SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Cinque pagine, tredici articoli: il decreto legge del Governo Prodi sulla violenza negli stadi contiene disposizioni severissime. Innanzitutto gli stadi che non sono a norma di legge resteranno chiusi: dunque partite senza spettatori in moltissimi stadi di Serie A, a cominciare da Milano.
Vietato il possesso di razzi, fumogeni, petardi nelle manifestazioni sportive: ma attenzione, questo divieto è esteso addirittura a 24 ore prima e dopo la partita, con l’evidente intento di impedire, come accaduto a Catania, che vengano utilizzati degli “arsenali” abusivi.
Per tagliare tutti i contatti tra le società e le frange violente, verranno puniti i club che utilizzano, all’interno dello stadio, steward con precedenti penali. Carcere minimo di 5 anni per il reato di resistenza a pubblico ufficiale (massimo 15 anni). Giro di vite anche per i giornalisti, per i quali è previsto un codice di autoregolamentazione. La flagranza differita viene ampliata dalle 36 alle 48 ore.
I presidenti delle società non ci stanno e domani si incontreranno a Fiumicino per poter aprire gli stadi almeno agli abbonati, ma il Ministro degli interni Giuliano Amato si è dichiarato nettamente contrario, mentre il Ministro dello Sport Giovanna Melandri sembra essersi mostrata più conciliante.
Domani mattina, comunque, deciderà l’Osservatorio per le manifestazioni sportive del Viminale.