GROTTAMMARE – “Dissonorata. Un delitto d’onore in Calabria”: la vicenda di una ragazza calabrese fornirà lo spunto agli attori della Compagnia Scena Verticale per farci riflettere sulla condizione della donna.

Lo spettacolo, di e con Saverio La Ruina, è nella terna finalista del Premio Eti, come categoria “Miglior interprete di monologo”. Spiega l’autore “Spesso, ascoltando le drammatiche storie delle donne musulmane, mi capita di sentire l’eco di altre storie. Storie di donne calabresi dell’inizio del secolo scorso, o anche di oggi. Quando il lutto per le vedove durava tutta la vita. Per le figlie, anni e anni. Le donne vestivano quasi tutte di nero, compreso una specie di chador sulla testa, anche in piena estate. Donne vittime della legge degli uomini, schiave di un padre-padrone. E il delitto d’onore era talmente diffuso che una legge apposita quasi lo depenalizzava…”

La compagnia Scena Verticale nasce nel 1992 a Castrovillari e debutta al II Incontro dei Teatri Invisibili nel 1996 con “La stanza della memoria”. Nel 2001 riceve il Premio Bartolucci, presieduto da Franco Quadri. Nel 2003 il Premio della Critica Teatrale, dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Organizza il festival “Primavera dei Teatri”, giunto nel 2007 all’8° edizione.

In Dissonorata, le musiche dal vivo sono di Gianfranco De Franco (dei Mandara Project), collaborazione alla regia Monica De Simone, luci Dario De Luca, organizzazione Settimio Pisano. Il biglietto d’ingresso è di 8,00 euro.

L’appuntamento di domenica 9 settembre è il penultimo organizzato al Teatro dell’Arancio, e segue quello di venerdì 7 settembre, “Underwork” della compagnia Babilionia Teatri. Uno spaccato tragicomico sul mondo del lavoro, visto dagli occhi di chi il lavoro lo cerca ma non lo trova. Una fotografia della condizione di molti giovani d’oggi.

Gli appuntamenti successivi si terranno al Teatro dell’Olmo a San Benedetto, il 13, 15, 16 e 23 settembre. Info: teatriinvisibili@libero.it