggia e del lungomare truentino.

«I parcheggi a pagamento – dice Paolo Camaioni – sono presenti di fatto nel 95% delle città italiane, ed è apparso sconcertante che amministrazione non sia nelle condizioni di tradurre in numeri il tanto sbandierato presupposto della loro mancata convenienza, riconducibile all’incidenza dei ricorsi che hanno visto soccombere l’Ente davanti al Giudice di pace». Sull’aumento delle tariffe per i servizi a domanda individuale anche Camaioni è categorico: «I pesanti ritocchi vanno ad incidere sul reddito  delle giovani coppie, aumentando a livello esponenziale il loro livello di difficoltà, reso già evidente dalla crisi occupazionale».

Pronta è arrivata la risposta dell’assessore al Bilancio Marco Cappellacci: «L’aumento dei servizi a domanda individuale, come ad esempio mensa e trasporto scolastico – ha spiegato Cappellacci – sono da considerarsi un’emergenza immediata di bilancio che va da aprile fino a fine anno scolastico. Non è detto che questo aumento non possa rientrare con una possibile revisione del bilancio».