GROTTAMMARE – Al Comune di Grottommare l’onore e l’onere di ospitare la prima mostra, e forse l’ultima (per sua volontà), di Angelo Maria Ricci, noto fumettista, che sarà inaugurata sabato pomeriggio al Kursaal di Grottammare per poi essere fruibile al pubblico dal giorno dopo, domenica 17 luglio, fino all’11 settembre. Il noto locale grottammarese si trasformerà in un vero e proprio museo di arte moderna, o meglio, in un museo d’illustrazione comica (MIC), il quale ospiterà tutta, o quasi, la produzione dell’artista reatino, dagli esordi ai giorni nostri, ripercorrendo 35 anni di vita professionale che lo hanno portato a disegnare personaggi del calibro di Mister No, Tiramolla per arrivare a Diabolik, prodotto dalla casa editrice milanese Astorina con la quale ancora collabora.
Questa antologica, curata da Michele Rossi, ripercorre tutte le vicissitudini artistiche dell’artista e non solo quelle, per così dire, ufficiali: più volte, in effetti, si potranno ammirare delle opere che ritraggono Grottammare, con i suoi scorci e le sue bellezze, rappresentante a volte anche nei suoi fumetti. “Amo Grottammare in maniera viscerale – tiene a precisare il fumettista Angelo Maria Ricci avendo vissuto qui uno dei periodi più belli della mia vita negli anni ’60. Ho avuto negli anni diverse richieste per realizzare una siffatta mostra in altre località d’Italia, ma ho sempre rifiutato. Tuttavia, a Grottammare, dove ora risiedo, non ho saputo dire di no. Non sto attraversando un bel periodo della mia vita ed ho bisogno di ridere, di avere un bagno di folla. Questa, per tale motivo, non sarà la solita mostra dove i visitatori dovranno avere un atteggiamento composto davanti alle mie opere: io voglio sentire schiamazzi, risate, divertimento! Ringrazio Michele per il lavoro certosino svolto e voglio concludere con una dedica: a mio padre, vero maestro per me di vita, anche come artista�?.
Il merito di aver messo in piedi una mostra/museo del genere va all’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Grottammare che, nella persona di Enrico Pergallini, ha tenuto a sottolineare due componenti fondamentali per la riuscita di una tale manifestazioni: quella affettiva, data dal clima goliardico con il quale l’evento è stato studiato e realizzato; e quella più politica, data dal risalto che si vuole dare ad altre eccellenze picene, prettamente culturali, piuttosto che a quelle enograstonomiche, seppur importanti ma non uniche.
La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dal 17 luglio al 31 agosto, nelle ore 18–20 e 21,30–23,30. Dall’1 all’11 settembre, l’orario d’apertura muterà e la mostra sarà visitabile dalle 16 alle 19, nei soli giorni di venerdì, sabato e domenica. L’ingresso è libero.