SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Con una inaugurazione in grande stile alla presenza di Vittorio Sgarbi nasce l’Archivio Storico del Comune, presso il primo piano di Palazzo Bice Piacentini al Paese Alto.
Sabato alle ore 11 il taglio del nastro: tutto il materiale documentario prodotto dal Comune dal 1700 al 1970 (1730 pezzi fra scatoloni, faldoni e registri) ha dunque lasciato la vecchia sede di piazza Cesare Battisti (il vecchio municipio); conclusi i lavori diretti dall’architetto Alfredo Di Concetto, la sua inaugurazione vedrà un pezzo da novanta della cultura nazionale come Sgarbi proprio per dare la massima visibilità mediatica a un evento importante per la cultura cittadina.
Il Comune decise di sistemare l’archivio a fine anni ’90, partecipando a un Piano Speciale sotto la supervisione della Regione e della Sovrintendenza Archivistica di Ancona. Dal 2000 al 2003 si è lavorato a un primo elenco sommario e a una schedatura analitica.
Per favorire la consultazione del materiale a studiosi e specialisti dal 2004 al 2008 è stato affidato un incarico all’archivista Mafalda Di Iacovo, in previsione del trasloco a Palazzo Piacentini.
Con fondi della Provincia e del Comune (160 mila euro in tutto) lo storico edificio diventerà un luogo centrale della cultura cittadina: il seminterrato sarà sede di meeting letterari, mentre il piano terra ospiterà entro l’anno la nuova Pinacoteca dei pittori del mare. L’Archivio sarà aperto al pubblico il lunedì dalle 15 alle 19 e durante la settimana potrà ospitare comitive di studenti delle elementari e delle medie.
Nel seminterrato si è dovuto risolvere un grave problema di infiltrazioni dalle condotte fognarie e in attesa degli interventi sui sottoservizi dell’intero vecchio incasato è stata installata una pompa per il drenaggio delle perdite.
Il documento più antico conservato nell’Archivio è lo “Statuto dei Fermani”, una raccolta di leggi e regolamenti del dipartimento dello Stato Pontificio risalente al 1570; all’interno del materiale inoltre sono stati individuati fondi aggregati della Società di Mutuo Soccorso, della Conciliazione, dell’Opera Nazionale della Maternità e Infanzia, oltre a serie documentarie delle delibere e dei registri di protocollo.
«Sono grato all’assessore Margherita Sorge e al personale comunale che ha lavorato al progetto – dichiara il sindaco Gaspari – sarà la prima inaugurazione di un ciclo che comprende anche il teatro Concordia. Vogliamo dare luoghi di partecipazione e memoria storica ai cittadini, vogliamo far sedimentare realtà culturali durature, e non farci ricordare solo per gli eventi estivi, pur importanti ma comunque effimeri».