SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si parte il 15 luglio con il botto: il nome di Cesaria Evora evoca atmosfere capoverdiane e la cultura sonora della Morna, stile musicale a metà strada fra il Fado portoghese e la Modinha brasiliana.
Stiamo parlando della seconda edizione di Mare Aperto, il festival di musica, teatro e letteratura organizzato dal Comune, dall’Amat (Associazione marchigiana attività teatrali), dalla Fondazione Carisap e dal Consorzio turistico. Primo appuntamento il 15 luglio al Palacongressi: 20 euro per assistere al concerto della “Diva Scalza”.
Ma tutto il festival, con la direzione artistica di Paolo De Bernardin, segue il filone del Tango. Presentazioni di libri in collaborazione con la libreria “La Bibliofila”, concerti in location suggestive come piazza Bice Piacentini al Paese Alto, terrazza del Circolo Nautico presso il porticciolo turistico, Circolo velico “Ragno a Vela” a Porto d’Ascoli, serate teatrali e balletti nella pineta di viale Buozzi e nella Rotonda Giorgini.
Tangueros fuori dai luoghi comuni del grande pubblico, quelli selezionati da Paolo De Bernardin, giornalista radiofonico della Rai: il quintetto di Juan Carlos Caceres (26 luglio, Paese Alto,ingresso gratuito) e il terzetto di Aureliano Marin (7 agosto, Circolo Nautico, 10 euro l’ingresso).
Per il teatro e la danza, spiccano lo spettacolo “Tangokinesis” per la regia e coreografia di Ana Maria Stekelman (22 luglio, Palacongressi) e la serata conclusiva”Tango Aperto” (7 agosto, Rotonda Giorgini), dove sotto la guida di Giovanni Andrenacci tutti coloro che vorranno potranno cimentarsi in audaci e vorticosi tanghi.
C’è un’iniziativa di teatro per bambini (“Tangram Teatro”, 1 agosto, pineta di viale Buozzi) e uno spazio per le risorse culturali sambenedettesi (“Moby Dick” di Edoardo Ripani e Fernando Micucci, 24 luglio al Circolo Nautico). Fra gli autori di saggistica, ci saranno Fabio Fiori (20 luglio al Circolo “Ragno a Vela” con il libro “Un mare:orizzonte adriatico”), Meri Lao (29 luglio, Circolo nautico, “Todo Tango”), Paola Cecchini (31 luglio, Circolo Nautico, “Terra promessa: il sogno argentino”).
Spettacoli di nicchia? «No, sono giovanili e accessibili», risponde il presidente Amat Gino Troli.
«La Evora è un mostro sacro della musica popolare, il Tango parla a un pubblico giovane e poi ci sono anche spettacoli per bambini. Bisogna avere il coraggio di organizzare iniziative simili, evitando sovrapposizioni con spettacoli in altre località e cercando di creare una tradizione legata alla nostra città».
L’assessore alla Cultura Margherita Sorge illustra i costi che sosterrà il Comune: «Spenderemo 107 mila euro per la convenzione con l’Amat e, per le note vicissitudini dei teatri cittadini, potremo dirottare sul festival una parte dei 30 mila euro con cui la Fondazione Carisap contribuisce alla nostra stagione teatrale. Si tratta di costi preventivi, che potranno diminuire in base agli incassi. Comunque abbiamo seguito la politica dei prezzi popolari».