SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «La Picenambiente Energia Spa non sarà messa in liquidazione perché il suo scopo sociale non è ancora decaduto. Se chiederemo risarcimenti al Comune? Si tratta di decisioni che spettano all’eventuale liquidatore che gestirebbe la società dopo la sua messa in liquidazione, ipotesi però che al momento non viene contemplata».
Assunta Cassa, presidente della società controllata dalla Picenambiente, smentisce dunque le voci su una presunta messa in liquidazione della società per azioni nata per realizzare il project financing di sistemazione della vecchia discarica comunale di Ponterotto, promosso in accordo con la giunta Martinelli. Si era parlato anche di una possibile richiesta di risarcimento danni verso il Comune, che ha bloccato l’iter del project in seguito alle proteste del quartiere Ponterotto, esasperato da 30 anni di discarica e preoccupato per le emissioni inquinanti della centrale energetica.
A fronte della messa in sicurezza “post-mortem” del vecchio sito di stoccaggio dei rifiuti, infatti, la Picenambiente Energia Spa avrebbe potuto realizzarvi e gestire una centrale energetica per produrre energia termica mediante un impianto a biomasse e cogenerazione di energia elettrica e termica mediante un altro impianto alimentato a biogas e gas metano.
«La giunta sta valutando tecnicamente e finanziariamente gli sviluppi del project, che è lo scopo sociale dell’azienda. I due elementi fondamentali dell’accordo sono la sistemazione della discarica e la realizzazione di un progetto di gestione di energia alternativa. C’è però la possibilità – aggiunge Assunta Cassa – che alla sistemazione della discarica si possa affiancare un progetto di centrale alternativa, in un’altra zona della città». Prima delle vacanze il sindaco Gaspari aveva auspicato che Picenambiente Energia continuasse a esistere per sviluppare altri progetti di energia alternativa per la città. «Lo sviluppo di politiche energetiche alternative interessano alla società a prescindere dal project di Ponterotto, ma ripeto che bisognerà attendere le decisioni della giunta e le valutazioni dei soci».
In occasione della riqualificazione del lato ovest di viale De Gasperi sono state istallate le condotte che avrebbero dovuto portare l’energia prodotta nell’ex discarica ai condomini della zona; si tratta di quelle tubature che fanno brutta mostra di sé nei pressi dell’aiuola spartitraffico. C’è la possibilità che l’energia prodotta con il teleriscaldamento possa servire anche Ponterotto? Assunta Cassa parla di “possibilità aperta”.
Una ulteriore possibilità potrebbe riguardare un cambio strutturale nell’impianto, eliminando l’impiego di biogas e di metano, in quanto fonte non rinnovabile, e mantenendo l’alimentazione a biomasse. Andrebbe però rifatto uno studio di fattibilità.