MARTINSICURO – Sui parcheggi a pagamento del lungomare di Martinsicuro deve essere applicata la Tarsu nei confronti della ditta che li gestisce? Il quesito, posto nel corso dell’ultimo Consiglio comunale da Luigino Fedeli e Giacinto De Luca, i due consiglieri di An passati dalla maggioranza al gruppo di opposizione, ha provocato l’ennesimo attrito con l’amministrazione Di Salvatore.

Le risposte date nel corso dell’assise civica dal consigliere delegato a Bilancio Marco Cappellacci e dal direttore generale Giulia Colangelo contrastano con quelle fornite invece al gruppo guidato da Toni Lattanzi dall’ufficio tributi: per il direttore generale, in base alla convenzione non si doveva procedere al pagamento del corrispettivo, di parere opposto è invece Sandra Di Cuia, il capo Servizio Tributi del Comune di Martinsicuro, che ha fornito una risposta scritta in merito ai consiglieri di An sul quesito da loro posto.

«Che la Tassa dei rifiuti sia dovuta sulle aree destinate a parcheggio – scrive la Di Cuia – non è una novità»: in pratica l’ufficio tributi è a conoscenza del dovuto pagamento della Tarsu da parte delle ditte che nel 2005 prima (la New Service) e nel bienno 2006-2008 dopo (l’Aipa) hanno gestito le strisce blu del lungomare, ma visto che la prescrizione del pagamento si avrà solo nel 2010, si è preferito dare la precedenza all’emissione di avvisi di accertamento per tutti quei pagamenti relativi ad Ici e Tarsu del 2002 e 2003 che scadranno invece il 31 dicembre 2008.

In poche parole «sappiamo che la Tarsu dei parcheggi blu si deve riscuotere, ma ci sono prima altre priorità da assolvere»: le lunghe procedure tecniche da eseguire (quantificare la superficie tassabile, individuare la corretta tariffa da applicare, attenersi a tutte le norme esistenti in materia per evitare contenziosi) e la cronica carenza di personale nell’Ufficio Tributi sarebbero le cause del ritardo nell’emissione degli avvisi di pagamento alle due ditte.

«L’ufficio tributi – si legge nella risposta – ha un elenco con tutte le posizioni da accertare e tra queste vi è anche la tassazione dei parcheggi, ma non solo»

Numerose sono infatti le posizioni elencate che necessitano di essere verificate e che pertanto necessitano di un notevole impiego di tempo a fronte delle poche risorse umane disponibili.

«Più volte ho manifestato al sindaco e in particolare ad alcuni consiglieri e assessori – scrive la Di Cuia – il mio disappunto in merito alla scarsa disponibilità di risorse umane destinate all’ufficio tributi e al potenziale di risorse economiche che invece si potrebbe realizzare con un organico appropriato».